Cinquefrondi (Reggio Calabria) - «Quello che ci chiediamo seriamente è dove sono andati a finire o come sono stati impiegati, allora, i fondi di bilancio per cui il Comune ha dovuto richiedere un mutuo di trent'anni?». Questo l'interrogativo che emerge dalla conferenza stampa dei due consiglieri di Rinascita per Cinquefrondi, Flavio Loria e Michele Conia che, documenti alla mano, hanno mosso pesanti rilievi circa la gestione delle finanze comunali alla luce dell'accensione di un mutuo trentennale con prima rata a maggio del 2015 per 892.499,22 presso la Cassa Depositi e Prestiti aderendo – seppure nelle more dell'art. 32 del DL 66/2014 – ad una possibilità di legge per saldare i debiti certi, liquidi ed esigibili dei creditori altrimenti non solvibili.
«Questa anticipazione di cassa – ha tuonato Loria - rivela nient'altro che il fallimento disastroso di questa amministrazione comunale che lascerà sulle spalle della prossima, fardelli finanziari lunghi e pesantissimi per indebitamenti scellerati, buona parte dei quali evitabilissimi». Sulla base di quanto spiegato i due consiglieri hanno affermato che solo circa il 20% del totale dell'importo (€ 173.236,00) sarebbe somma imputabile a gestioni di amministrazioni passate (ante 2010) mentre il grosso del debito (€ 719.263,22) è il frutto amaro di una pessima amministrazione delle finanze cittadine maturato durante la gestione Cascarano. E quello del ricorso alla C.D.P. per pagare i debiti del Comune sarebbe quindi solo l'ultimo atto di una serie di raffazzonature politico-amministrative che dimostrerebbero l'approssimazione con cui dal palazzo del municipio si è gestito il bilancio cittadino.

«Come la mettiamo con l'altro mutuo di 587.000 € per il viale Pertini? Una strada provinciale – continua Loria – che sarà realizzata praticamente con fondi comunali che neanche si disponevano. Altri 30 anni di mutuo sulle spalle dei cittadini con in più la beffa della manutenzione. Bell'affare!». Ma anche sul pagamento - non dovuto poiché di spettanza provinciale - delle utenze del liceo musicale, attualmente ospitato nei locali dell'ex municipio «in attesa almeno per altri cinque anni - incalza Loria - della realizzazione del nuovo» si chiede conto. Così come per il campo sportivo che in futuro, secondo i sue consiglieri, bisognerà adeguare con altra spesa pubblica, ma anche sull'innalzamento ai massimi della tassazione locale e della mancata attuazione (e quindi del relativo mancato gettito) dei regolamenti comunali sull'imposta della pubblicità e delle affissioni, bisognerà interrogarsi sulle scelte compiute da questo management comunale che ha pensato solo per il presente cercando di coprire la disfatta di un'azione politica improntata ad impressionare i cittadini con i "botti" di fine mandato.
Un capitolo a parte è stato riservato alla questione del servizio giustizia, in forte difficoltà per ciò che riguarda la pianta organica e la relativa ubicazione che, sempre secondo i due consiglieri di minoranza, dopo le defezioni degli altri comuni, bisognava rivedere «perché non solo si corre il rischio di non farlo partire ma addirittura mette a repentaglio anche i servizi erogati dalla mediateca» per via delle le spese di gestione troppo alte, praticamente insopportabili, se sostenute (come parrebbe, ndr) solo dal comune di Cinquefrondi. «Con questi documenti ufficiali – riprende Conia – smentiamo pubblicamente le dichiarazioni del sindaco. L'80% dei debiti trattati è di stretta competenza della sua gestione e la cosa grave da evidenziare è che si dimostra chiaramente che, fino al 2009, le tanto vituperate passate amministrazioni avevano in massima parte ottemperato ai loro impegni e fatto il proprio dovere». Una scorrettezza politica, la bolla Conia, che si ripercuoterà, condizionandole, sulle scelte delle prossime amministrazioni comunali che dovranno così trovare il modo di fare fronte ad un passivo impegnativo diluito nel lungo periodo e sui cui ancora peraltro pende il giudizio della questione Sorical che potrebbe mandare gambe all'aria la già fragile architettura finanziaria del Comune.
«Nessun allarmismo precostituito – prosegue Conia - ma una seria preoccupazione per il futuro di cui avremmo voluto l'appoggio, che non c'è stato, della altre opposizioni consiliari. Abbiamo manifestato tutta la pochezza e la contraddittorietà delle risposte, quando ci sono state, dell'amministrazione corrente che si è ampiamente dimostrata incapace di avere una visione d'insieme e di dare corpo ad una programmazione complessiva per il bene dei cittadini». Il dubbio finale sollevato dagli esponenti di Rinascita è se non si tratti di un'operazione imbastita per mettere a disposizione un po' di liquidità per qualche contentino dell'ultim'ora spacciando a tal fine l'ordinaria amministrazione, come spazzare le strade o tappare le buche, per qualcosa di eccezionale essendo stati costretti gli amministratori, «in mancanza d'altro, ad esaltarsi per i piccoli risultati» hanno concluso i due.
