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BASTA PIAZZALE LORETO IN SALSA REGGINA!

2 maggio 2014 "Le indagini sono ancora in corso ma si stanno sfaldando giorno dopo giorno penosamente; ne vedremo presto delle belle e ne avremmo “sentito” anche delle belle se qualche “manina” non avesse provveduto a trascrivere la famosa telefonata della signora Naccari in modo distorto, ad uso e consumo della tesi accusatoria".

11 settembre 2014, in risposta su Facebook a chi evidentemente coltivava tutt'altra idea su quella vicenda giudiziaria : "... informati sull'evoluzione  di quella presunta vicenda giudiziaria costruita a tavolino dagli amici di Scopelliti, pensa che addirittura erano state alterate le trascrizioni delle telefonate. Cautela caro, ci sono cose gravi che potrebbero emergere a breve e, se sei in buona fede come credo, è meglio che tu lo tenga in conto ..."

Trattasi di due dichiarazioni rese pubblicamente dal numero uno della Casa Editrice "Città del Sole", Franco Arcidiaco, comunista, oggi portavoce del candidato a Sindaco PD Giuseppe Falcomata'.
La più recente esternazione è stata ispirata dallo scarso gradimento che la presentazione dei Quaderni de "Il Grande Imbroglio" ha incontrato presso l'Editore Franco Arcidiaco, notoriamente uomo di parte, prima ancora che cittadino di Reggio, cosa che in questa "democrazia" ci sta tutta.
Chi oggi impugna la penna per scriverne, lo fa perché non ha staccato alcun biglietto di accesso al moderno Colosseo, all'interno del quale trovano sfogo gli istinti più vari dei quali l'individuo è capace sin dall'antichità, sicché il lettore rimarrà senz'altro deluso, scorrendo la scarsa quantità di inchiostro impiegata, nel prendere atto della distanza che si intende aver cura di prendere rispetto al merito della vicenda giudiziaria.

Non si intende, infatti, perdere aderenza con temi di rilevanza generale dai quali dipende il grado di tutela che sarà assicurata all'interesse pubblico, verso il quale si presume -seppure iuris tantum, ossia con ampia facoltà  di prova del contrario- che ciascuno sia naturalmente ed in buona fede orientato.

Ed allora, in quest'ottica, appare d'interesse pubblico interrogarsi  su cosa spinga un uomo di cultura e di grande affabilità come Franco Arcidiaco ad esternare, sin qui impunemente, insinuando gravissimi dubbi sull'attività d'indagine espletata dalla Polizia Giudiziaria in relazione ad un procedimento che ha destato clamore nell'opinione pubblica, non solo cittadina.
Dica, cioè, il buon Arcidiaco, se la sua opinione dipenda dall'affetto oppure da concretezza di dati che, ove realmente esistenti, andrebbero sicuramente messi a disposizione del patrimonio conoscitivo dell'Autorità Giudiziaria.

Vuol dirsi, in altri termini, che è conforme all'interesse pubblico formulare l'auspicio che Reggio Calabria -ormai prossima ad un voto sulla correttezza del quale il Procuratore della Repubblica ha garantito il massimo impegno- sia messa in condizione di conoscere con la dovuta sollecitudine se la libera circolazione del pensiero in città  possa e debba avvenire secondo modalità e contenuti tali da travalicare il legittimo diritto di critica, sino a bellamente sconfinare nella delegittimazione dell'attività giudiziaria.

È, infatti, conforme all'interesse pubblico esigere con fermezza che anche certe "intelligenze" ed un ceto "politico" mai cresciuto avvertano il buon gusto della maturità, e che ciò sia di aiuto perché sia posta fine allo stucchevole, ridondante ed incivile remake di Piazzale Loreto in salsa reggina.

Reggio Calabria 12 settembre 2014
Oreste Romeo, avvocato

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