Ex
campo Coni, il presidente Praticò tuona:
“Ritardi
sconcertanti. Per lo sport servono risposte concrete e non parole”
Reggio Calabria 20 agosto 2014 - "Già nei giorni scorsi avevo
personalmente manifestato ai soggetti interessati tutta la mia preoccupazione
per gli intoppi che hanno generato ulteriori ritardi nella riapertura dell'ex
campo Coni, unica pista di atletica leggera presente a Reggio Calabria. Un impianto
che venne realizzato negli anni Sessanta dal Comitato olimpico ma che, è bene ribadirlo
per l'ennesima volta, non è di nostra proprietà e non è gestito da noi".
Mimmo Praticò, il massimo dirigente sportivo calabrese, esprime "sconcerto
a nome di tutto il Comitato per la gravità della situazione dell'impiantistica
sportiva nella città di Reggio, dove anche le cose apparentemente più semplici
si caricano di complicazioni inaudite e arrivano ai limiti dell'assurdo. Il
caso dell'ex campo Coni è emblematico: un evidente problema di comunicazione si
è probabilmente tradotto in un pastrocchio. La pista è chiusa da prima di
Pasqua: l'atletica reggina ha perso una stagione, nonostante tutto quello che
abbiamo fatto, spesso sostituendoci alle amministrazioni pubbliche che, in
molti casi, a volte senza diretta responsabilità, sono rimaste inerti".
Secondo il
presidente del Coni Calabria, "il comitato regionale, in tutti questi
mesi, ha compiuto enormi sforzi per mantenere in vita l’attività sportiva a
Reggio. Basti ricordare quanto fatto per impedire che altre importanti
federazioni sportive, un anno fa, fossero costrette a chiudere battenti a causa
della mancanza di strutture idonee. Noi abbiamo organizzato riunioni con le
federazioni, le società, i dirigenti, i tecnici e gli atleti; ci siamo rivolti
al Coni nazionale, che ringraziamo per il costante supporto fornito; abbiamo
fatto da costante e pressante pungolo alle amministrazioni locali, ma la verità
è che qui, in Calabria e a Reggio, è tutto impossibile. È una battaglia contro
i mulini a vento. Cerchiamo di tappare falle in continuazione, ma ogni qual
volta riusciamo a chiuderne una, se ne aprono altre cinque. È da tempo che
diciamo che lo sport è al collasso ma ben poche risposte ci sono arrivate”.
Mimmo Praticò
incalza: “Nel caso dell’ex Coni è da aprile che ci stiamo battendo
direttamente, operando in sinergia con la nostra delegazione provinciale e con
il comitato regionale della Fidal, per riaprire il campo. Adesso apprendiamo non
si è pensato a unire le strutture degli spogliatoi con quelle destinate alle
docce. Ci sono delle norme espresse che non possono essere derogate, ma in
tutta franchezza ci sembra che già il buon senso avrebbe suggerito di rendere
direttamente accessibili questi due ambienti”.
Infine, da parte del
presidente del Coni Calabria, arriva un appello alla politica: “Dopo anni di
silenzio e di torpore, forse per l’imminenza delle prossime competizioni
elettorali, si torna a parlare di sport. Noi ringraziamo tutti quelli che, in
ogni schieramento, oggi finalmente sembra che se ne interessino. È un fatto
positivo dopo che siamo stati abbandonati a noi stessi per un tempo così lungo,
salva qualche lodevole eccezione. La nostra speranza – conclude Mimmo Praticò –
è che, al di là delle meravigliose enunciazioni di principio, si capisca che lo
sport vive di problemi concreti che hanno bisogno di soluzioni concrete e non
delle solite belle parole. Attendiamo proposte”.
Reggio Calabria, 20
agosto 2014
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