ROMA, 28 agosto 2014 - La Guidi afferma a Repubblica che il governo «come tutti» si aspettava che la ripresa arrivasse prima, ma non è stato così: «L'Europa è ferma e l'Italia pure».
«Non crede che sull'economia abbiate fatto tante promesse e pochi fatti?», chiede il quotidiano al ministro dello Sviluppo economico.
«Gli 80 euro sono fatti - risponde la Guidi -, come è un fatto il cosiddetto pacchetto competitività approvato prima della pausa estiva. Serve tempo perchè le misure adottate producano effetti. Ma noi stiamo mantenendo le nostre promesse».
«Non era meglio forse puntare tutto sull'Irap per incentivare gli imprenditori a investire?», incalza il giornalista di Repubblica.
«Non è con un taglio delle tasse che si permette alle aziende di assumere il giorno dopo. È stato giusto puntare sugli 80 euro, poi sono necessarie le riforme: quelle che stiamo facendo», afferma il ministro.
Sull'ipotesi di mettere mano alle pensioni: «Concettualmente non ci sono aree intoccabili, ma nello stesso tempo non si può non tener conto delle eventuali ripercussioni sociali».
E sul superamento dell'art.18 chiesto da Ncd: «Maggiore flessibilità in entrata e in uscita è buona e giusta. Il mondo è cambiato e si possono cambiare norme ormai datate».
FEDERICA GUIDI
Federica Guidi (Modena, 19 maggio 1969) è un'imprenditrice e politica italiana, ministro dello Sviluppo Economico nel governo Renzi dal 22 febbraio 2014.
Biografia
Figlia di Guidalberto Guidi, già vicepresidente di Confindustria e membro di numerosi consigli di amministrazione di importanti industrie italiane, tra cui FIAT e Ferrari, Federica Guidi si è laureata in giurisprudenza, lavorando successivamente per due anni come analista finanziaria.
Lasciata la carriera finanziaria, nel 1996 è entrata nell'azienda di famiglia, la Ducati Energia, della quale è diventata successivamente amministratore delegato. Dal 2002 al 2005, è stata presidente regionale dei Giovani imprenditori dell'Emilia-Romagna e vicepresidente degli imprenditori della regione.
Dal 2005 al 2008, ha affiancato Matteo Colaninno come vicepresidente dei Giovani imprenditori di Confindustria, e al termine di questo periodo, sotto la presidenza di Emma Marcegaglia, ne è diventata presidente. Successivamente, seguendo le orme del padre, è diventata vicepresidente di Confindustria.
Al 2014, risulta membro del Gruppo della Regione Europea della Commissione Trilaterale.
Ministro dello Sviluppo Economico
Il 22 febbraio 2014 viene nominata ministro dello Sviluppo Economico nel nuovo governo di Matteo Renzi.
Dopo la sua nomina, per evitare potenziali conflitti di interessi, ha rinunciato a tutti gli incarichi operativi nelle imprese controllate dalla famiglia, che partecipano ad appalti pubblici ed intrattengono importanti relazioni commerciali con le aziende di proprietà statale.
«Non crede che sull'economia abbiate fatto tante promesse e pochi fatti?», chiede il quotidiano al ministro dello Sviluppo economico.
«Gli 80 euro sono fatti - risponde la Guidi -, come è un fatto il cosiddetto pacchetto competitività approvato prima della pausa estiva. Serve tempo perchè le misure adottate producano effetti. Ma noi stiamo mantenendo le nostre promesse».
«Non era meglio forse puntare tutto sull'Irap per incentivare gli imprenditori a investire?», incalza il giornalista di Repubblica.
«Non è con un taglio delle tasse che si permette alle aziende di assumere il giorno dopo. È stato giusto puntare sugli 80 euro, poi sono necessarie le riforme: quelle che stiamo facendo», afferma il ministro.
Sull'ipotesi di mettere mano alle pensioni: «Concettualmente non ci sono aree intoccabili, ma nello stesso tempo non si può non tener conto delle eventuali ripercussioni sociali».
E sul superamento dell'art.18 chiesto da Ncd: «Maggiore flessibilità in entrata e in uscita è buona e giusta. Il mondo è cambiato e si possono cambiare norme ormai datate».
FEDERICA GUIDI
Federica Guidi (Modena, 19 maggio 1969) è un'imprenditrice e politica italiana, ministro dello Sviluppo Economico nel governo Renzi dal 22 febbraio 2014.
Biografia
Figlia di Guidalberto Guidi, già vicepresidente di Confindustria e membro di numerosi consigli di amministrazione di importanti industrie italiane, tra cui FIAT e Ferrari, Federica Guidi si è laureata in giurisprudenza, lavorando successivamente per due anni come analista finanziaria.
Lasciata la carriera finanziaria, nel 1996 è entrata nell'azienda di famiglia, la Ducati Energia, della quale è diventata successivamente amministratore delegato. Dal 2002 al 2005, è stata presidente regionale dei Giovani imprenditori dell'Emilia-Romagna e vicepresidente degli imprenditori della regione.
Dal 2005 al 2008, ha affiancato Matteo Colaninno come vicepresidente dei Giovani imprenditori di Confindustria, e al termine di questo periodo, sotto la presidenza di Emma Marcegaglia, ne è diventata presidente. Successivamente, seguendo le orme del padre, è diventata vicepresidente di Confindustria.
Al 2014, risulta membro del Gruppo della Regione Europea della Commissione Trilaterale.
Ministro dello Sviluppo Economico
Il 22 febbraio 2014 viene nominata ministro dello Sviluppo Economico nel nuovo governo di Matteo Renzi.
Dopo la sua nomina, per evitare potenziali conflitti di interessi, ha rinunciato a tutti gli incarichi operativi nelle imprese controllate dalla famiglia, che partecipano ad appalti pubblici ed intrattengono importanti relazioni commerciali con le aziende di proprietà statale.

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