Rimangono al palo i rappresentanti delle frazioni Montebello e Masella, ma non ci sono segnali di protesta. L'avvocato Loris Maria Nisi incassa il colpo e vuole abbandonare ma l'establishment lo invita a restare. Fossato ritrova coesione ed orgoglio e si becca due assessori di cui uno, vicesindaco. Bene anche Saline e le frazioni Sant'Elia, Caracciolina, Tegani e Battaglia
UGO SARACI SARA' AFFIANCATO DA CATERINA MACHEDA, MARIA FOTI, PASQUALE BILLARI E CARMELO SCHIMIZZI
Domenico Salvatore
Montebello Jonico-Volli e sempre volli, fortissimamente volli". Una tenacia, simile a quella proverbiale di Vittorio Alfieri. Ma Ugo Suraci, sapeva bene che questa sarebbe stata la dernière chance. Si è tuffato nella mischia lancia in resta con l'ardore di Jim Hawkins, lo spirito d'avventura di Indiana Jones, la cocciutaggine di capitan Achab, ritto sul suo piede di legno sulla tolda del Pequod in attesa del passaggio della Balena Bianca. Voleva sfatare il nomignolo di 'eterno secondo', che Raymond Poulidor conquistò su e giù per il Mont Ventoux, L'Aubisque, il Tourmalet ed i Pirenei, al Tour de France; nella corsa francese, ha il record di piazzamenti sul podio (otto), l'ultimo dei quali nel 1976 all'età di 40 anni, tuttavia non ha mai indossato nemmeno per un giorno la maglia gialla, simbolo del leader della classifica generale alla Grande Boucle. Lo conosciamo da sempre ed abbiamo ammirato il suo talento, i suoi straordinari meriti. Ha sempre trovato davanti i vari…Louison Bobet, Jacques Anquetil, Eddy Merckx e Bernard Hinault, che riffe o di raffe riuscivano a portare la maglia gialla sugli Champs Elysèes. Lui scelse per disciplina di partito, allora si usava così, di fare il portaborracce al campione di turno. Costretto a sorbirsi la cantilena degl'insolenti…"Insistisci che ci riusci". Pater dimitte illis quia nesciunt quid faciunt. Consigliere, assessore, vicepresidente della Comunità Montana Versante dello Stretto, la più grossa della Calabria, ma poter indossare la fascia tricolore, sedersi sullo scranno più alto di "Palazzo Giacomo Maria Piromallo", mai, prima d'ora. Nemmeno per sogno. Ugo ci vediamo la prossima volta…"Canta pipituni ch'a scupetta è pronta. Fu costretto dalle vicissitudini politiche a trasbordare da un partito (PCI in primis, di cui fu un fiero rappresentante a tutti i livelli)all'altro; al campione di razza, non si nega mai una casacca prestigiosa. Fra le altre cose anche sindacalista di grido, marito premuroso, padre affettuoso, nonno tenero ed allegro. Non è un vecchio trombone della politica. Casomai, uno dei santuari, strenuo combattente della mafia a tutti i livelli. Amante della Giustizia, della Legalità, della Trasparenza. Ma battere un principe del foro di Reggio Calabria, come Loris Maria Nisi, non è stato facile. La squadra era ben equilibrata in tutti i settori, difesa, centrocampo ed attacco. Intorno, il brain trust. Più che un gruppo di scienziati e tecnici chiamati a risolvere un problema particolarmente impegnativo, operava dietro le quinte, un'equipe, esperta nel selezionare, scegliere, valutare e vagliare con la grinta di John Wayne (Reuben Cogburn) davanti alle idee del giudice Parker e la sagacia nel marcketing di Philip Kotler, inventore del modello delle quattro "P" (Product) Prodotto, (Price) Prezzo, (Placement) Punto di vendita, (Promotion) Comunicazione.
