Il provvedimento, adottato dalla prefettura in sinergia con l'Autorità anticorruzione, garantisce continuità delle attività e livelli occupazionali
Il provvedimento di commissariamento di quattro società adottato il 5 novembre dal prefetto Giuliana Perrotta, frutto della sinergia tra la prefettura e il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) Raffaele Cantone, fa seguito alla interdittiva antimafia comminata alle aziende.
Per garantire la continuità di servizi e attività e per la salvaguardia dei livelli occupazionali delle società colpite dalla interdittiva, il prefetto Perrotta, d’intesa con il presidente Cantone, ha disposto l’attuazione del meccanismo previsto dall’art. 32 comma 10, del decreto legge n. 90 del 2014 sulle 'misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari'.
Sono stati pertanto individuati tre esperti in materia di contabilità aziendale, diritto societario e un dirigente in quiescenza della Direzione investigativa antimafia, che avranno il compito di amministrare le società sulla scorta delle direttive e sotto la costante vigilanza del prefetto, fino a quando non saranno completamente ripristinate le regole della legalità e trasparenza nella gestione amministrativa delle aziende.
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