Reggio Calabria 17 settembre 2014 - Il candidato Falcomatà, nell’incontro
avuto con i lavoratori LSU LPU del Comune di Reggio Calabria e con i Vigili
Urbani, secondo quanto riportato da un suo comunicato stampa, avrebbe
finalmente individuato il percorso per assumere i 109 precari in via definitiva
e a tempo indeterminato, qualora diventasse Sindaco.
Per promettere ciò a chi da anni spera
nella stabilizzazione, si richiama alla legge di stabilità del 2013 che,
secondo lui, consentirebbe di procedere alla loro “assunzione e stabilizzazione
definitiva”, dopo aver prorogato di tre anni il contratto in atto
esistente.
Incuriosito per il fatto che ancora
nessuno ci aveva pensato prima, sono andato a verificare il contenuto della
miracolosa norma richiamata. Si tratta del comma 401 dell’art. 1 della Legge 24
dicembre 2012, n. 228. Con mia grande delusione ho scoperto che nulla di quanto
illusoriamente prospettato è corrispondente alle prescrizioni normative. La
legge infatti consente esclusivamente “nel rispetto della programmazione triennale
del fabbisogno, nonché del limite massimo del 50% delle risorse finanziarie
disponibili, secondo i regimi limitativi fissati dai documenti di finanza
pubblica”, la riserva del 40% dei posti da mettere eventualmente a concorso
“a favore dei titolari di rapporto di
lavoro subordinato a tempo determinato che alla data di pubblicazione del bando
hanno maturato almeno tre anni di servizio alle dipendenze dell’amministrazione
che emana il bando”.
Ciò significa che, qualora fosse
possibile bandire concorsi pubblici, fatte salve le limitazioni finanziarie
previste dalle normative di contenimento della spese pubblica (e quindi ad oggi
ciò non sarebbe possibile), si potrebbe prevedere la riserva del 40% dei posti a
favore di quei soggetti che da almeno tre anni hanno stipulato un contratto a
tempo determinato attraverso convenzioni o contratti di collaborazione
coordinata e continuativa. Tipologia contrattuale che ritengo non abbia alcuna
attinenza con il rapporto giuridico in capo agli LSU e LPU che quindi non
potrebbero nemmeno partecipare a tale ipotetica selezione. Altro che
stabilizzazione e assunzione immediata! Una vera perla di demagogia, presa in
giro dei lavoratori, non conoscenza della norma, superficialità.
Ma questa non è stata l’unica boutade
comunicata alla cittadinanza. Abbiamo appreso dall’aspirante Sindaco che gli
uffici dei Vigili Urbani “si trovano in locali privati: puntiamo al
trasferimento di questi negli edifici di proprietà del Comune senza spendere
ulteriori soldi pubblici”. Inoltre, sempre secondo Falcomatà, “soprattutto
manca la figura del comandante”.
Ma la sede di Viale Aldo Moro,
inaugurata con il Sindaco Scopelliti, realizzata con i fondi del Decreto
Reggio, intitolata qualche giorno addietro alla memoria dei due Vigili Urbani
Giuseppe Macheda e Giuseppe Marino, di proprietà del Comune di Reggio Calabria,
è un immobile che lui unico e solo tra tutti i cittadini reggini ritiene essere
di proprietà privata? E quel professionista serio, scrupoloso, competente,
dedito al lavoro, che risponde al nome del Dott. Domenico Crupi, Comandante dei
Vigili Urbani, è una nostra illusione, un sogno di mezza estate ma egli in
realtà non esiste?
Ma
suvvia, siamo su scherzi a parte?
Si tratta di superficialità,
impreparazione, arroganza? Oppure demagogia, solita abitudine della sinistra a
prendere in giro le persone con false promesse e facendo apparire per verità
anche le più straordinarie bugie?
Non lo so, forse tutto questo o forse
anche altro e di più.
Per certo rabbrividisco, e con me penso
tutta la città, per il serio rischio che correrebbe la nostra amata Reggio se
davvero dovesse finire nella mani di chi si manifesta, giorno dopo giorno, inaffidabile,
inadeguato, non conoscitore delle norme e delle procedure.
Non può illudere e prendere in giro con
la falsa promessa di assunzione e stabilizzazione 109 padri e madri di
famiglia!
Non può parlare a sproposito del
glorioso corpo dei Vigili Urbani senza nemmeno conoscere la loro sede!
Spieghi alla città questa ulteriore boutade
o anche stavolta preferirà il solito inquietante silenzio?
Nelle prossime ore tacerà anche quando
gli si chiederà conto del nuovo probabile “acquisto” proveniente dal
centro-destra? Questa volta sembra trattarsi addirittura di uno che ha avuto
ruoli e responsabilità politiche nella gestione delle tanto “vituperate”
finanze negli anni del “Modello Reggio”…
Questa come la giustificherà? Come la
mettiamo Falcomatà?
Reggio
Calabria, 17 settembre 2014
Franco Germanò
Componente Assemblea Nazionale NCD

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