Reggio Calabria 20 luglio 2014 - “In questa terra l’omofobia non è mai stata né un pregiudizio né una discriminazione. Lo conferma il Gay Pride di sabato scorso, i cui partecipanti sono stati accolti con calore e nel rispetto del principio costituzionale che garantisce sostanziale eguaglianza a tutti i cittadini. Il trattamento che Reggio Calabria ha riservato ai partecipanti al raduno è qualcosa che va oltre la proverbiale ospitalità e si identifica nel rispetto di un principio che abiura i comportamenti e i sentimenti di avversione nei confronti degli omosessuali”.
Il pensiero è di Giuseppe Raffa, presidente dell’Amministrazione provinciale di Reggio Calabria, il quale ha sempre trattato con estremo equilibrio la questione dell’omofobia, ritenendo che qualche episodio d’intolleranza, registratosi a Reggio negli ultimi anni, sia da addebitare, in prevalenza, alla mancanza di cultura e alla non sempre corretta informazione sul tema.
“Il Gay Pride – dice ancora Giuseppe Raffa - cancella un altro stereotipo, quello di comunità ostile all’omosessualità, che indicava Reggio una sorta di comunità chiusa e ripiegata sul sessismo. Il successo della manifestazione e l’accoglienza che i reggini hanno riservato ai partecipanti al raduno sono, invece, un'altra tappa fondamentale lungo il percorso di civiltà che da tempo Reggio ha intrapreso ed è un segnale importante nei confronti di altre realtà geografiche del Paese dove il pregiudizio omofobico è l’elemento di conservazione tipico delle società chiuse. La mia posizione personale appartiene al fronte di quanti sostengono il riconoscimento dei diritti civili di tutti, qualsiasi sia il loro orientamento sessuale. La sessualità – conclude il Presidente della Provincia - appartiene alla sfera personale e come tale merita rispetto e tolleranza. Esprimo, infine, apprezzamento per l’accoglienza che conferma Reggio una città in cui diritti personali e collettivi godono delle libertà costituzionali e luogo dove la dignità dell’uomo trova la patria ideale contro qualsiasi tipo di discriminazione”.
Il pensiero è di Giuseppe Raffa, presidente dell’Amministrazione provinciale di Reggio Calabria, il quale ha sempre trattato con estremo equilibrio la questione dell’omofobia, ritenendo che qualche episodio d’intolleranza, registratosi a Reggio negli ultimi anni, sia da addebitare, in prevalenza, alla mancanza di cultura e alla non sempre corretta informazione sul tema.
“Il Gay Pride – dice ancora Giuseppe Raffa - cancella un altro stereotipo, quello di comunità ostile all’omosessualità, che indicava Reggio una sorta di comunità chiusa e ripiegata sul sessismo. Il successo della manifestazione e l’accoglienza che i reggini hanno riservato ai partecipanti al raduno sono, invece, un'altra tappa fondamentale lungo il percorso di civiltà che da tempo Reggio ha intrapreso ed è un segnale importante nei confronti di altre realtà geografiche del Paese dove il pregiudizio omofobico è l’elemento di conservazione tipico delle società chiuse. La mia posizione personale appartiene al fronte di quanti sostengono il riconoscimento dei diritti civili di tutti, qualsiasi sia il loro orientamento sessuale. La sessualità – conclude il Presidente della Provincia - appartiene alla sfera personale e come tale merita rispetto e tolleranza. Esprimo, infine, apprezzamento per l’accoglienza che conferma Reggio una città in cui diritti personali e collettivi godono delle libertà costituzionali e luogo dove la dignità dell’uomo trova la patria ideale contro qualsiasi tipo di discriminazione”.
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