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La pagina della politica del 28 agosto 2014

CRISI: GUIDI CONTRO DELLA VALLE, MI SPIEGHI DOVE HO SBAGLIATO = 'SONO STANCA DI DICHIARAZIONI GENERICHÈ Roma, 28 agosto 2014 -   - «Non conosco Della Valle. Penso sia un grande imprenditore che qualche volta fa l'opinionista. Io accetto le critiche ma vorrei sapere qual è il provvedimento che ho preso che non va bene». Così il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi in un'intervista a 'Repubblicà risponde all'imprenditore Diego Della Valle che a luglio si era detto convinto che «alcune delle persone che hanno la delega a gestire lo sviluppo economico del Paese non abbiano le competenze e soprattutto l'esperienza necessarie». «Sono stanca di dichiarazioni generiche» conclude il ministro.

DELRIO, ESAURIRE VECCHI FONDI UE,SONO 1.5 PUNTI PIL AL SUD 'Cofinanziamenti e investimenti piano Juncker fuori dal deficit'   - ROMA, 28 AGO - «Se riuscissimo a spendere tutti i 20 miliardi che ci restano di fondi Ue 2007-2013 entro fine 2015, l'impatto sul Pil del Sud sarebbe di 1,5 punti. Potremmo così ridurre il gap con il Pil del Nord che qualche segno di ripresa l'ha dato. E sarebbe una risposta alla caduta del 50% degli investimenti nel Mezzogiorno negli ultimi 5 anni di cui parla lo Svimez». Lo afferma Graziano Delrio, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con deleghe su coesione territoriale e fondi Ue, in un'intervista al Sole 24 Ore. «Per rilanciare gli investimenti dobbiamo fare la nostra parte, con una programmazione strategica e unitaria fra vecchi e nuovi fondi Ue, cofinanziamenti nazionali e Fondo sviluppo coesione», dice Delrio. «Poi dobbiamo aggiungere i 300 miliardi del piano Juncker che nella nostra posizione, già espressa a Bruxelles, dovrebbero essere contabilizzati fuori dal deficit, come i cofinanziamenti nazionali ai fondi Ue». Sui vecchi fondi Ue, «sono leggermente più ottimista perchè abbiamo portato il tasso di spesa al 58,7% a metà agosto, in linea con il target che ci eravamo dati. Restano però molte zone di debolezza in programmi regionali e nazionali su cui stiamo intervenendo. Un punto - spiega Delrio - lo faremo a fine anno. Lì dovremo decidere, se oltre alle task force che già lavorano sui programmi più critici, nel 2015 dovremo mettere in campo anche la nuova Agenzia per la coesione». In tema di cofinanziamenti nazionali fuori dal patto di stabilità interno, «c'è una riflessione in corso con il ministro Padoan, molto sensibile al tema di una riscrittura delle regole del patto interno che favorisca la spesa produttiva contro quella improduttiva», dichiara Delrio. «Se la riflessione andrà avanti, credo che il veicolo naturale per eventuali misure sia la legge di Stabilità»

EMILIA ROMAGNA: BONACCINI, NON SARÀ GUERRA FRATRICIDA, IO UNISCO PIÙ DI RICHETTI = Roma, 28 ago.  - «Nonmi sento meno renziano di Richetti, né di chiunque altro. Ma credo anche che non dovremmo dividerci sul cognome di un altro. Io semplicemente unisco più di lui». Lo dice, in una intervista a La Repubblica, Stefano Bonaccini, candidato alle primarie del Pd in Emilia Romagna. «Non replichiamo -aggiunge- il congresso definendoci secondo vecchie appartenenze. Essere renziano significa sostenere Renzi nelle sfide che il Paese ha di fronte, e io non lo sono meno di altri. Con Matteo avevamo immaginato uno scenario diverso, ma un candidato è unitario se non ci sono altre candidature. Invece ci sono state, e non siamo riusciti a trovare una sintesi». «Renzi -sottolinea Bonaccini- ci lascia autonomia. Nel momento in cui si è visto che non era possibile una sintesi su una persona, ho sentito come doveroso da parte mia impegnarmi personalmente, soprattutto dopo l'incredibile pressing del territorio. Non ci sarà una guerra fratricida, ma un confronto tra persone che si stimano. E io credo di poter unire il Pd più di lui», conclude Bonaccini.

