Reggio Calabria 15 settembre 2014 - In
relazione ai lavori di riqualificazione della pavimentazione del Corso
Garibaldi, considerata l’importanza e la
rilevanza del luogo ove si sta operando, nello spirito di collaborazione e di
completa disponibilità da parte dell’Amministrazione Comunale e della
Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di
Reggio Calabria e Vibo Valentia, si è sentita l’esigenza di un ulteriore
confronto al fine di contribuire nel
migliore dei modi ad adottare scelte concordate ma che, comunque, devono
conciliarsi con le attività del cantiere in corso. I lavori erano stati
avviati a seguito di appalto aggiudicato su un progetto divenuto
esecutivo e posto a base di gara, redatto sulla base delle prescrizioni
impartite dal parere conclusivo del Direttore Regionale arch. Prosperetti
n.7557 del 23/12/2009.
Al fine
di conciliare l’organizzazione del cantiere già avviato, senza creare ulteriori
disagi e contrarre quanto più possibile i tempi, anche nel rispetto delle
sollecitazioni da parte degli operatori economici, è nata l’esigenza di
riunirsi in un tavolo tecnico che ha visto
presenti l’arch. Margherita Eichberg, Soprintendente per i Beni Architettonici
e Paesaggistici per le Province di Reggio Calabria e Vibo Valentia; l’arch.
Giuseppina Vitetta, funzionario della
Sovrintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Reggio
Calabria e Vibo Valentia, l’arch. Marcello Cammera , dirigente del Comune e
direttore dei lavori, l’Arch. Daniela Neri, funzionario tecnico del Comune e
RUP dell’intervento, il geom. Vincenzo Cuzzola, funzionario tecnico del Comune
e direttore operativo, l’ing. Pietro Foti, dirigente della Provincia di Reggio
Calabria, l’arch. Anna Minelli, funzionario della Provincia di Reggio Calabria
e la d.ssa Maria Gabriella De Salvo, direttore amministrativo della SBAP.
Durante l’incontro è stata manifestata da parte della
Soprintendente Arch. Margherita Eichberg la preoccupazione di salvaguardare il
più possibile il patrimonio storico costituito dal basolato lavico, esigenza
condivisa dall’Amministrazione comunale, scelta, comunque, non contemplata nel
progetto iniziale, che prevedeva lo smontaggio delle basole laviche, la loro
conservazione in aree di stoccaggio, e il loro utilizzo in altre aree, anche
perché, in base alle previsioni già formulate,
non è possibile averne una
quantità sufficiente a riproporre lo stesso materiale per tutta l’estensione
del Corso.
Per poter avere effettiva contezza della quantità e
della qualità dello stato di conservazione del basolato lavico, che potrà in
seguito essere rimosso e riutilizzato nella stesse sede e nel rispetto della
nuova progettazione, il Soprintendente richiede di portare in luce per l’intero
corso Garibaldi il basolato lavico. Pertanto, si è deciso di anticipare le
lavorazioni di rimozione dello strato di bitume sull’intera lunghezza del Corso
Garibaldi e non tratto per tratto, come
si sta attualmente facendo.
Alla luce delle richieste avanzate dalla Soprintendenza,
è già stato concordata con l’impresa esecutrice dei lavori l’organizzazione del
cantiere, in maniera tale da creare il minor disagio alla cittadinanza e agli
operatori commerciali. A tal fine, il cantiere prevederà la delimitazione di
piccoli tratti del Corso interessando esclusivamente la carreggiata centrale e
lasciando liberi gli attuali marciapiedi. La conclusione delle lavorazioni
avverrà nella medesima giornata, con lo sgombero dell’area di cantiere,
lasciando completamente libera la viabilità. I lavori inizieranno mercoledì 17
settembre e interesseranno, pertanto,
per piccoli tratti giornalieri tutto il Corso Garibaldi.
Inoltre, per non creare alcuna interruzione dei lavori
in itinere nel primo tratto del Corso, e
nel rispetto dei tempi previsti in circa quattro mesi dalla data di consegna
(fine giugno), si è convenuto di comune
accordo che si proseguirà per come già avviato, prevedendo la messa in opera
della nuova pavimentazione, che, comunque, dovrà interessare una parte
dell’arteria stradale, tramite l’utilizzo di nuove lastre di pietra lavica con
superficie bocciardata a puntillo scalpellinata a mano e posate a spina di
pesce, come prescritto dal Soprintendente Arch. Eichberg, come nella
pavimentazione d’epoca.
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