IL S.ANNA HOSPITAL INTRODUCE PER LA PRIMA VOLTA IL SISTEMA "REVEAL LINQ" PER IL MONITORAGGIO REMOTO COSTANTE DELL'ATTIVITÀ CARDIACA
È più piccolo di una ministilo, la pila che viene normalmente usata per il telecomando del televisore di casa. Eppure, è in grado di monitorare l'attività cardiaca per tre anni, ogni giorno, su tutto l'arco delle ventiquattro ore e inviare, in remoto, al medico, i dati elettrocardiografici del paziente. Di fatto, si tratta di una vera e propria rivoluzione per diagnosticare correttamente l'aritmia e adottare la soluzione terapeutica più adatta ma anche per migliorare la diagnosi di patologie più pericolose e difficili da riconoscere, come la sincope e la fibrillazione atriale. Stiamo parlando del "Reveal LINQ", il più piccolo monitor cardiaco impiantabile e che è stato introdotto per la prima volta al S.Anna Hospital dall'équipe di Tommaso Infusino, direttore dell'Unità Operativa di Elettrofisiologia. A riceverlo è stato un paziente in giovane età, con sospetto di Sindrome di Brugada, una malattia cardiaca ereditaria che predispone alle aritmie ventricolari maligne, spesso notturne, quindi non sempre accompagnate da sintomi e che perciò necessitano di un controllo costante.
<<La procedura – spiega lo stesso Infusino – è relativamente semplice. Il dispositivo si inietta sottocute con una siringa speciale, attraverso un'incisione di pochi millimetri praticata sulla sinistra del torace, in anestesia locale. Un salto di qualità molto significativo, grazie alle dimensioni ridotte del dispositivo stesso che è più piccolo dell'87%, rispetto al precedente e che pesa solo 2,5 grammi. Ovviamente, niente cavi e niente elettrodi, come nel caso dell'Holter: il sistema, infatti, comprende anche il nuovo monitor esterno di telemedicina che, posizionato presso l'abitazione del paziente, trasmette i dati diagnostici direttamente all'ospedale, utilizzando la tecnologia cellulare per la telefonia mobile globale. Il medico potrà leggerli in qualunque momento sul sito internet dedicato, utilizzando computer, telefonino o tablet. La trasmissione avviene in automatico e non più solo su imput del paziente, come avveniva con la precedente generazione di device. Una possibilità, quest'ultima, che però rimane comunque, nel caso in cui il malato avverta dei sintomi sospetti; ma a prescindere dall'imput del paziente, sarà il dispositivo stesso ad "avvertire" il medico, se si dovessero registrare particolari anomalie del ritmo cardiaco. Ovviamente – puntualizza Infusino – Reveal LINQ non è in alcun modo un presidio di pronto soccorso ma sicuramente aiuta ad aumentare la sensibilità del sistema diagnostico e permette, in questi casi, la pronta gestione della problematica che verrà poi valutata in ambulatorio o con un ricovero elettivo. In seguito a episodi di svenimento o in presenza di sintomi suggestivi per aritmia, che persistono nonostante l'iter diagnostico convenzionale sia risultato nella norma, il dispositivo serve a confermare o escludere con precisione la diagnosi di aritmia cardiaca ed è di grande aiuto nel valutare l'efficacia della strategia terapeutica adottata, sia essa di tipo farmacologico, sia di tipo interventistico con l'ablazione transcatetere, l'impianto di pacemaker o di defibrillatore>>.
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