BOMBA D'ACQUA FA STRAGE IN VENETO, 4 MORTI Una ventina i feriti. Torrente esonda e spazza via festa paesana - TREVISO, 3 agosto 2014 - Morte e distruzione la notte scorsa nel trevigiano, dove una 'bomba d'acqua" si è abbattuta con tutta la sua potenza nella zona di Refrontolo, facendo tracimare un piccolo torrente, il Lierza, che ha spazzato via in pochi istanti persone, strutture, automobili, durante una festa paesana affollata di gente. Il bilancio è tragico, e ancora provvisorio: 4 i morti, almeno una ventina di feriti, dei quali uno grave.
Solo due delle vittime sono già state identificate. Si tratta dei trevigiani Maurizio Lot, 52 anni, di Farra di Soligo, e Giannino Breda, 67, di Sernaglia della Battaglia. Il disastro è avvenuto poco prima della mezzanotte. La piccola località del Molinetto della Croda - luogo frequentato dai turisti, anche per il famoso e antico mulino ad acqua - è stata colta all'improvviso dalla potenza del fortunale. Una pioggia battente che nel giro di qualche decina di minuti ha ingrossato a dismisura tutti i corsi d'acqua, tra cui il Lierza, vicino al quale era in corso la «Festa degli Omeni» con un centinaio di persone. Mentre tutti cercavano riparo c'è stata la tracimazione del torrente, che ha trasformato la strada in un fiume, portando via tende, stand, auto e persone. I soccorsi sono apparsi subito difficili, perchè la zona sulle colline trevigiane è relativamente isolata e con una viabilità ristretta. Su Refrontolo sono state convogliate in breve squadre dei Vigili del fuoco, carabinieri, medici e infermieri del Suem 118 con tutte le ambulanze disponibili, uomini del Soccorso Alpino del Veneto. Ora si stanno perlustrando anche le aree contigue dove sono state trascinate cose e automobili per verificare che non vi siano altre persone coinvolte. Il presidente del Veneto Luca Zaia, tenutosi in contatto fin da subito con i soccorritori, si è recato poco fa sul luogo del disastro. Contemporaneamente i vigili del fuoco si sono dovuti portare anche nella vicina Cison di Valmarino, località Rolle, per una frana che ha bloccato la strada impedendo il rientro a casa di 150 persone che rientravano dalla festa di Refrontolo.
BOMBA ACQUA TREVIGIANO: VF,«UN FIUME AL POSTO DI UNA STRADA» - «Quando siamo arrivati nell'area dove si svolgeva la festa, al posto di una strada abbiamo trovato un fiume d'acqua alta più di un metro». Lo ha detto un vigile del fuoco che ha partecipato ai soccorsi nell'area del Trevigiano. «Molte persone - ha aggiunto - cercavano di resistere alla furia del vento aggrappati ai rami di alcuni alberi».
BOMBA ACQUA TREVIGIANO: AUTO IN FIUME, ESCLUSE ALTRE VITTIME - I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno completato l'ispezione delle automobili che sono state trascinate nel fiume dalla furia di vento e acqua abbattutisi ieri nel Trevigiano. Non sono stati trovati cadaveri, per cui il bilancio di quattro morti è ritenuto definitivo. In mattinate cominceranno le operazione per recuperare dal fiume di vetture, arredi e altri oggetti che sono finiti in acque in conseguenza della bomba d'acqua e del vento.
BOMBA ACQUA TREVIGIANO: GOVERNATORE ZAIA SU LUOGO DISASTRO - Il presidente del Veneto, Luca Zaia, tenutosi in contatto fin dalle prime ore della notte con i soccorritori, si trova in sopralluogo sul luogo del disastro causato dalla bomba d'acqua abbattutasi a Refrontolo (Treviso), che ha provocato 4 morti e numerosi feriti. Zaia è stato informato costantemente sull'evolversi della situazione dal responsabili del Suem 118 regionale, del Soccorso Alpino e della Protezione civile, che ha inviato sul posto tutti i volontari disponibili. Tra poco, assieme al capo di questo dipartimento, Tonnellato, Zaia sorvolerà in elicottero la zona devastata dal fortunale per una verifica più dettagliata della situazione.
BOMBA ACQUA TREVIGIANO: FINORA SOLO DUE VITTIME IDENTIFICATE - Sono state identificate, al momento, solo due delle 4 vittime della bomba d'acqua abbattutasi la notte scorsa a Refrontolo (Treviso). Si tratta dei trevigiani Maurizio Lot, 52 anni, di Farra di Soligo, e Giannino Breda, 67 anni, di Sernaglia della Battaglia. I carabinieri stanno ancora effettuando verifiche per dare un nome alle altre due vittime.
BOMBA ACQUA TREVIGIANO: BILANCIO 4 MORTI E 4 FERITI GRAVI Assessore provinciale, al momento non risultano altri dispersi - È di quattro morti, diversi feriti tra i quali quattro in modo grave e nessun altro disperso l'ultimo bilancio della bomba d'acqua abbattutasi su una festa a Refrontolo, nel Trevigiano. Lo rende noto l'assessore alla Protezione civile della Provincia di Treviso, Mirco Lorenzon.
Tre dei quattro corpi sono stati individuati dagli uomini del Soccorso alpino, che con le sue squadre di volontari ha partecipate alle operazioni di soccorso assieme a forze dell'ordine e Vigili dl fuoco giunti da più località del Veneto. L'attività di ricerca delle persone si è protratta per tutta la notte fino all'alba nell'area adiacente al torrente Lierza esondato per l'effetto di un improvviso nubifragio che ha travolto un tendone dove era in corso una sagra paesana. Le vittime - per le particolari caratteristiche del luogo - sono state recuperate con tecniche alpinistiche e successivamente traslate al centro di coordinamento per le operazioni di riconoscimento.
