Editors Choice

3/recent/post-list

REGGIO CALABRIA, 18 ARRESTI PER DROGA DA COLOMBIA: UNO GESTIVA SPACCIO A ROMA

Roma, 14 agosto 2014 - I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, unitamente ai militari del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata, hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, con contestuale sequestro preventivo di beni, emessa dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta di questa Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di 18 appartenenti ad una pericolosa organizzazione criminale, dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, tipo cocaina, che giunge dal Sud America in Italia attraverso le strutture logistiche dello scalo marittimo di Gioia Tauro, grazie alla complicità di alcuni dipendenti portuali. 

Il Gip di Reggio Calabria, Domenico Santoro, ha emesso la misura cautelare in carcere, a seguito del provvedimento di fermo di indiziato di delitto, a cui è stata data esecuzione il 24 luglio scorso, emesso da questa Direzione Distrettuale Antimafia e successiva mente convalidato d a parte dei Gip di Reggio Calabria, Locri e Palmi, a carico di 10 appartenenti al richiamato sodalizio criminale. Nella circostanza altri tre soggetti si sono resi irreperibili. All'esito della dichiarazione di incompetenza dei Gip di Palmi, Locri e Reggio Calabria, i tredici indagati sono stati nuovamente colpiti dall'odierno provvedimento, con il quale sono stati arrestati ulteriori cinque esponenti per traffico internazionale di sostanze stupefacenti Gli odierni arrestati sono gli ulteriori soggetti emersi quali responsabili nell'ambito del procedimento penale, le cui indagini hanno consentito di individuare l'esistenza di una vera e propria organizzazione criminale, radicata nel territorio della Piana, che, avvalendosi della fattiva collaborazione di personale infedele della società di gestione della banchina merci del porto calabrese, provvedeva a far fuoriuscire i carichi di stupefacente in arrivo dai maggiori porti del Sud America. 

Tra questi figura un dirigente quadro della società di gestione della banchina merci del porto gioiese, nonché persone che hanno agevolato l'organizzazione, prendendo vi parte ognuno con propri specifici ruoli: gestione logistica anche in Colombia e dei rapporti con i narcos sud americani; gestire del traffico di stupefacenti a Roma. Tra i soggetti non colpiti dall'ordinanza, ma indagato a piede libero, risulta un altro dipendente del prefato scalo portuale. In tale contesto, altresì, gli accertamenti patrimoniali hanno consentito di rilevare una globale situazione reddituale del tutto iniqua rispetto a quanto posseduto. 

La certosina attività d'indagine, espletatasi con ritmi serrati, atteso il concreto pericolo di dispersione dei beni a poca distanza dai fermi, ha consentito di rilevare come i nuclei familiari degli odierni indagati presentassero una globale situazione reddituale del tutto iniqua rispetto al patrimonio posseduto, chiara attestazione della sussistenza di un'evidente sperequazione tra reddito dichiarato e tenore di vita degli indagati. 

La presunta illiceità del patrimonio rappresenta, quindi, un'inequivocabile frutto delle attività criminali. Pertanto è stato disposto il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, dei seguenti beni: 14 autovetture , di cui una blindata; 25 fabbricati , di cui tre ville con rifiniture di pregio; 33 terreni; 10 imprese , operanti nel settore dei trasporti, materiale edili, prodotti medicali, sale giochi, agricoltura e allevamento; rapporti bancari, postali ed assicurativi intestati, agli indagati ed ai componenti i rispettivi nuclei familiari. Il valore del patrimonio sequestrato ammonta, allo stato, a circa 10 milioni di euro, al netto delle eventuali disponibilità finanziarie che saranno rinvenute sui conti correnti e \ o depositi dei proposti.

Posta un commento

0 Commenti