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NAPOLI: LATITANTE EQUABILE, NON ERO CON DAVIDE, MI COSTITUIRÒ PER DIRE VERITÀ

Napoli, 10 settembre 2014 - «Quella notte non ero sul motorino con Davide Bifolco. Non c'ero, lo volete capire o no?». A parlare, in un'intervista al 'Fatto Quotidiano", è Arturo Equabile, il latitante che i carabinieri cercavano nelle strade di viale Traiano tra venerdì e sabato, la notte degli inseguimenti e della sparatoria, di quel colpo «accidentale» che ha stroncato la vita di Davide Bifolco, 17 anni. 

«Un'ora prima del fatto sono venuti i carabinieri nella casa dove stavo - racconta - Erano con le pistole in pugno e gridavano apri, bastardo. Ho avuto paura e sono scappato in un'altra casa. Dopo tre quarti d'ora ho saputo che in un'altra parte del quartiere c'era stata la sparatoria». 

«Sono latitante per un furto che non ho commesso - aggiunge - ho spezzato i domiciliari e i carabinieri sono incazzati con me perché non riescono a prendermi». Equabile dice che presto si costituirà. 

«Fino ad oggi non l'ho fatto perché mi ritengo innocente e non voglio pagare per un furto che non ho fatto», premette, ma «giuro che lo farò, aspetto solo che il mio avvocato mi porti il fascicolo. Mi costituirò per dire la verità sulla morte di Davide, ma i carabinieri devono arrestarmi, non spararmi. Ho paura, voglio che nessuno mi faccia del male, non voglio fare la fine di Cucchi...».
Davide Bifolco

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