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Processo Ruby, l'assoluzione di Silvio Berlusconi, segnerà la fine anche dei processi-farsa 'ad personam"?

A S S O L T O   S I L V I O   B E R L U S C O N I !!!!!!!
LA NOTIZIA DELL’ANSA
In primo grado l'ex premier era stato condannato a 7 anni
Berlusconi assolto in appello sul caso Ruby

I giudici della seconda Corte d'Appello di Milano hanno assolto Silvio Berlusconi, imputato per concussione e prostituzione minorile nel processo Ruby, per entrambi i capi di imputazione. In primo grado l'ex premier era stato condannato a 7 anni. I giudici della seconda Corte d'Appello di Milano, nel processo Ruby, hanno assolto Berlusconi dal reato di concussione "perché il fatto non sussiste" e dal reato di prostituzione minorile "perché il fatto non costituisce reato". La notizia è "breaking" anche sui media stranieri, Bbc in testa. Emilio Fede: "è finalmente venuta fuori la verità che io ho sempre saputo".

E' una sentenza ''che va oltre le più rosee previsioni''. Così l'avvocato e professore Franco Coppi ha commentato coi cronisti la sentenza di assoluzione per il caso Ruby nel processo d'appello a carico di Silvio Berlusconi. ''Se dovessi fare ora delle lezioni, porterei questo processo come esempio dell'insussistenza dei reati contestati'', ha aggiunto Coppi, uno dei difensori di Silvio Berlusconi. Il procedimento sul caso Ruby, ha spiegato, ''mi portava a prevedere che dal punto di vista razionale in questo caso non si potesse che arrivare ad un'assoluzione, valutando il procedimento dal punto di vista tecnico''.

Uno dei motivi per cui Silvio Berlusconi è stato assolto dal reato di prostituzione minorile ''perchè il fatto non costituisce reato'' potrebbe essere che l'ex premier non era a conoscenza che Ruby fosse minorenne, spiega Franco Coppi chiarendo che questa ''era una delle nostre tesi'' ma anche che bisognerà attendere le motivazioni. L'assoluzione dalla concussione ''perchè il fatto non sussiste'', invece, secondo il legale ''è più semplice, il fatto è inesistente''. Il professore Coppi, parlando coi cronisti, ha spiegato che una delle ipotesi per leggere l'assoluzione dal reato di prostituzione minorile, ossia dall'accusa per Berlusconi di aver fatto sesso con la minorenne marocchina in cambio di denaro o altre utilità, può essere quella della non consapevolezza che la ragazza fosse minorenne. I giudici, infatti, hanno assolto l'ex premier con la formula ''perché il fatto non costituisce reato'' e si potrebbe dunque pensare alla ''mancanza dell'elemento soggettivo'', ossia la consapevolezza della minore età. In ogni caso, però, ha chiarito Coppi, ''questa è una formula di assoluzione che può essere adottata anche in altri casi e non mi azzardo dunque a dare una certezza, posso solo dire che questa era una delle nostre tesi e non so però se i giudici hanno preso in considerazione proprio questo elemento''. In relazione, invece, all'assoluzione dalla concussione, ossia dall'accusa di aver fatto pressioni sui funzionari della Questura per ottenere il rilascio di Ruby, Coppi ha spiegato che la formula ''perché il fatto non sussiste'' è più semplice, perché significa che la condotta non ha integrato alcun reato. Con la recente sentenza delle sezioni unite della Cassazione che ha fissato i paletti sulle nuove normative del reato di concussione, inoltre, secondo Coppi ''era impossibile anche derubricare la concussione per costrizione in concussione per induzione, perché quest'ultima forma richiede un vantaggio per il concusso''.