Giuseppe Campisi
«Questa anticipazione di cassa – ha tuonato Loria - rivela nient'altro che il fallimento disastroso di questa amministrazione comunale che lascerà sulle spalle della prossima, fardelli finanziari lunghi e pesantissimi per indebitamenti scellerati, buona parte dei quali evitabilissimi». Sulla base di quanto spiegato i due consiglieri hanno affermato che solo circa il 20% del totale dell'importo (€ 173.236,00) sarebbe somma imputabile a gestioni di amministrazioni passate (ante 2010) mentre il grosso del debito (€ 719.263,22) è il frutto amaro di una pessima amministrazione delle finanze cittadine maturato durante la gestione Cascarano. E quello del ricorso alla C.D.P. per pagare i debiti del Comune sarebbe quindi solo l'ultimo atto di una serie di raffazzonature politico-amministrative che dimostrerebbero l'approssimazione con cui dal palazzo del municipio si è gestito il bilancio cittadino.

«Come la mettiamo con l'altro mutuo di 587.000 € per il viale Pertini? Una strada provinciale – continua Loria – che sarà realizzata praticamente con fondi comunali che neanche si disponevano. Altri 30 anni di mutuo sulle spalle dei cittadini con in più la beffa della manutenzione. Bell'affare!». Ma anche sul pagamento - non dovuto poiché di spettanza provinciale - delle utenze del liceo musicale, attualmente ospitato nei locali dell'ex municipio «in attesa almeno per altri cinque anni - incalza Loria - della realizzazione del nuovo» si chiede conto. Così come per il campo sportivo che in futuro, secondo i sue consiglieri, bisognerà adeguare con altra spesa pubblica, ma anche sull'innalzamento ai massimi della tassazione locale e della mancata attuazione (e quindi del relativo mancato gettito) dei regolamenti comunali sull'imposta della pubblicità e delle affissioni, bisognerà interrogarsi sulle scelte compiute da questo management comunale che ha pensato solo per il presente cercando di coprire la disfatta di un'azione politica improntata ad impressionare i cittadini con i "botti" di fine mandato.
Un capitolo a parte è stato riservato alla questione del servizio giustizia, in forte difficoltà per ciò che riguarda la pianta organica e la relativa ubicazione che, sempre secondo i due consiglieri di minoranza, dopo le defezioni degli altri comuni, bisognava rivedere «perché non solo si corre il rischio di non farlo partire ma addirittura mette a repentaglio anche i servizi erogati dalla mediateca» per via delle le spese di gestione troppo alte, praticamente insopportabili, se sostenute (come parrebbe, ndr) solo dal comune di Cinquefrondi. «Con questi documenti ufficiali – riprende Conia – smentiamo pubblicamente le dichiarazioni del sindaco. L'80% dei debiti trattati è di stretta competenza della sua gestione e la cosa grave da evidenziare è che si dimostra chiaramente che, fino al 2009, le tanto vituperate passate amministrazioni avevano in massima parte ottemperato ai loro impegni e fatto il proprio dovere». Una scorrettezza politica, la bolla Conia, che si ripercuoterà, condizionandole, sulle scelte delle prossime amministrazioni comunali che dovranno così trovare il modo di fare fronte ad un passivo impegnativo diluito nel lungo periodo e sui cui ancora peraltro pende il giudizio della questione Sorical che potrebbe mandare gambe all'aria la già fragile architettura finanziaria del Comune.
«Nessun allarmismo precostituito – prosegue Conia - ma una seria preoccupazione per il futuro di cui avremmo voluto l'appoggio, che non c'è stato, della altre opposizioni consiliari. Abbiamo manifestato tutta la pochezza e la contraddittorietà delle risposte, quando ci sono state, dell'amministrazione corrente che si è ampiamente dimostrata incapace di avere una visione d'insieme e di dare corpo ad una programmazione complessiva per il bene dei cittadini». Il dubbio finale sollevato dagli esponenti di Rinascita è se non si tratti di un'operazione imbastita per mettere a disposizione un po' di liquidità per qualche contentino dell'ultim'ora spacciando a tal fine l'ordinaria amministrazione, come spazzare le strade o tappare le buche, per qualcosa di eccezionale essendo stati costretti gli amministratori, «in mancanza d'altro, ad esaltarsi per i piccoli risultati» hanno concluso i due.
Giuseppe Campisi
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