Solo due delle vittime sono già state identificate. Si tratta dei trevigiani Maurizio Lot, 52 anni, di Farra di Soligo, e Giannino Breda, 67, di Sernaglia della Battaglia. Il disastro è avvenuto poco prima della mezzanotte. La piccola località del Molinetto della Croda - luogo frequentato dai turisti, anche per il famoso e antico mulino ad acqua - è stata colta all'improvviso dalla potenza del fortunale. Una pioggia battente che nel giro di qualche decina di minuti ha ingrossato a dismisura tutti i corsi d'acqua, tra cui il Lierza, vicino al quale era in corso la «Festa degli Omeni» con un centinaio di persone. Mentre tutti cercavano riparo c'è stata la tracimazione del torrente, che ha trasformato la strada in un fiume, portando via tende, stand, auto e persone. I soccorsi sono apparsi subito difficili, perchè la zona sulle colline trevigiane è relativamente isolata e con una viabilità ristretta. Su Refrontolo sono state convogliate in breve squadre dei Vigili del fuoco, carabinieri, medici e infermieri del Suem 118 con tutte le ambulanze disponibili, uomini del Soccorso Alpino del Veneto. Ora si stanno perlustrando anche le aree contigue dove sono state trascinate cose e automobili per verificare che non vi siano altre persone coinvolte. Il presidente del Veneto Luca Zaia, tenutosi in contatto fin da subito con i soccorritori, si è recato poco fa sul luogo del disastro. Contemporaneamente i vigili del fuoco si sono dovuti portare anche nella vicina Cison di Valmarino, località Rolle, per una frana che ha bloccato la strada impedendo il rientro a casa di 150 persone che rientravano dalla festa di Refrontolo.
BOMBA ACQUA TREVIGIANO: VF,«UN FIUME AL POSTO DI UNA STRADA» - «Quando siamo arrivati nell'area dove si svolgeva la festa, al posto di una strada abbiamo trovato un fiume d'acqua alta più di un metro». Lo ha detto un vigile del fuoco che ha partecipato ai soccorsi nell'area del Trevigiano. «Molte persone - ha aggiunto - cercavano di resistere alla furia del vento aggrappati ai rami di alcuni alberi».
BOMBA ACQUA TREVIGIANO: AUTO IN FIUME, ESCLUSE ALTRE VITTIME - I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno completato l'ispezione delle automobili che sono state trascinate nel fiume dalla furia di vento e acqua abbattutisi ieri nel Trevigiano. Non sono stati trovati cadaveri, per cui il bilancio di quattro morti è ritenuto definitivo. In mattinate cominceranno le operazione per recuperare dal fiume di vetture, arredi e altri oggetti che sono finiti in acque in conseguenza della bomba d'acqua e del vento.
BOMBA ACQUA TREVIGIANO: GOVERNATORE ZAIA SU LUOGO DISASTRO - Il presidente del Veneto, Luca Zaia, tenutosi in contatto fin dalle prime ore della notte con i soccorritori, si trova in sopralluogo sul luogo del disastro causato dalla bomba d'acqua abbattutasi a Refrontolo (Treviso), che ha provocato 4 morti e numerosi feriti. Zaia è stato informato costantemente sull'evolversi della situazione dal responsabili del Suem 118 regionale, del Soccorso Alpino e della Protezione civile, che ha inviato sul posto tutti i volontari disponibili. Tra poco, assieme al capo di questo dipartimento, Tonnellato, Zaia sorvolerà in elicottero la zona devastata dal fortunale per una verifica più dettagliata della situazione.
BOMBA ACQUA TREVIGIANO: FINORA SOLO DUE VITTIME IDENTIFICATE - Sono state identificate, al momento, solo due delle 4 vittime della bomba d'acqua abbattutasi la notte scorsa a Refrontolo (Treviso). Si tratta dei trevigiani Maurizio Lot, 52 anni, di Farra di Soligo, e Giannino Breda, 67 anni, di Sernaglia della Battaglia. I carabinieri stanno ancora effettuando verifiche per dare un nome alle altre due vittime.
BOMBA ACQUA TREVIGIANO: BILANCIO 4 MORTI E 4 FERITI GRAVI Assessore provinciale, al momento non risultano altri dispersi - È di quattro morti, diversi feriti tra i quali quattro in modo grave e nessun altro disperso l'ultimo bilancio della bomba d'acqua abbattutasi su una festa a Refrontolo, nel Trevigiano. Lo rende noto l'assessore alla Protezione civile della Provincia di Treviso, Mirco Lorenzon.
Tre dei quattro corpi sono stati individuati dagli uomini del Soccorso alpino, che con le sue squadre di volontari ha partecipate alle operazioni di soccorso assieme a forze dell'ordine e Vigili dl fuoco giunti da più località del Veneto. L'attività di ricerca delle persone si è protratta per tutta la notte fino all'alba nell'area adiacente al torrente Lierza esondato per l'effetto di un improvviso nubifragio che ha travolto un tendone dove era in corso una sagra paesana. Le vittime - per le particolari caratteristiche del luogo - sono state recuperate con tecniche alpinistiche e successivamente traslate al centro di coordinamento per le operazioni di riconoscimento.
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