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FI: TOTI, SERVE UN PIANO CHOC CONTRO LA CRISI

"Da Renzi ricette timide e troppe promesse mancate"

ROMA, 10 agosto 2014 - «La nostra ricetta è molto chiara: meno tasse su imprese e famiglie; deregulation sul fronte della burocrazia e una vera riforma del lavoro, sia in entrata che in uscita, legata a una seria revisione degli ammortizzatori sociali. Per noi quel serve è uno choc, il governo deve intervenire rapidamente sulle emergenze. Ma non pensi di mettere le mani nelle tasche degli italiani». Così Giovanni Toti, europarlamentare di Forza Italia e consigliere politico di Silvio Berlusconi, in un'intervista al Messaggero. 

«Sul percorso delle riforme siamo stati coerenti e determinanti», ma in campo economico «le nostre ricette sono diverse da quelle del governo. Il credito di cui Renzi godeva si sta esaurendo. Basta leggere cosa scrive in questi giorni la stampa internazionale, l'umore che si coglie in Europa o il monito di Draghi», dice Toti, secondo cui «o Renzi cambia verso davvero o avremo un autunno difficile. Renzi rischia di sprofondare nel ghiaccio sottile fatto di troppe promesse e ricette troppo timide». 

Per trovare le risorse necessarie «basterebbe avviare finalmente la spending review, magari quando il governo avrà finito di litigare con Cottarelli. E sforare il tetto del 3% con un piano di rientro serio per finanziare quelle riforme di carattere economico che l'Europa si aspetta da noi», afferma Toti. 

Inoltre «occorre intervenire sull'immigrazione, partendo dal presupposto che l'operazione Mare Nostrum è fallita e che occorre intervenire in quei paesi da cui partono gli immigrati, primo fra tutti la Libia che è fuori controllo». 

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