L'ultima parole spettava al popolo sovrano; all'elettore autonomo ed indipendente, Una bella partita vista dall'esterno, tirata e sofferta con tanto di confronto in piazza organizzato da Fabio Zampaglione & company. Si rischiava di farsi saltare il tappo della valvola mitralica data la fibrillazione ballerina, se non le scariche di adrenalina, che facevano impennare l'astina di mercurio come il Machu Picchu. L'asse di equilibrio del duello 'salinoto', poggiava su un perno 'fossatoto', l'ingegnere Fabio Macheda, noto personaggio dei Borghi Solidali e dell'Associazione "Fossatesi nel mondo" diretta da Mimmo Pellicanò, a cui la platea riconosce talento e meriti, ancora inesperto ma non ingenuo. Gli elettori lo hanno premiato riconoscendogli un seggio. Rischiava di essere stritolato come il famoso vaso di coccio in mezzo a due di ferro. Suraci e la sua squadra hanno combattuto e lottato con la baionetta fra i denti dal mare ai monti da Saline a Fossato;da Embresi sino a Trunca. Nisi ha fatto la stessa cosa e godeva dei favori del pronostico, visti i precedenti. Hanno strepitato con l'ardore di Orlando e Rinaldo, in lotta per i begli occhi di Angelica al teatrino della marionette di Catania. Una donna in Consiglio Comunale, non è una novità a Montebello Jonico, ma due in una volta è davvero troppa grazia sant'Antonio! Tutto lasciava intendere che la terza donna, la giornalista dottoressa Claudia Pugliese, poetessa in erba, sarebbe riuscita a conquistare l'assessorato. Ma le vie del Signore sono infinite… Petite et dabitur vobis, Quaerite et invenietis, pulsate et aperietur vobis. In tutto, le donne sono cinque, con Minniti Giuseppina e Morabito Nadia. Mai viste in una sola consiliatura. Anche il segretario generale del Comune è una donna, la dottoressa Patrizia Bognoni. Confermata per la sua alta professionalità che vuol dire esperienza e competenza. La seduta del Consiglio Comunale per l'insediamento ufficiale del nuovo esecutivo pullulava di cittadini esultanti come bambini al saggio finale di fine anno. Il Comune, non ha ancora pensato a comprare le poltroncine e qualche bancone per il pubblico, che pressava, incurante della canicola impietosa e rovente, sospinta da Caronte, Scipione e Nerone. Voleva vedere da vicino i suoi campioni, toccarli, battere cinque, abbracciarli, lanciargli una corona d'alloro; sentire in vivavoce il nome del parente, del vicino di casa, del conoscente, mentre il Sindaco scandiva quello degli assessori. Scrosciavano gli applausi a scena aperte come se Maria Callas cantasse Violetta e Luciano Pavarotti, Alfredo, protagonisti della "Traviata". Ugo Suraci, alla guida della lista "Montebello vuole rinascere", è stato eletto sindaco di Montebello Ionico. Il nuovo sindaco, ha ottenuto 1.700 voti pari al 45,02%. Al secondo posto si è piazzato Loris Maria Nisi, di "Direzione cambiamento" che ha raccolto 1.658 voti (43,90%) mentre terzo Fabio Leandro Macheda, di "L'Officina delle Idee" che si è fermato a 418 voti (11,06%).Sono in consiglio comunale i tre leader Ugo Suraci, Loris Maria Nisi e Fabio Leandro Macheda. Completano:Battaglia Natale, Billari Pasquale, Foti Maria, Macheda Caterina, Minniti Giuseppina, Monterosso Vincenzo, Pugliese Claudia e Schimizzi Carmelo per "Montebello vuole rinascere"; Foti Antonino e Morabito Nadia per "Direzione cambiamento"; Il sindaco è Ugo Siraci; la Giunta è composta da Caterina Macheda, Maria Foti, Pasquale Billari e Battaglia Natale. I nuovi padroni del vapore dovranno mettercela tutta per scacciare l'incubo dello scioglimento per mafia. I Commissari? Hanno fatto il loro dovere e sono stati salutati, riveriti e ringraziati. Ed ora, sotto a chi tocca con i problemi di sempre. Tempi di crisi economica d'accordo e la cura dimagrante vale anche per i Comuni, ma questi non sono tempi della politica…"da lampatina, du bonu i l'ECA e du bizolu". La pressione fiscale insostenibile; le bretelle di scorrimento veloce o assi di penetrazione con i soldi europei; la Centrale a carbone, che rimane pur sempre un fantasma che si agita all'orizzonte; lo sviluppo del territorio, che si chiama innanzitutto viabilità interna ed esterna; turismo di massa, non solo quello balneare. Il turismo? E' una voce che "richiama" in sé, tante altre. Molti amministratori, fanno finta di dimenticarsi che cammini sulle strade. Non si fanno le nozze coi fichi secchi. Un esempio? Le grotte della Lamia, sono un patrimonio culturale, archeologico, paleologico, scientifico di inestimabile valore. Nella nostra infanzia, ci giocammo a nascondino con i coetanei, nel giorno della "Paschetta". Nascondono, tanti segreti, che nessuno mai ancora, è riuscito a svelare. Perfezionare la strada Santuario della Madonna di Lungìa-Sant'Antonio. Una mossa azzeccata per (tri) collegare in sol colpo, con Motta San Giovanni, con Reggio Calabria (attraverso Allai e Trunca) e con la Grotte della Lamia. La situazione cimiteriale, nel Comune ve ne sono ben quattro, non è affatto risolta e dà problemi. Stendiamo un velo per il momento sulle erbacce, e tutto il resto. Il camposanto di Fossato, fino a tempo fa non era raggiungibile, nemmeno a piedi. La strada provinciale, asfaltata (si fa per dire) solo fino a "Pirareda", è piena di fosse larghe e profonde; il ponte sul Racale è pericolante; sulla carreggiata alberelli di ulivo e quercia ed altri arbusti sono in bella mostra; più volte fotografati e riproposti nei nostri servizi precedenti. Occorre completare l'ampliamento della campata superiore. Intanto. Cimitero di Montebello. E' incredibile, ma anche inaccettabile che il furgone mortuario non arrivi davanti al cancello della struttura. Per far visita ai propri morti, bisogna sudare sette camicie e mettere a repentaglio le coronarie. Certe tombe, non vengono visitate nemmeno il due di novembre. Il cimitero di Masella, va perfezionato. Le migliori fortune, le ha avute la struttura di Saline Joniche; ma anche le migliori e maggiori attenzioni da parte dei sindaci (quasi tutti e quasi sempre di Saline, diventata la frazione guida del Comune), ma occorre monitorare, controllare e rilanciare. La città dei morti, chiede e pretende addirittura, un aspetto decoroso. Ogni cittadino chiede per sè




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