Reggio Calabria: lo studio dell'avvocato Paolo Romeo diventa un "Centro per la Giustizia Riparativa"
Reggio Calabria 14 novembre 2017 - Il convegno è: Workshop Beni Confiscati. Una due giorni che ha dato alla città metropolitana momenti molto interessanti di formazione, informazione e tecnici sul delicatissimo tema dei Beni Confiscati e la loro gestione.
Interviene il Sindaco della città metropolitana di Napoli Luigi De Magistris, La sua è una introduzione che sa di amaro, non di rivincita. Quando parla del bene confiscato all'avvocato Paolo Romeo:
"L'altro elemento per colpire le mafie è togliergli l'ossigeno nel rapporto tra mafia e politica e mafia e Istituzioni.
Sono entrato nello studio dell'avvocato Paolo Romeo: bene confiscato. Nel 2005 feci personalmente una perquisizione. Per un anno ci fu una intercettazione ambientale. In una di queste intercettazioni ambientali l'allora segretario alla Giustizia scrisse il discorso dell'inaugurazione dell'Anno Giudiziario nello studio di Paolo Romeo.
- Continua l'ex PM - Io fui trasferito per incompatibilità ambientale, perchè facevo un certo tipo di indagini e fui lasciato solo da un pezzo importante dello Stato.
Vedere a distanza di tanti anni nelle inchieste di un grande Magistrato (Federico Cafiero de Raho, Procuratore Nazionale Antimafia ndr) .
Quando vedo gli stessi contesti e gli stessi nomi, da un lato c'è la soddisfazione dall'altro c'è la rabbia; perchè quella sconfitta non è personale ma dello Stato; non fu voluta dalla ndrangheta con la coppola e con la lupara, ma dalla ndrangheta che è dentro le Istituzioni.
Non solo nella politica.
Quella si può sconfiggere con la matita e col voto come diceva Paolo Borsellino. Ecco perchè oggi entrare in quello studio è stato importante. Purtroppo la ndrangheta sta molto dentro le Istituzioni. Compreso gli organi di controllo.
Quando entrai in quello studio Paolo Romeo mi disse: ma lei si rende conto di cosa sta facendo? Ed io gli dissi: Certo, sto facendo il Magistrato.
Forse lui vedeva più lontano. Da quel giorno cominciò una lunga ispezione ministeriale che durò 2 anni e mezzo e che portò il mio trasferimento a Catanzaro.
Rompere il rapporto tra mafia e politica è una missione cui spesso i sindaci si trovano anche soli.
Ecco l'altro aspetto della rivoluzione strutturale. Siamo tutti chiamati a questa sfida. Nessuno può essere indifferente. In realtà l'indifferente sta dalla parte del cattivo.
Giuseppe Falcomatà: Quello studio (dell'avvocato Romeo) ospiterà il primo ufficio di "Giustizia Riparativa" e l'abbiamo chiamato Mandela's Office
Agostino Siviglia, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale: L'apertura del Centro per la giustizia riparativa è un segnale rivoluzionario.
E pensare che ancora ci sono sindaci che rinunciano all'assegnazione dei beni confiscati ... come fossero un ingombro. Su questo ed altro ve ne parleremo in un altro approfondimento.
Luigi Palamara
L'intervento integrale del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris
Reggio Calabria 14 novembre 2017 - Il convegno è: Workshop Beni Confiscati. Una due giorni che ha dato alla città metropolitana momenti molto interessanti di formazione, informazione e tecnici sul delicatissimo tema dei Beni Confiscati e la loro gestione.
Interviene il Sindaco della città metropolitana di Napoli Luigi De Magistris, La sua è una introduzione che sa di amaro, non di rivincita. Quando parla del bene confiscato all'avvocato Paolo Romeo:
"L'altro elemento per colpire le mafie è togliergli l'ossigeno nel rapporto tra mafia e politica e mafia e Istituzioni.
Sono entrato nello studio dell'avvocato Paolo Romeo: bene confiscato. Nel 2005 feci personalmente una perquisizione. Per un anno ci fu una intercettazione ambientale. In una di queste intercettazioni ambientali l'allora segretario alla Giustizia scrisse il discorso dell'inaugurazione dell'Anno Giudiziario nello studio di Paolo Romeo.
- Continua l'ex PM - Io fui trasferito per incompatibilità ambientale, perchè facevo un certo tipo di indagini e fui lasciato solo da un pezzo importante dello Stato.
Vedere a distanza di tanti anni nelle inchieste di un grande Magistrato (Federico Cafiero de Raho, Procuratore Nazionale Antimafia ndr) .
Quando vedo gli stessi contesti e gli stessi nomi, da un lato c'è la soddisfazione dall'altro c'è la rabbia; perchè quella sconfitta non è personale ma dello Stato; non fu voluta dalla ndrangheta con la coppola e con la lupara, ma dalla ndrangheta che è dentro le Istituzioni.
Non solo nella politica.
Quella si può sconfiggere con la matita e col voto come diceva Paolo Borsellino. Ecco perchè oggi entrare in quello studio è stato importante. Purtroppo la ndrangheta sta molto dentro le Istituzioni. Compreso gli organi di controllo.
Quando entrai in quello studio Paolo Romeo mi disse: ma lei si rende conto di cosa sta facendo? Ed io gli dissi: Certo, sto facendo il Magistrato.
Forse lui vedeva più lontano. Da quel giorno cominciò una lunga ispezione ministeriale che durò 2 anni e mezzo e che portò il mio trasferimento a Catanzaro.
Rompere il rapporto tra mafia e politica è una missione cui spesso i sindaci si trovano anche soli.
Ecco l'altro aspetto della rivoluzione strutturale. Siamo tutti chiamati a questa sfida. Nessuno può essere indifferente. In realtà l'indifferente sta dalla parte del cattivo.
Giuseppe Falcomatà: Quello studio (dell'avvocato Romeo) ospiterà il primo ufficio di "Giustizia Riparativa" e l'abbiamo chiamato Mandela's Office
Agostino Siviglia, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale: L'apertura del Centro per la giustizia riparativa è un segnale rivoluzionario.
E pensare che ancora ci sono sindaci che rinunciano all'assegnazione dei beni confiscati ... come fossero un ingombro. Su questo ed altro ve ne parleremo in un altro approfondimento.
Luigi Palamara
L'intervento integrale del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris
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