Dinacci, finalmente è stato applicato diritto. "Finalmente è stato applicato il diritto, ha vinto la giustizia". Sono le parole del prof. Filippo Dinacci, uno dei difensori di Silvio Berlusconi, sulla sentenza di assoluzione in appello dell'ex premier imputato a Milano per il caso Ruby. Il legale ha aggiunto "io penso che il diritto è fatto di equilibrio e buon senso e che questa è stata una vicenda personale che non riguarda il diritto penale".

Silvio Berlusconi ha lasciato la Sacra Famiglia di Cesano Boscone senza parlare. Ha solo fatto fermare l'auto, abbassando il finestrino, per salutare la 'pasionaria', la sua sostenitrice cui ha stretto la mano ringraziandola. "Grazie, grazie": Silvio Berlusconi ha replicato così alla sostenitrice che si è avvicinata a lui all'uscita dell'Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone dicendogli 'giustizia fatta' dopo l'assoluzione in appello per il caso Ruby. "Era sorridente - ha spiegato la sostenitrice - gli ho chiesto di scendere dall'auto per abbracciarlo e lui mi ha risposto 'non mi fanno scendere, telefonami...'''. ''Me lo sentivo che sarebbe stato assolto - ha concluso la donna - e questa notte ho preparato il cartello per festeggiare".

Ruby, a Cesano Boscone 'pasionaria' sfodera cartello gioia. ''Mai si ruba e nessuno 'Ruby' la pace di Silvio. Giustizia fatta e dovuta'': una singola sostenitrice di Berlusconi, nota come la 'pasionaria', ha appena innalzato un cartello con questa scritta fuori dall'istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone, per festeggiare la notizia della assoluzione di Berlusconi. All' interno della struttura c'è, come ogni venerdì da settimane, Silvio Berlusconi per i servizi sociali.

Le repliche prima della camera di consiglio e della sentenza. Questa mattina, prima che i giudici della seconda Corte d'Appello si ritirassero in camera di consiglio, c'è stato spazio per brevi repliche. Repliche che hanno riguardato una sentenza della Corte di Giustizia Europea del 2006, in base alla quale, per la difesa, i tabulati telefonici agli atti del processo sono inutilizzabili perché non consentono la loro acquisizione in maniera indeterminata. Per gli avvocati Filippo Dinacci e Franco Coppi, legali dell'ex premier, non c'è un bilanciamento tra il loro utilizzo per accertamenti giudiziali e il diritto alla riservatezza. Non così per il sostituto pg Piero De Petris che ha osservato che nel nostro ordinamento "ci sono tutti i presidi che realizzano quel bilanciamento" in quanto sono acquisiti con un provvedimento dell'autorità giudiziaria poi sottoposto a un controllo del giudice. Il pg al termine della sua requisitoria aveva chiesto la conferma dei 7 anni di carcere inflitti a Berlusconi dal Tribunale il 24 giugno dell'anno scorso. La difesa ha chiesto invece l'annullamento della sentenza di primo grado e l'assoluzione del leader di Forza Italia "perché il fatto non sussiste".

Emilio Fede,venuta fuori verità che ho sempre saputo. "E' finalmente venuta fuori la verità che io ho sempre saputo, e io sapevo bene come sono andate le cose perché ci sono sempre stato". Lo ha detto il direttore Emilio Fede, a sua volta condannato in primo grado nel cosiddetto processo Ruby Bis. "Lui non sapeva che la ragazza fosse minorenne come del resto non lo sapevo io - ha detto ancora - e comunque in quelle feste non si faceva nulla di quello che è stato oggetto del processo". "Gli ho mandato subito sms 'Sono pazzo di gioia'", ha aggiunto Fede.

Brunetta: ora commissione inchiesta su golpe 2011. "Berlusconi innocente!!! E adesso Commissione parlamentare d'inchiesta sul colpo di Stato del 2011". Lo scrive su Twitter Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.

Sacconi, finalmente un giudice a Berlino. "Finalmente un giudice a Berlino". Lo scrive su twitter il capogruppo Ncd al Senato Maurizio Sacconi a proposito dell'assoluzione di Silvio Berlusconi.

