Milazzo, 2 arresti per furto all’Ipercoop e 1 arresto per furto alla “Silvanetta Palace”.

Compagnia di Milazzo

Stazione di Milazzo e Nucleo Radiomobile: 2 arresti per furto all’Ipercoop e 1 arresto per furto alla “Silvanetta Palace”.

Nella giornata di ieri i Carabinieri della Stazione di Milazzo (Messina) intervenuti all’Ipercoop del Parco Corolla, hanno tratto in arresto in flagranza per furto aggravato due badanti rumene Constantinescu Calina di 51 anni residente a San Filippo del Mela e Brattu Antonia di 44 anni residente a Santa Lucia. Le due donne in concorso tra loro avevano ideato un modo ingegnoso per asportare prodotti dall’Ipermercato. Coprendosi a vicenda, le due badanti riuscivano a portare la merce d’interesse in aree meno trafficate dell’ipermercato e con grande destrezza riuscivano a privare la merce dei dispositivi antitaccheggio. Questi gesti sarebbero andati avanti ancora per molto se non fossero intervenuti i Carabinieri, i quali, allertati dal servizio di vigilanza dell’Ipercoop, sorprendevano le due donne nella flagranza del reato recuperando l’intera refurtiva rubata che ammonta a circa 300 euro. Le due donne, tratte in arresto per furto aggravato in concorso, venivano accompagnate presso le loro abitazioni in regime di arresti domiciliari.

Sempre nella giornata di ieri i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Milazzo intervenuti nell’albergo in disuso “Silvanetta Palace Hotel” di via Migliavacca, hanno tratto in arresto per furto aggravato in concorso Calderone Santo, 38enne di Milazzo, disoccupato e hanno denunciato a piede libero per lo stesso reato un 15enne rumeno. I due, previa effrazione di una finestra, si erano introdotti all’interno del Silvanetta Palace Hotel e avevano asportato diverse suppellettili e materiale vario da alcune camere. Alla vista dei Carabinieri, che transitavano lì nell’ambito di un servizio perlustrativo, i due si davano alla fuga abbandonando la refurtiva. Dopo un breve inseguimento, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile riuscivano a bloccare i due fuggitivi e successivamente a recuperare l’intera refurtiva, che veniva sottoposta a sequestro in attesa di essere restituita al legittimo proprietario.