Villa San Giuseppe (Reggio Calabria) 27 agosto 2014 - Malgrado gli
sproloqui e le menzogne del Comune, la situazione dell’erogazione idrica
nell’abitato di Villa S. Giuseppe rimane quello di sempre, anzi, peggio.
Rispetto allo scorso anno lo stato di cose è peggiorato notevolmente,
nonostante le lotte e le azioni del Comitato.
Per meglio dire, le cose sembrano
migliorate in certi tratti di via dei Monti mentre sono molto peggiorate in
altri tratti e, marcatamente, in quello che va più o meno dalla chiesa e si
snoda per circa un chilometro verso valle, attraversando l’abitato della
frazione. Si tratta di decine di famiglie perennemente in grave penuria di
acqua. Più a monte, in qualche modo, l’acqua c’è; più a valle anche: misteriosi
sono i motivi per cui in quel lungo e popolato tratto i rubinetti sono quasi
sempre a secco. Vi sono poi intere giornate nelle quali l’acqua non ha la
pressione sufficiente neppure per i primi piani. Dopo l’11 agosto, di fatto, in
quel tratto l’acqua arriva per un paio di ore al giorno e, spesso, manca
totalmente per due o tre giorni, come è accaduto da domenica 24 fino a lunedì
25 compreso, né si sa se e quando tornerà a scorrere, anche solo per un paio di
ore.
Naturalmente le scuse abbondano con guasti, perdite e quant’altro che
implicano lunghe e inconcludenti riparazioni. La sera del lunedì 25, dopo che
sarebbe stata riparata una perdita che avrebbe causato l’interruzione
dell’erogazione dei due giorni precedenti, viene comunicata la scoperta di una
nuova perdita a Pettogallico, ragion per cui neppure per la serata e la nottata
ci si attende un ripristino, ancorché temporaneo, del…servizio. C’è da
chiedersi quale sia la causa di una tale serie di coincidenze: qui si va da uno
a tre guasti al giorno, tutti ora, nella calura di agosto, che
giustificherebbero, di fatto, l’interruzione dell’erogazione per intere
settimane.
In questo contesto il Comune è totalmente latitante ed i Cittadini,
senza interlocutori, non sanno a che rivolgersi per una risposta ad una
esigenza – diritto fondamentale. Paradigmatica la vicenda di un Cittadino,
soggetto debole ed a rischio per via delle sue invalidità, che, rimasto
completamente a secco, ha chiesto l’invio di un’autobotte. Contattato l’URP del
Comune alle 11 circa, si sentiva rispondere che il compito di quell’ufficio si
limita alla segnalazione del caso via terminale: gli altri numeri del Comune ed
il numero verde non rispondevano. Verso le 12.30 il Cittadino chiamava la
Polizia per segnalare il caso ma la Polizia poteva solo effettuare una
segnalazione senza possibilità di intervento.
Dopo aver ricontattato
inutilmente l’URP verso le 15.30, veniva contattata la Prefettura che metteva
il Cittadino in contatto con una esponente della Protezione Civile la quale,
dopo avergli significato la sua impossibilità di intervenire se non per enti
pubblici, gli segnalava alcuni numeri telefonici comunali, che, puntualmente,
non rispondevano e lo invitava, alla fine, a contattare la Polizia Urbana. A
sua volta, seppure dimostrando la massima disponibilità, la stessa Vigile
interpellata non riusciva a parlare con nessuno in grado di intervenire
concretamente. Il Cittadino veniva poi chiamato da alcuni funzionari del Comune
i quali erano in grado di dire solamente che l’unica autobotte era impegnata in
altra parte della città. Cioè, risultati ZERO! La sera scendeva su Villa S. Giuseppe tra
l’esasperazione generale, mentre il Cittadino invalido in questione si
ritrovava nell’impossibilità non solo di lavare sé stesso, ma anche di pulire i
sanitari del bagno. Neanche martedì 26 ci sono state notizie dell’autobotte e,
dopo una mezz’oretta di acqua a bassissima pressione, già alle 11.30 i
rubinetti erano nuovamente a secco.
…E il Comune si
permette di affermare che a Villa S. Giuseppe, ma anche in altre parti della
Città, dopo provvedimenti “prontamente” assunti, tutto va bene e l’acqua scorre
a fiumi!
Auguriamo alla triade
delle bollette ed al Dirigente LL.PP. di ritrovarsi presto ed a lungo nelle
stesse condizioni in cui, con la loro incuria ed arroganza, hanno costretto il
Cittadino soggetto a rischio tutt’ora senz’acqua ed in una casa maleodorante!
Tutto questo
riafferma con evidenza l’illegalità diffusa di cui l’istituzione negatrice di
diritti elementari è pervasa, nella quale sguazza e sprofonda; i Cittadini sono
SOLI. Tutto questo non rimarrà impunito.
Reggio Calabria,
26/08/ 2014
COMITATO
PERMANENTE VALLATA GALLICO

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