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PALIO DI SIENA: GRANDE ATTESA PER LA FESTA DELL'ASSUNTA

LE DIECI CONTRADE CHE CORRONO LA "CARRIERA" DEL 16 AGOSTO 

Siena, 14 agosto 2014 - Tutto pronto a Siena per il Palio dell'Assunta, che si terrà il 16 agosto. Le contrade estratte a sorte quest'anno per partecipare alla Carriera sono Drago, Giraffa, Pantera, Civetta, Valdimontone, Leocorno, Aquila, Bruco, Selva e Chicciola. L'attesa è grande, come sempre. E l'evento continua ad appassionare sia turisti, soprattutto stranieri, che arrivano nella città toscana proprio per assistere alla storica kermesse, sia la gente del posto che tiene molto a mantenere viva la tradizione. Per coloro che non sono nati a Siena è difficile comprendere cosa significhi il Palio, quei tre giri di pista a folle andatura, con il rischio di cadere dal cavallo alla prima curva, su un tracciato a forma di conchiglia e sulla pietra serena ricoperta da una strato di tufo, sabbia e argilla. Il mossiere legge l'ingresso delle contrade tra i canapi e dopo la partenza per un minuto e 15 secondi l'intera città torna indietro nel tempo, ai secoli gloriosi della Repubblica. Il Palio di Siena, che si corre il 2 luglio ed il 16 agosto, affonda le sue radici storiche nel medioevo, quando corse di cavalli con «palii» -che ha origine dal latino pallium, drappo di stoffa preziosa- si tenevano anche in molte altre città italiane.

 LA STORIA, IL PRIMO SI TENNE NEL LONTANO 1538  Le prime corse non si svolgevano a Piazza del Campo, ma attraverso le vie della città, con i cavalli «scossi», cioè senza il fantino. Il primo Palio risale al 1583, ma in realtà fu più un'eccezione che una regola. La corsa assunse le attuali caratteristiche all'inizio dell'800, quando l'organizzazione della corsa passò al Comune di Siena . Da allora Piazza del Campo è sempre stata la «pista» per i due palii e talvolta di un terzo straordinario. Le contrade in cui è suddivisa la città sono in tutto 17, ma dieci sorteggiate corrono il Palio e con un sorteggio vengono scelti anche i cavalli. 

"CORTEO STORICO", UNA SFILATA LUNGA DUE ORE  - La sfilata storica o «Corteo Storico» affonda le sue radici nell'Ottocento quando la città stabilì che le Contrade sfilassero sulla piazza con uguale numero di figuranti. Al suono della Marcia del Palio, colonna sonora della sfilata storica da Pietro Formichi nel 1885, la passeggiata storica, composta da 600 costumi, entra nella piazza dalla «Bocca del Casato». Tutte le contrade sfileranno per la durata di due ore, fino a quando non entra in piazza il «Carroccio»: un carro trainato da buoi, un tempo da cavalli, che porta l'ambito premio, il «cencio». Al termine della sfilata i contradaioli guardano il bandierino della Torre del Mangia che secondo la tradizione non è il vento a far spostare ma la sorte per indicare da quale parte della città si dirigerà il Palio. Scende il silenzio sulla piazza: entrano i cavalli ed i fantini, ai quali vengono dati i nerbi.

 L'AMBITO PREMIO, "IL 'DRAPPELLONE" - «Drappellone», «Cenciò», «Pallium» o « Palio », chiamatelo come volete, è l'oggetto del desiderio dei contradaioli senesi. Il premio più conteso ed amato è un drappo di stoffa che nei primi anni della gara era di velluto rosso, finemente foderato e usato dalla contrada vincitrice per confezionare arredi o paramenti sacri. Solo quando vennero definite le regole del Palio moderno -nel '600- il drappellone assume la forma attuale: quella di uno stendardo con un'iconografia semplice con la Madonna che domina la scena. Nell'800 si giunge alla realizzazione di vere e proprie allegorie e dopo la Grande guerra il palio cambia: la grande svolta nel 1969 quando il cencio viene dedicato alla conquista della luna e realizzato con tecniche diverse come la serigrafia e la fotografia. Il drappellone del Palio dell'Assunta di quest'anno è stato presentato nel Cortile del Podestà di Palazzo Pubblico, ed è stato dipinto dal maestro Ivan Dimitrov. L'artista bulgaro ha reso omaggio al grande poeta toscano Mario Luzi, cui è dedicata la parte allegorica del «cencio», in occasione del centenario della sua nascita. In tempi recenti anche pittori come Renato Guttuso o Aligi Sassu si sono cimentati nel dipingere il palio: quali trasformazioni subirà in futuro non lo sapremo, ma è certo che quel pezzo di stoffa sarà sempre legato alla tradizione della festa ed al cuore dei contradaioli.

LA LUNGA NOTTE PRIMA DELLA GARA  - I veri contradaioli la notte precedente la corsa dormono poco e la città di Siena sia il 2 luglio che il 16 agosto si sveglia presto. Il «Sunto», la grande campana della Torre del Mangia, alle otto del mattino annuncia alla città che è iniziata una giornata ricca di eventi. Il primo la Messa per fantini, capitani ed accompagnatori celebrata dall'Arcivescovo di Siena che chiede la protezione della Madonna per uomini ed animali. Segue la «provaccia» e l'iscrizione ufficiale dei fantini che partecipano alla corsa, ai quali viene consegnato il «giubetto» che devono indossare per la gara: da questo momento non sono permessi cambiamenti o sostituzioni. Nel pomeriggio il Sunto avverte i giovani che partecipano al corteo storico di vestirsi: indossare la «montura» è un grande onore per i contradaioli. Di seguito avviene la benedizione del cavallo nell'Oratorio della Contrada: «Va, e torna vincitore» e poi inizia il corteo storico sulla piazza. 

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