CASO MARÒ: ORELLANA-BATTISTA, FESTA INDIANA A FASANO, A DELHI MILITARI ATTENDONO = RENZI SPIEGHI DOV'È LA SBANDIERATA CREDIBILITÀ DELL'ITALIA Roma, 28 ago.   - «Sono trascorsi due anni e mezzo senza risultati e Fasano, in provincia di Brindisi, diventa il palcoscenico del più grande matrimonio di rampolli indiani all'estero. Il ritorno economico è così forte che mentre a Borgo Egnatia si consumerà il fastoso rito, Girone e Latorre conteranno i 30 mesi di detenzione. Negli Stati Uniti, in Francia, in Inghilterra non sarebbe successo perchè li almeno prevale l'amor patrio». Lo scrivono, in una nota, i senatori Luis Alberto Orellana della commissione Esteri e Lorenzo Battista, segretario della commissione Difesa, criticando il comportamento del sindaco di Fasano e della regione Puglia ma «anche del governo italiano». «Dove è la sbandierata e conclamata credibilità internazionale dell'Italia?», si chiedono i due parlamentari i quali esortano ancora una volta il presidente Renzi «a avere un sussulto di orgoglio ed un minimo di coraggio nei confronti dell'India per far ritornare in Italia i due marò. Il diritto internazionale sancisce che i due Maró siano giudicati in Italia sia perchè la nave italiana era in acque internazionali sia perchè essi godevano di immunità funzionale. Giunti in Italia dovevano rimanervi. Perché Monti - rilevano infine - non ha voluto mettere in atto la saggia clausola imposta nell'accordo dal suo ministro degli Esteri ? Forse una intervista di economia in meno e qualche parola in più sulla vicenda è ancora in tempo a darla».

TERRORISMO: SALVINI, MA RENZI PENSA SOLO A NOMINE UE  - MILANO, 28 AGO - «Cinque sospetti terroristi islamici in Veneto recluterebbero persone per »guerra santa«, ma Renzi pensa solo a nomine europee». Lo scrive su Twitter il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, ribadendo le sue critiche al capo del governo.

RENZI QUESTA SERA DA NAPOLITANO AL QUIRINALE  - ROMA, 28 AGO - Il premier Matteo Renzi sarà questa sera al Quirinale per un incontro con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Lo ha appreso l'ANSA da fonti parlamentari.

TERRORISMO: MINNITI, JIAHDISMO MINACCIA SENZA PRECEDENTI PER UE = SONO MIGLIAIA, LIBERI DI CIRCOLARE MA MOLTI DI LORO LI CONOSCIAMO Roma, 28 ago.  - «Gli jiahadisti stranieri preoccupano la nostra intelligence. Non tanto quelli italiani che conosciamo e seguiamo quasi in tempo reale; preoccupano gli europei in generale che sono liberi di circolare nei paesi della Ue e di venire anche qui da no». Lo sottolinea in un'intervista a «La Repubblica», il sottosegretario alla presidenza con delega ai Servizi Segreti Marco Minniti, che dal suo punto di osservazione segnala la pericolosità della rete del radicalismo islamico in Europa. «Li conosciamo. Ma sono gli altri -puntualizza Minniti riferendosi agli jihadisti- quelli con passaporti europei, che ci preoccupano. Sono migliaia. Solo della metà sappiamo l'identità e i movimenti. Provengono dal nord Europa ma anche dai Balcani. Sono proprio questi che allarmano di più la nostra intelligence». L'Is, continua, «rappresenta una minaccia senza precedenti: è un vero esercito ma è in grado anche di agire con azioni terroristiche, come si è visto, quindi in una guerra tipicamente asimmetrica, difficile da contrastare. Dovremo fare i conti con questi combattenti almeno per i prossimi dieci anni». Lo scontro, continua Minniti, si articola su due piani: «militare sul terreno ma ideologico nel suo complesso. L'attrazione per la jihad nasce anche dal fallimento espresso dal modello europeo e occidentale. Di fronte a questa spaventosa crisi mondiale, l'Europa è stata capace di rinviare di un mese la formazione del nuovo governo. Appare stanca, con le sue radici inaridite. Ha bisogno di ripensare ai suoi valori, di rifondarli. Oggi rincorriamo i cessate il uoco, le tregue. Abbiamo rinunciato alla parola pace».