Quagliariello, sentenza storica, prevale il diritto. "Sono contento per Silvio Berlusconi. Quella di oggi è una sentenza storica, che dimostra come lo Stato di diritto in Italia alla fine prevale e come non si possano trascinare sul piano penale comportamenti personali, stili di vita, errori politici. Ed evidenzia anche l'importanza della difesa". Lo dichiara Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale del Nuovo Centrodestra.

Mantovani, gioia per sentenza ma ora chi lo risarcisce?"Assoluzione Berlusconi, una notizia che ci riempie di gioia e che non sorprende chi conosce il Presidente. Ma chi ripagherà lui ed il Paese per le violenze subite?". E' quanto scrive Mario Mantovani, componente dell'Ufficio di Presidenza di Forza Italia, sul suo profilo twitter in merito all'assoluzione del Presidente Berlusconi nel processo Ruby.

Napoli, sotto il fango si è ritrovata la verità. "La Corte d'Appello ha scavato sotto la montagna di fango mediatico costruita in questi anni ed è riuscita a trovare la verità che tutti sapevamo sul presidente Silvio Berlusconi". Lo afferma Osvaldo Napoli, esponente di Forza Italia. "A lui va in questo momento l'affetto e la solidarietà di quanti hanno sempre creduto nella sua innocenza, nell'onestà e nella correttezza dei suoi comportamenti privati e pubblici. Niente potrà mai ripagarlo delle sofferenze e delle umiliazioni patite e sulle quali in tanti hanno costruito le loro fortune, giornalistiche o politiche. Berlusconi si vede restituito, anche in sede processuale, il diritto a parlare agli italiani con il vigore e la limpidezza di sempre", conclude.

Matteoli, ora serenità per Cav e FI,incalziamo governo."Finalmente da Milano arriva una bella notizia. L'assoluzione di Silvio Berlusconi rispetto ad accuse davvero incredibili restituisce serenità al nostro leader e a Forza Italia. Ne beneficierà il clima politico ed il Paese". Lo dichiara il senatore di Forza Italia Altero Matteoli. "Auspico che il partito adesso possa occuparsi con maggiore determinazione e con rinnovati stimoli dei problemi reali della gente afflitta da una crisi economica durissima e interminabile - aggiunge - Dobbiamo incalzare il governo perché affronti con decisione e con atti concreti le difficoltà delle famiglie e delle imprese con provvedimenti forti e non con i pannicelli caldi".

Storace, chi risarcirà l'Italia del danno? "Chi risarcirà l'Italia del danno enorme provocato da magistrati irresponsabili all'epoca dell'ormai cosiddetto scandalo Ruby? Vergogna per chi speculò ieri e oggi. Ci rifletta anche chi si penti' persino della solidarietà parlamentare al presidente Berlusconi. Noi non abbiamo mai avuto dubbi e siamo fieri di poterlo rivendicare nel giorno dell'assoluzione in Corte d'Appello e che ci siamo permessi di augurargli stamane sul nostro Giornale d'Italia. Ma ora Berlusconi sappia gestire bene questa bellissima vittoria processuale e si faccia carico di indicare una strada per il futuro all'Italia che ha combattuto vent'anni al suo fianco". Lo afferma il leader de La Destra, Francesco Storace, sulla sua pagina facebook.

Biancofiore, sentenza ridà fiducia in magistratura. "Emozione e soddisfazione sono i sentimenti che caratterizzano questi minuti tutti passati dalla notizia di assoluzione nel processo Ruby di Silvio Berlusconi. Sentimenti condivisi da tutto il popolo azzurro dal quale piovono messaggi di amore e felicità per Berlusconi". Lo afferma Michaela Biancofiore, parlamentare FI e responsabile nazionale Risorse Umane. "Ma credo che la cosa più importante da sottolineare è che esiste una giustizia giusta anche in Italia e che questa sentenza restituisce grande fiducia nella magistratura e onore al pluri-presidente del Consiglio e all'Italia"


