Ridimensionamento e pericolo di chiusura per il poligono di tiro, adiacente al lago Omodeo, del Centro Addestramento e Istruzione Professionale della Polizia di Stato (Caip) di Abbasanta. E' quanto hanno lamentato ieri i sindaci di quel territorio in una riunione, convocata dal prefetto di Oristano Vincenzo De Vivo, alla quale hanno anche partecipato il questore e il direttore del Caip.
E' stato chiarito che le esercitazioni di tiro avvengono esclusivamente con armi convenzionali e portatili, a canna corta o lunga, in dotazione alle Forze che fruiscono del poligono: Polizia di Stato, Carabinieri, Polizie municipali, corpi di Polizia di paesi comunitari e extracomunitari, Compagnie barracellari, cioè le storiche polizie rurali oggi dedite principalmente alla lotta agli incendi.
Pur apprezzando le attività del Centro, i sindaci hanno manifestato posizioni differenti sulla ventilata soppressione del poligono, qualora non sia contestuale a una piena disponibilità di altra area, conforme ai requisiti normativi e operativa e funzionale per le esigenze didattiche e addestrative della scuola.
Il prefetto De Vivo ha preso atto della necessità di attivare una più efficace concertazione tra le istituzioni pubbliche, assicurando la ricerca di soluzioni alternative praticabili, corrispondenti alle aspettative delle comunità e non penalizzanti la sicurezza dei cittadini.
IL PREFETTO DE VIVO INCONTRA I SINDACI SUL TEMA DEL POLIGONO DI TIRO
ADIACENTE AL LAGO OMODEO
Il Prefetto Vincenzo De Vivo, alla luce delle notizie della stampa locale riguardo al poligono di tiro della Polizia di Stato –gestito dal CAIP di Abbasanta - ha promosso, nella mattinata odierna,un incontro con i Sindaci di quel territorio interessati al tema. Alla riunione – tenutasi in Prefettura - hanno partecipato, oltre al Questore ed al Direttore del CAIP, i Sindaci convocati che nell’esprimere condiviso apprezzamento per la Scuola hanno peraltro manifestato posizioni differenti in ordine al mantenimento del correlato poligono di tiro nel sito attuale e specialmente in ordine alla ventilata soppressione, qualora non sia contestuale ad una piena disponibilità di altra area, preliminarmente individuata, resa conforme ai previsti requisiti normativi, e di conseguenza operativa e funzionale per le esigenze didattiche ed addestrative della scuola. Il confronto, che si è ampiamente profuso nella disamina dell’argomento, ha animato una vivace dialettica tra i partecipanti, nel contesto del quale è stato chiarito che le esercitazioni di tiro avvengono esclusivamente con armi convenzionali/portatili, in sostanza con le armi normalmente in uso, a canna corta o lunga, in dotazione ai soggetti che fruiscono del poligono: Forze della Polizia di Stato, Carabinieri, Polizie Municipali ,Compagnie Barracellari. Le risultanze emerse hanno indotto taluni Amministratori Locali a ripensare parte delle posizioni espresse in deliberati adottati dalla singola Amministrazione o da Unione dei Comuni (Guilger- e Barigadu). Il Prefetto Vincenzo De Vivo nel prendere atto della necessità - di cui è resa interprete una parte degli Amministratori poi condivisa da tutti – di attivare una più efficace concertazione tra le Istituzioni Pubbliche ha assicurato ogni possibile supporto nella ricerca di soluzioni alternative praticabili, corrispondenti alle aspettative delle comunità del territorio di cui si sono resi portavoce i Sindaci e non penalizzanti la sicurezza dei cittadini, tutelata grazie anche al presidio costituito dal CAIP di Abbasanta ed ai corsi di formazione e di aggiornamento forniti da quella Scuola.
L’Addetto Stampa Claudio Cocco
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