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DIVERSAMENTE ABILI - Imbalzano (AP): aree di sosta per disabili a rischio [INTERVISTA]

Le concessioni per la sosta dei veicoli per diversamente abili sono messe a rischio per modifiche alla geografia delle vie cittadine. E' l'allarme lanciato da Pasquale Imbalzano, Capogruppo di Forza Italia al Consiglio Comunale, che in questi giorni si batte per il diritto alla mobilità essenziale per coloro che, soggetti a limitazioni fisiche, necessitano di un'area per la sosta del proprio mezzo quanto più vicina all'abitazione. E' infatti scontato che, in determinate condizioni, la distanza dal proprio automezzo possa rappresentare un limite invalicabile per le quotidiane attività sociali.
"Alcuni cittadini nelle settimane scorse, dirigendosi agli uffici comunali per la mobilità e il traffico, per chiedere il rinnovo delle concessioni ai diritti di sosta per veicoli per diversamente abili, si sono visti comunicare la possibilità concreta del rigetto, perché alcune vie sono state inusitatamente escluse dal novero di quelle presso cui si poteva richiedere questo tipo di servizio per coloro che hanno una ridotta mobilità"
Una manovra che ad Imbalzano pare insensata: "le motivazioni portate dal dirigente del settore risultano essere risibili" "soltanto la rilevazione statistica del traffico veicolare- per esempio in riferimento a Via Demetrio Tripepi o alla Via Nazionale di Catona- rappresentarebbe un'impedimento  rispetto alla concessione di questi spazi di sosta"
"Sembra una valutazione fredda, che non tiene conto dei diritti di queste persone, che abbiamo contestato perchè ingiusta e davvero non solidale . Proprio l'opposto di quello che l'Amministrazione dichiara, quando si proclama vicina ailla sensibilità dei cittadini e solidale nei confronti di chi più ha bisogno"
E' una vicenda che Imbalzano promette di approfondire, rivolgendosi al Presidente della Commissione Controllo e Garanzia di Palazzo San Giorgio e convocando al più presto una seduta ad hoc alla presenza dell’Assessore e del dirigente al ramo; azioni alle quali seguirà, se si rendesse necessario "un fioccare di ricorsi al Tribunale Amministrativo" L'intervista: 

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