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Bronzi "trash" ? Si chiedano danni d'immagine

BRONZI “FASHION” ? Il Comune chieda i danni d’immagine

Reggio Calabria 2 agosto 2014 - Sui Bronzi si sono scritti fiumi di parole e sono nate guerre di ogni tipo ,sia campanilistiche che di carattere squisitamente “artistico-culturale”.
Proprio mentre infuria ancora la polemica sulla “richiesta” provocatoria di Sgarbi per l’EXPO, sostenendo la vile tesi che a Reggio sono ostaggi della ‘ndrangheta, le nostre statue subiscono un affronto che oltrepassa la soglia dell’Arte e sconfina nel pessimo gusto.
Fotografati agghindati con boa di struzzo e perizoma..come fossero in un night club!
Di solito per fare servizi fotografici elementari ed a fini didattici o editoriali servono molti passaggi burocratici senza neppure essere sicuri dell’ottenimento dell’autorizzazione ed ora chi ha concesso questa possibilità?
Gli scatti sono del  fotografo Gerald Bruneau, reporter internazionalmente noto per i suoi “servizi” che hanno già provocato l’opinione pubblica con  campagne  come quella relativa alla statua di Paolina Bonaparte del Canova,  e sulla scelta artistica si può o meno essere favorevoli; la questione reale invece riguarda la scandalosa “autorizzazione” a poterlo fare incuranti del ritorno d’immagine  che le statue ed una città , già “trash” di suo , avrebbero avuto.
Se è vero come è vero che le antiche statue vengono percepite come “patrimonio universale”di bellezza ed armonia è anche vero che questo “status” viene terribilmente intaccato e compromesso dal trasformare fattivamente la loro  autorevolezza estetica  in “oggetto di consumo visivo” di concetto  post-industriale molto “pop-trash” e poco “Art”.
Se il tentativo era quello di attirare l’attenzione è riuscito in pieno  ma, mentre il fotografo Bruneau aumenterà le sue quotazioni, la città di Reggio ed i Bronzi stessi subiscono di fronte ai media internazionali un ulteriore danno ad un’immagine già ordinariamente compromessa da atavici problemi locali che la presenza delle Statue, normalmente, aiuta a trascendere offrendo uno spaccato diverso di Cultura ed un “punto di fuga” culturale  che sembra non essere caro, a tal punto, neppure ai tutori istituzionali di questo immenso patrimonio.
Il Movimento Reggio chiede che vengano formalmente adottati i giusti provvedimenti verso chi ha autorizzato , incurante del parere cittadino, questa operazione dai caratteri anche speculativi e che il Comune di Reggio chieda i danni all’Immagine cittadina .
Filippo Sorgonà