RENZI, TAGLIO FERIE TRIBUNALI È SIMBOLO, MA IMPORTANTE ++ Per risolvere arretrato domani decreto ad hoc  - ROMA, 28 AGO - Il 'tagliò delle ferie giudiziarie dei Tribunali a 20 giorni «è un simbolo, ma importante. L'arretrato si risolve in un altro modo. Domani facciamo un dl ad hoc su questo. #italiariparte». Così il premier Matteo Renzi su twitter risponde ad un follower che gli chiedeva se quanto annunciato bastasse per risolvere l'arretrato civile
Di giustizia e tribunali Renzi si occupa in un altro tweet, sempre in risposta ad un suo follower che ha preso come esempio positivo «la storia del tribunale di Torino» da cui «tutta l'Italia dovrebbe prendere esempio». «Sono d'accordo», è la risposta del premier che aggiunge: «Mario Barbuto, che ha risolto i problemi della giustizia di Torino è adesso a Roma a lavorare con Andrea Orlando»

SCUOLA:RENZI, LUCI E OMBRE?ASPETTATE CHE PRESENTIAMO RIFORMA - ROMA, 28 AGO - Il premier Matteo Renzi si dice disponibile a spiegare - per far capire meglio - la riforma della Scuola. Rispondendo su Twitter ad un follower che riscontrava «luci e ombre» sul disegno del governo, il presidente del Consiglio chiede però di aspettare che questo sia depositato: «magari - si legge nel tweet - prima aspettate che presentiamo la riforma, no? Ancora non abbiamo presentato nulla. Buon lavoro».


ISTAT:AD AGOSTO LA FIDUCIA DELLE IMPRESE TORNA IN CALO ++ L'indice scende a 88,2 (-2,6 punti) dopo il balzo di luglio - ROMA, 28 AGO - Cala la fiducia delle imprese ad agosto, passando a 88,2 da 90,8. Un arretramento di 2,6 punti, che colpisce tutti i principali settori. La discesa segue il balzo segnato il mese scorso, quando erano stati raggiunti i massimi da circa tre anni. Un vantaggio ora completamente annullato (siamo di nuovo ai livelli di giugno). 

GIUSTIZIA: CAPEZZONE, LUPO GIUSTIZIALISTA PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO = Roma, 28 ago.  - «Vedremo gli sviluppi e vedremo cosa sarà effettivamente portato in Consiglio dei Ministri, e ovviamente c'è da sperare che il buon senso e la ragionevolezza facciano capolino in queste ore. Ma per ora, da quanto si vede, il lupo giustizialista perde il pelo ma non il vizio». Lo ha dichiarato il deputato di Fi, Daniele Capezzone, commentando l'esito del confronto sulla riforma della giustizia tra il ministro Orlando e i gruppi parlamentari. «L'idea di processi eterni, con rinvii enormi dei tempi di prescrizione; una sorta di imbuto rispetto alle possibilità di ricorso per i cittadini; grande incertezza su due lesioni dei diritti fondamentali come l'eccesso di intercettazioni e l'eccesso di custodia cautelare in carcere: tutto questo fa sì che permanga il rischio, come accade da decenni, che i cittadini italiani, molto più di quanto accada ai cittadini delle maggiori democrazie occidentali, non usufruiscano del servizio giustizia, ma -conclude Capezzone- entrino nel tritacarne chiamato 'giustizia italianà».

COSTI POLITICA: CORTE CONTI CONTESTA 100MILA EURO A LEGA L'indagine riguarda anche Renzo Bossi   - MILANO, 28 AGO - La Procura della Corte dei conti della Lombardia ha contestato un danno erariale di oltre 100 mila euro a vari consiglieri regionali del gruppo della Lega Nord. Si tratta di Renzo Bossi, Jari Colla, Giosuè Frosio e Monica Rizzi. La contestazione è relativa ai cosiddetti «rimborsi facili» delle spese «da considerarsi - per la Corte - del tutto estranee al mandato consiliare e spesso palesemente attinenti a interessi personali del singolo consigliere». La contestazione fa seguito a un'altra per un milione di euro, avvenuta nei mesi scorsi.

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