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Premio mondiale di poesia "Nosside". Il reggino Michele Carilli trionfa con la sua "Angelina"

Reggio Calabria – E' il reggino Michele Carilli il trentesimo vincitore assoluto del premio mondiale per la poesia "Nosside" per speciale sezione "Poesia in musica". Con la struggente opera "Angelina" - scritta dall'autore con gli arrangiamenti musicali di Rosario Canale ed il peculiare timbro vocale interpretativo di Mimmo Martino, leader dei Mattanza (peraltro anche loro entrambi reggini,nda) – Michele Carilli ha saputo stupire i sedici componenti la giuria internazionale del "Nosside" presieduta dall'italiano Giuseppe Amoroso, aggiudicandosi il primo premio. L'ottava volta per un calabrese e la quinta per un residente nella provincia reggina (ma anche la prima per un compositore di origini cinquefrondesi, nda) per un progetto culturale nato per volontà della ultratrentennale tenacia del suo fondatore il professor Pasquale Amato, docente di storia contemporanea presso le Università di Messina e Dante Alighieri di Reggio Calabria, che ha raggiunto la piena maturità artistica ed una valenza universale grazie anche all'egida dell'Unesco World Poetry Directory. 

«Mentre componevo questa poesia – racconta Carilli – mi rendevo sempre più conto che era come se Angelina Romano, la stessa sfortunata protagonista, mi stesse cercando per divulgare al mondo la sua triste storia. Una vicenda tragica che ha visto la condanna a morte per fucilazione di una bambina di soli 9 anni con l'assurda accusa di favoreggiamento al brigantaggio, avvenuta nel gennaio del 1862 a Castellammare del Golfo, per mano di barbari piemontesi». 

Un filo d'Arianna lungo 152 anni che ha, in qualche modo, unito i due e segnato intimamente la coscienza e la consapevolezza dell'autore che ha voluto così rendere omaggio ad una vittima innocente, l'ennesima di ieri e di oggi, strappata all'infanzia ed alla vita da un assurdo destino facendo rivivere, quasi in contemporanea con gli stessi occhi della piccola sacrificata, quei crudeli momenti di ingiusto martirio. Un componimento vibrante sulla scelleratezza e la follia umana scritto in dialetto reggino e tradotto in italiano che, in un perfetto connubio con la cornice musicale composta da Canale e l'esegesi espressiva di Martino, ha saputo evidentemente toccare le corde dei più profondi sentimenti contemplativi che solo il lirismo poetico sa regalare. 

«Sono felicissimo per questo riconoscimento. Questo premio – prosegue l'autore, che si sforza a non lasciar trasparire i palpiti dell'inevitabile emozione – mi riempie d'orgoglio non solo perché nonostante io abbia iniziato a scrivere da poco giunge quale inaspettata importante gratifica al mio lavoro ma anche perché offre, una volta di più, l'opportunità di sentir parlare bene della nostra terra quale produttrice ed ambasciatrice di cultura nel mondo. Ed in una esigenza ampia di rinnovamento questa è una delle cose di cui abbiamo più bisogno». 

La denuncia poetica di un ignobile sopruso che diviene, grazie alla sensibilità dell'autore, storia di uno strepitoso successo letterario che proietta, di diritto, Michele Carilli nell'Olimpo degli scrittori più interessanti del panorama culturale italiano pronti ad affacciarsi, senza timore, sul palcoscenico espressivo mondiale. La cerimonia di premiazione è prevista per il 28 novembre prossimo alle ore 18,30 presso il "Teatro dello Stretto" ed in quella occasione verranno corrisposte a Michele Carilli oltre ad un premio in danaro anche un prestigioso attestato, una  esclusiva creazione del maestro orafo calabrese Gerardo Sacco, la Targa Nosside, e l'inserimento del suo componimento in una particolare antologia e-book.        

Giuseppe Campisi
Photo by Antonino Scappatura

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