IL COMMENTO
Ogni mattina il signor Francesco ‘Ciccio’ Demetrio, a titolo di amicizia e di cortesia, ci consente di dare una sbirciatina ai giornali; ma, tre o quattro, li compriamo. Ebbene, già dai titoli di alcuni quotidiani, avevamo intuìto che Sua Emittenza, sarebbe stato assolto. Soprattutto ‘certe testate’, che non hanno mai esitato a picchiare con una veemenza mediatica incredibile, a sbattere il mostro in prima pagina e picchiare duro, un giorno sì e l’altro pure, “i m p r o v v i s a m e n te”, hanno rallentato, per poi fermarsi al pit stop. Ma non solo. Sono passati dal crucifige all’osanna…Sette anni sono tanti, sette anni sono troppi, in fin dei conti…Si vedeva pure qualche titolo sospetto, ambivalente, se non equivoco. Interviste, pareri, punti di vista e l’avvocato Franco Coppi, che non ha certo bisogno di pubblicità essendo uno dei principi del foro, trovava spazio quanto ne volesse.. Non sappiamo quali equilibri siano saltati dentro il CSM e quali se ne siano insediati, dopo le recenti elezioni. Ignoriamo pure quale e perché, sia stato l’atteggiamento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e soprattutto del premier Matteo Renzi; se non della Corte di Cassazione e della Corte Costituzionale. Interessi di Stato, convenienze repubblicane, amor di Patria, decisioni pro bono pacis. Qualche dritta, risposta, dev’essere arrivata pure dall’Europa, dove si sono svolte le elezioni. Non si sa. Ma qualcheduno aveva tirato troppo la corda. Questo è lapalissiano. Aveva barato o non ha rispettato le regole del gioco. Non si può mettere fuorigioco, alla gogna ed alla berlina, uno statista come Silvio Berlusconi. Escluderlo da tutti i giochi con processi farsa, ad personam e burletta; con sceneggiate assurde. Il popolo lo ama. L’ha votato in tutte le Regioni. Ma alcuni leaders stranieri, (se volete chiamateli pure “comunitari”) ed extra-comunitari non gli volevano e non gli vogliono affatto bene. Avevano ed hanno i loro interessi, reconditi ed inconfessabili, che non coincidono con quelli dell’Italia. Basta sfogliare i giornali, le agenzie di stampa per rendersi conto, che manchi all’Italia, un personaggio come Silvio Berlusconi. Uno, che andava a braccetto con i potenti della terra: russi, americani e cinesi. Non vi chiediamo amici lettori sovrani perché e chi, abbia voluto morto Saddam Hussein e soprattutto Mu’ammar Gheddafi. Non siamo nelle condizioni di dirvi “perché” i boat people, prima sbarcavano a decine poi a centinaia ed ora a migliaia. Ma l’Africa ed i Paesi in via di sviluppo, non possono essere sempre e comunque una mucca da mungere. Presto o tardi la mucca muore.Vi sarete chiesti, amici lettori sovrani “perché” l’Europa non risponda ai frequenti appelli dell’Italia. E soprattutto “perché” abbia brigato per togliere di mezzo Silvio Berlusconi, l’unico leader di portata internazionale che parli correttamente diverse Lingue e non abbia bisogno di rubare. Per dialogare con Bush e Putin, non aveva bisogno dell’interprete. Dal ’crollo’ di Berlusconi in poi, sono stati dolori inenarrabili per il Paese. Sparito il ceto medio, sotto la mannaia del fisco vampiro, il Paese è andato alla deriva, lacrime e sangue, verso il baratro. Quasi tutto in mano ai pochi ricchi. L’80% (a voler largheggiare) fa la fame. 

