Il Movimento Sociale Fiamma Tricolore si mobilità per
sensibilizzare l’opinione pubblica, per lanciare un monito alle istituzioni e
per non far addormentare la coscienza di quella parte di cittadinanza che sta
marcendo nell’ozio, in merito alla vicenda che vede prigionieri in India i due
Marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. E’ dal 15 febbraio 2012 che i
nostri fucilieri sono prigionieri in India e i vari Governi in Italia che si
sono succeduti, Monti, Letta e Renzi, non sono stati in grado di dare voce in
capitolo a una Nazione come l’Italia. Sola aria fritta, sino a oggi, anche da
parte di ONU e UE, che a parte qualche esternazione in favore dell’Italia non
hanno preso ancora provvedimenti di alcun tipo contro il Governo indiano, anzi,
hanno perso solo tempo chiedendo pareri e destra e manca. Nonostante la difesa
legale dei due Marò sostenga che la giurisdizione sui fatti contestati ai
militari italiani appartiene all'Italia poiché gli stessi sono avvenuti in
acque internazionali su una nave battente bandiera italiana ed essendovi
coinvolti militari italiani facenti parte del nucleo militare di protezione
della nave operanti nell'ambito di un'operazione antipirateria raccomandata da
norme internazionali; fatti che quindi rientrerebbero nell’ipotesi di
"incidente di navigazione" avvenuto in acque internazionali secondo
quanto previsto dall’art. 97 della Convenzione di Montego Bay.
Tale norma
prevede, infatti, che «in caso di abbordo o di qualunque altro incidente di
navigazione nell’alto mare, che implichi la responsabilità penale o
disciplinare del comandante della nave o di qualunque altro membro
dell’equipaggio, non possono essere intraprese azioni penali o disciplinari
contro tali persone se non da parte delle autorità giurisdizionali o
amministrative dello Stato della bandiera». Strettamente legata alla
possibilità di invocare la giurisdizione esclusiva italiana è la questione
della posizione della nave al momento dell'incidente, a 33 miglia nautiche
dalla costa del Kerala, e quindi in acque internazionali. Oltretutto il 1°
settembre 2014, il marò Massimiliano Latorre, colto da un malore, è ricoverato
nel reparto di neurologia di un ospedale di New Delhi per un'ischemia
transitoria. Anche qui lo Stato italiano è stato completamente incapace di
gestire la situazione, lasciando nelle mani del governo indiano la scelta di
temporeggiare ancora in merito alla decisione di un possibile rientro che
consentirebbe al marò di ricevere le cure in Italia. Auspichiamo che il governo
indiano rispetti i trattati internazionali e faccia rientrare in Italia i due
marò.
Il Movimento Sociale Fiamma Tricolore invita tutta la cittadinanza a
prendere parte al presidio a sostegno dei Marò, che si terrà al Piazzale Porto
di Reggio Calabria sabato 13 settembre 2014, adiacente all’edificio della Guardia Costiera.
Luciano
Surace
Addetto Stampa - Movimento Sociale Fiamma Tricolore
Federazione di Reggio Calabria

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