Nuoro, 25 agosto 2014 - Sarà eseguita nel pomeriggio,al più tardi domani mattina, all'ospedale San Francesco di Nuoro l'autopsia sui corpi di Alessandro Mula, 39 anni e della moglie Sara Coinu, 35 anni, i coniugi di Oliena (Nu) morti ieri nella loro casa di via Francesco Ciusa vittime di un raptus di follia del 39enne che prima ha ucciso la moglie colpendola con 5 colpi poi, con la stessa pistola che deteneva legalmente, si è tolto la vita. Il pm di Nuoro, Andrea Schirra , ha affidato l'incarico al medico legale Vindice Mingioni, che dovrà stabilire l'ora della morte dei due, che lasciano un bimbo di 10 anni. Sul posto i carabinieri della compagnia di Nuoro,coordinati dal capitano Marco Keten.
I rilievi dei carabinieri e la rimozione dei cadaveri, che sono stati portati al San Francesco, sono terminate alle 4. Sandro 'Cistè, così era chiamato in paese il 39enne presunto autore del folle gesto, lavorava alla Asl di Nuoro, mentre la moglie era commerciante.
L'omicidio-suicidio secondo gli inquirenti potrebbe essere stato consumato al mattino presto di ieri, ma è stato scoperto solo in tarda serata: i parenti infatti, dopo averli cercati per tutto il giorno, hanno deciso verso le 20 di andare nella loro casa a cercarli. Un fratello della donna, che aveva le chiavi di riserva dell'abitazione, ha fatto la macabra scoperta, trovando i due cadaveri in casa. Sabato il figlio era stato a dormire in casa dei nonni, circostanza questa che confermerebbe la dinamica dei fatti. La casa infatti era chiusa e probabilmente tra i due di prima mattina c'è stata una lite, che avrebbe fatto perdere la ragione all'uomo che avrebbe preso la pistola e fatto fuoco contro la moglie.
L'uomo è ricordato in paese come molto allegro: per carnevale aveva partecipato al 'Grande fratello vet', l'ovile più spiato d'Italia, parodia della più famosa trasmissione, insieme ad altri compaesani che si erano chiusi in una casa riproducendo scherzosamente le condizioni di vita di un ovile. Costernazione e dolore nel paese alle falde del monte Corrasi, famoso per il vino Nepente cantato da D'Annunzio e per aver dato i natali a Gianfranco Zola. I due erano molto conosciuti e nessuno aveva avuto presagio della tragedia
I rilievi dei carabinieri e la rimozione dei cadaveri, che sono stati portati al San Francesco, sono terminate alle 4. Sandro 'Cistè, così era chiamato in paese il 39enne presunto autore del folle gesto, lavorava alla Asl di Nuoro, mentre la moglie era commerciante.
L'omicidio-suicidio secondo gli inquirenti potrebbe essere stato consumato al mattino presto di ieri, ma è stato scoperto solo in tarda serata: i parenti infatti, dopo averli cercati per tutto il giorno, hanno deciso verso le 20 di andare nella loro casa a cercarli. Un fratello della donna, che aveva le chiavi di riserva dell'abitazione, ha fatto la macabra scoperta, trovando i due cadaveri in casa. Sabato il figlio era stato a dormire in casa dei nonni, circostanza questa che confermerebbe la dinamica dei fatti. La casa infatti era chiusa e probabilmente tra i due di prima mattina c'è stata una lite, che avrebbe fatto perdere la ragione all'uomo che avrebbe preso la pistola e fatto fuoco contro la moglie.
L'uomo è ricordato in paese come molto allegro: per carnevale aveva partecipato al 'Grande fratello vet', l'ovile più spiato d'Italia, parodia della più famosa trasmissione, insieme ad altri compaesani che si erano chiusi in una casa riproducendo scherzosamente le condizioni di vita di un ovile. Costernazione e dolore nel paese alle falde del monte Corrasi, famoso per il vino Nepente cantato da D'Annunzio e per aver dato i natali a Gianfranco Zola. I due erano molto conosciuti e nessuno aveva avuto presagio della tragedia
0 Commenti