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Reggina, storia di un secolo, il libro del centenario amaranto 1914-2014 del giornalista-scrittore Domenico Romeo

Marina di San Lorenzo (Reggio Calabria)-Al tavolo con la giornalista Maria Manti e don Giovanni Zampaglione parroco a Marina di San Lorenzo e Roghudi, guida spirituale della Reggina e dei patiti dell'Oreste Granillo; l'autore, Domenico Romeo; il responsabile tecnico della Reggina, Salvatore La Iacona: ed il presidente del CSI Paolo Cicciù. Sono intervenuti per un saluto il consigliere provinciale Pierpaolo Zavettieri ed il sindaco di Roghudi, Agostino Zavettieri. In mezzo al pubblico, il tenente Alessandra Arrabito comandante della Tenenza di Melito Porto Salvo, della Guardia di Finanza
PRESENTATO DAL GIORNALISTA DOMENICO ROMEO IL LIBRO DEL CENTENARIO AMARANTO "REGGINA STORIA DI UN SECOLO"
Domenico Salvatore

MARINA DI SAN LORENZO (Reggio Calabria)- Un libro sulla Reggina calcio, un altro ed un altro ancora. Melius abundare quam deficere.Ma ogni volta è diversa. Ogni autore con il suo stile, la sua cultura, il suo modo di porgere le cose, la sua metodologia. Non si offenderanno i vari autori a cui comunque va la nostra gratitudine e riconoscenza per la loro testimonianza sportiva e culturale, ma riteniamo che Domenico Romeo (con la collaborazione di Valentino Pangallo), abbia scritto un'opera degna di lode. La Casa Editrice intanto è "Città del sole" di Franco Arcidiaco. Un editore coraggioso, che opera in una terra ed in una realtà così difficile, complessa e complicata. Impaginazione Gregorio Pellicanò. Sono 326 pagine  'da bere' tutte d'un fiato, perché tante sono le emozioni, brividi e souspences, legate e collegate alle vicende della gloriosa Reggina calcio.. Domenico Romeo è reggino verace. Nasce a Reggio Calabria il 29 settembre 1974. Laureato in Scienze Politiche all'Università di Torino. Ha conseguito la specializzazione all'Università di Palermo in Criminalità mafiosa e proventi illeciti. Master in Criminologia Applicata e Psicologìa Giuridica. Ha scritto il romanzo? Le viscere della libertà', Arduino Sacco editore. Nell'anfratto di copertina c'è l'anticipo di prefazione, quasi una dedica… : A chi crede che il calcio sia poesia, antologia. A chi vive questo sport come una pagana liturgia settimanale, quotidiana. A chi fissa ancora una sfera che scivola sull'erba con l'innocenza di un bambino che in quello scrigno di cuoio racchiude i propri sogni, scorre su un tapppeto verde al ritmo della proprie emozioni più sincere. A chi va oltre l'evento sportivo e vede nel calcio un manifesto sociale, nella propria squadra, un baluardo d'identità della terra che rappresenta ovunque. Sfogliare "Il libro del centenario amaranto" è viaggiare autenticamente nel tempo una sontuosa e capillare ricostruzione di cento anni di storia, dove ogni particolare è curato nei minimi dettagli e dove la vita ed i percorsi della Reggina in questi ultimi cento anni del calcio si proiettano avanti essendo legati ai contesti sociali della città di Reggio, dell'Italia, dell'Europa, del mondo. Per ricongiungersi sempre all'amaranto, colore e sfondo umano di un senso di appartenenza secolare. Un capolavoro mai realizzato in passato che rende questo libro unico nel suo genere arricchito da immagini inedite con la voce di oltre sessanta protagonisti di questo secolo. Non un semplice libro, ma una colossale opera enciclopedica da conservare, custodire gelosamente e tramandare alle future generazioni". Memoria minuitur nisi eam exerceas. La prefazione è curata da Giampiero Versace, responsabile Comunicazioni e Ufficio Stampa della Reggina Calcio…A chi scandisce il proprio percorso umano associando ai propri ricordi più cari, inevitabilmente un aneddoto legato al proprio amore sportivo. A chi ama. Ama la Reggina. A chi, "Rosin, Bagnato, Attrice…" . A chi saprebbe dire, chi abbracciò pewr primo quando l'urlo di Reggio entrò nella storia il 13 giugno del 1999. Su quale spalla versò le proprie lacrime all'Adriatico di Pescara, quando il 23 giugno del 1989, le braccia alzate al cielo, non furono reggine. Dov'era quando un gruppo di uomini spinti da un popolo scrisse una delle più incredibili imprese mai realizzate nel calcio italiano