Melito Sbarre la solita rete idrica e fognante che non regge l'acquazzone 10 novembre 2014. Vecchi e nuovi problemi si sommano. La visita del ministro della Salute è stata variamente commentata. Il black-out dell'informazione a macchia di leopardo. L'immagine di una città assuefatta, sonnolenta, anestetizzata, accomodata e cloroformizzata. Incapace di cambiare mentalità, stile e filosofia di vita
MELITO PORTO SALVO, APPENA PIOVE UN PO' O TIRA VENTO LA RETE IDRICA E FOGNANTE SE NE VA IN TILT E LA PUBBLICA ILLUIMINAZIONE PURE, LE STRADE SI ALLAGANO, LA CIRCOLAZIONE RISERVATA A PEDONI E VEICOLI, MOLTO APPROSSIMATIVA
Domenico Salvatore
Siamo grati alla Commissione prefettizia, per la sua tempestività. Almeno per quanto riguarda queste riparazioni che comunque alleviano la sofferenza dei (rari ) compratori od acquirenti, che si affacciano sull'uscio di negozi e supermarket; e dei venditori. Ma soprattutto degli automobilisti. Alcuni dei quali non eccellono in educazione stradale. Un vecchietto, che si trovava a passare sorreggendosi con la stampella, è stato gratificato con uno schizzo fangoso, che gli ha imbrattato i vestiti. Dopo le sue vigorose proteste è stato pure mandato…a quel paese. Beccati questo e porta a casa. Vorrei vedere, se fosse tuo padre, tuo nonno, tuo zio e perfino, il vicino di casa. Stiamo parlando del singolo automobilista. Non facciamo di tutte le erbe un fascio; per carità. Le strade cittadine sono un percorso di guerra. Fosse e buche se non voragini, che abbiamo fotografato e presto, le manderemo in onda. Pali divelti, lampioni sottoposti ad…'esproprio proletario', segnaletica da rifare, strade del centro impercorribili, pubblica illuminazione a dir poco carente ed insufficiente. Decine e decine di lampioni sono spenti da mesi; ed a nulla valgono le proteste dei cittadini….Ci vessano con le tasse, ma i servizi non ci sono, questa, non è democrazia; è un'altra cosa. I bracci di strada, che potrebbero collegare con il centro e favorire la circolazione, talora caotica, non vengono realizzati. Quartieri isolati e gli abitanti costretti a percorsi lunghi, tortuosi e disagevoli, perché…qui non si tocca è di mio fratello… qui non si tocca è di mio zio…qui non si tocca è di mio cognato. E si nega il servizio al cittadino. La città cresce come una casbah. Sembra incredibile ammetterlo, ma vi sono quartieri, dove le strade sono ancora in terra battuta e senza servizi di urbanizzazione. Al centro. Ma in periferia, la cosa non cambia. Lo abbiamo più volte segnalato ma prossimamente ci torneremo con le immagini. Del bivio est, rispetto alla galleria del Calvario o strada della vergogna (l'uscita da e per Bova Marina, nei pressi di 'Mobili Pizzi') ve ne abbiamo già parlato. I disturbi 'scientifici' all'ospedale, non solo la TAC, preludono alla chiusura del nosocomio che non sarà traumatica. Imploderà piano piano, dal di dentro. L'omertà nell'informazione ha impedito a molti cittadini di andare a stringere la mano della ministra Beatrice Lorenzin; di vedere come sia fatta; guardarla in faccia; porgere qualche domanda; ascoltare le sue risposte davanti ai microfoni; sotto le telecamere ecc.Il pronto intervento funziona ma gli strumenti vanno aggiornati ed incrementati. Lo impongono alcune "novità". Fra cui, il cambiamento climatico. Gli alberi sul lungomare, vanno messi a dimora. Snobbare questa nobile usanza-servizio, non aiuta a combattere la piaga dei vandali, che sono sempre esistiti; al di là del verbo aristotelico…'zoon politikon'. Non c'è bisogno di Sigmund Freud per capire la natura dell'uomo…homo homini lupus. Ci sono soggetti affetti da fobie di vario tipo…Pater dimitte illis quia nesciunt quid faciunt.
Domenico Salvatore
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