Tutte le mattine leggiamo i giornali e siamo stati abituati dai quotidiani di corrente, partito, fazione, scuderia e campanile a vedere la macchina del fango, scaraventare palate a go-go contro Silvio Berlusconi e tutto ciò che gli appartiene. A parte gli attentati, frutto dell’odio pilotato. Processi mirati, condanne addirittura bel al di là delle richieste dei pp.mm. che di per sé non sono stati mai teneri con Berlusconi. Il Cavaliere, depredato financo del titolo , nonostante l’umiliazione dei servizi sociali e tutto il resto, è rimasto al suo posto con grande senso di responsabilità. Non ha ceduto alla tentazione di mollare tutto; di lasciare al suo destino il Governo ed il suo leader. Non ha teso agguati politici, tranelli amministrativi, imboscate e trabocchetti così come fecero i suoi irriducibili avversari. Per distruggere Forza Italia o Pdl ed il suo leader è stato mandato il Paese alla rovina. Ma il gioco, non valeva la candela. Risalire la china costerà anni di sacrifici, lacrime e sangue. Non stiamo difendendo Silvio Berlusconi. Non ne ha bisogno. Ha un collegio di avvocati, a cominciare da Franco Coppi. Non abbiamo tessere in tasca. Va da sé, che nemmeno Berlusconi  le azzecchi tutte. Questo è certo. I suoi errori li ha commessi ed anche grossi. Uno per tutti? La fusione con Gianfranco Fini. Anzi, la confusione. La nostra opinione è, che senza Silvio Berlusconi in campo, non si vada da nessuna parte. Ma, non siamo la bocca della verità; e, non abbiamo la verità in tasca. Il caso Ruby costato un sacco di soldi al contribuente, come tanti altri processi ha fatto ploff! Una bolla di sapone. Ardiamo dalla curiosità di andare in edicola per vedere certi lacrimoni di coccodrillo, grossi così. La verità affiora dalla traballante macchina del fango. È il trionfo della Giustizia. Avevamo chiesto di lasciare in santa pace i giudici, che avrebbero ritrovato la strada maestra. Scripta manent, verba volant. Qui non c’interessano le acrobazie procedurali per incastrare il ’Berlusca’ o baruffe chiozzotte fra Robledo, la Boccassini, Bruti Liberati, Michele Vietti e l’ennesima ‘stagione del corvo’. 

Qui si parrà la tua nobilitate..." Lo giorno se n'andava, e l'aere bruno/toglieva li animai che sono in terra/da le fatiche loro; e io sol uno/m'apparecchiava a sostener la guerra/sì del cammino e sì de la pietate,/che ritrarrà la mente che non erra./O muse, o alto ingegno, or m'aiutate;/o mente che scrivesti ciò ch'io vidi,/qui si parrà la tua nobilitate./Io cominciai: «Poeta che mi guidi,/guarda la mia virtù s'ell' è possente,/prima ch'a l'alto passo tu mi fidi./Tu dici che di Silvïo il parente,/corruttibile ancora, ad immortale/secolo andò, e fu sensibilmente./Però, se l'avversario d'ogne male/cortese i fu, pensando l'alto effetto/ch'uscir dovea di lui, e 'l chi e 'l quale/non pare indegno ad omo d'intelletto;/ch'e' fu de l'alma Roma e di suo impero/ne l'empireo ciel per padre eletto:/la quale e 'l quale, a voler dir lo vero,/fu stabilita per lo loco santo/u' siede il successor del maggior Piero./Per quest' andata onde li dai tu vanto,/intese cose che furon cagione/di sua vittoria e del papale ammanto./Andovvi poi lo Vas d'elezïone,/per recarne conforto a quella fede/ch'è principio a la via di salvazione./Ma io, perché venirvi? o chi 'l concede?/Io non Enëa, io non Paulo sono;/me degno a ciò né io né altri 'l crede./Per che, se del venire io m'abbandono,/temo che la venuta non sia folle./Se' savio; intendi me' ch'i' non ragiono»./…”

Domenico Salvatore