ridicolizzando l'ingiustizia di una penalizzazione con una salvezza epica… La premessa è curata da massimo calabrò…"Il libro di Domenico Romeo, descrive con dovizia di dettagli tanti particolari, molti inediti della nostra amata Reggina. Una ricerca meticolosa, puntuale che ci riporta indietro nel tempo. Ognuno di noi tifosi ha delle storie, dei momenti significativi della propria vita che ci legano indissolubilmente alla squadra. La partenza ' a chiodo' dell'autore…"Quando Valentino Pangallo, mi disse che era sua intenzione scrivere un libro sulle maglie della Reggina, nonché sul senso della maglia sul suo significato, sui valori fondanti e trasmittibili, quasi non volevo crederci. Era Luglio del 2012, eravamo davanti al Lido Comunale della nostra città, cosa straordinaria, ed anche io desideravo incontrarlo quella mattina, per proporgli la medesima cosa. Rimasi sbalordito per l'affinità elettiva che, dopo aver gravitato negli animi fino al momento, aspettava quel giorno per schiudersi davanti a noi". Scrive Valentino Pangallo…" Sono nato nel febbraio del 1970 e dall'età di8 anni, seguo la 'nostra amata Reggina. La mia mente rievoca il ricordo di quei freddi pomeriggi domenicali, quando, partendo da casa mia mi dirigevo verso Piazza del Popolo. Ad ogni fermata salivano gruppi di sostenitori di tutte le età e più ci avvicinavamo al vecchio Comunale più si sentivano rullare i tamburi. Stavo per vivere un'emozione magica. La famosa linea rossa, misurava l'altezza di noi bambini ed una volta oltrepassata, finalmente si entrava nell'arena amata Reggina…". La giornalista Maria Manti, ( ha collaborato con Gazzetta del Sud ed il Quotidiano della Calabria, radio e televisioni private, giornali on line) che sta crescendo a vista d'occhio, ha condotto alla grande la serata facendo da metronomo ai vari interventi e moderando con tempestività e saggezza. Don Giovanni Zampaglione ha espresso il suo nobile pensiero sulla Reggina Calcio e su ciò che rappresenta per tutti gli sportivi e per i tifosi. In senso lato ha ribadito il valore, la valenza e la validità della"catena di Sant'Antonio", famiglia, scuola, chiesa, società, Stato, oratorio, boy scout, volontariato, associazionismo. Un saluto istituzionale hanno portato il consigliere provinciale Pierpaolo Zavettieri, che si è soffermato brevemente sul valore morale ed ideale della bandiera amaranto. Poi ha preso la parola Salvatore La Iacona, responsabile tecnico della Reggina, che si è lamentato dell'estinzione del dialogo e del confronto, sostituiti dai network come Second Life, Facebook, Twitter, My Space, che producono una cyber reality; una realtà virtuale…Alcuni genitori poi, pensano che portando i loro figli a scuola calcio possano in qualche modo risolvere i problemi economici che li affliggono. Altri pensano a formare l'uomo ed il cittadino in un ambiente a misura di ragazzo. Sul valore morale, ideale, fisico e morale, dello sport, ha parlato il presidente provinciale del CSI Paolo Ciccù. Poi è salito in cattedra "il professore" Domenico Romeo che ha spiegato per filo e per segno, anche nelle successive interviste per Telemelito di Bruno Taverna, rappresentato da Filippo Pellicone, le motivazioni che l'hanno spinto a scrivere un saggio sulla Reggina; il contesto economico, politico e sociale in cui è nata la squadra amaranto. La serata ha avuto poi una coda  con il solito immancabile buffet ed appuntamento finale in pizzeria sulla strada per il Lungomare, zona San Leonardo "Vip" di Catanoso. Un saluto, è stato portato anche da Gaetano Pace e Carmelo Fedele presidente e vicepresidente dell'associazione dedicata al coiffeur Raffaele Caserta tragicamente scomparso; fratello del fuoriclasse Fabio Caserta, capitano della Juve Stabia ex Catania, Palermo, Lecce, Atalanta, Cesena. Nonostante l'acquazzone a catenelle. L'occasione per salutare e scambiare anche due chiacchiere con il brillante arbitro FIGC, Luigi Catanoso, che abbiamo visto nascere e crescere, già approdato agli "scambi" interregionali. Ha la stoffa per arrivare tra i professionisti…Unusquisque faber est fortunae suae, ma un pizzico di buona sorte non guasta certamente. 

Domenico Salvatore  

MNews.IT 

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