Esaote, Rixi: "Senza continuità occupazionale a Genova, pronti a fare saltare la riconversione delle aree di Sestri Ponente"
Il consigliere regionale della Lega Nord annuncia la propria disponibilità a "dare battaglia" per fare valere gli accordi sottoscritti dall'azienda nel 2011 e ratificati dalla delibera comunale del 2011. "Continuità aziendale, produttiva e occupazionali le condizioni indispensabili e necessarie che vincolano l'operazione immobiliare".
«Siamo amareggiati dell'ennesima fumata nera a Roma, dopo l'incontro al Mise che lascia ancora nell'incertezza i lavoratori di Esaote, dell'Oms Ratto e dell'indotto di questa eccellenza dell'industria biomedicale genovese. Tuttavia, non vogliamo abbandonare la speranza in previsione del prossimo incontro al ministero in calendario per l'11 luglio, consapevoli che nel frattempo Genova, a tutti i livelli istituzionali, debba impegnarsi in prima linea nella salvaguardia di Esaote e del know how delle proprie maestranze». Questo il commento di Edoardo Rixi, consigliere comunale e regionale della Lega Nord, in merito al mancato accordo tra le parti sulla vicenda Esaote.
«L'azienda sembra arroccata nella propria posizione – spiega Rixi – in barba agli accordi sottoscritti 3 anni fa e ratificati da una delibera del Comune di Genova in cui si vincolava la variante urbanistica per consentire l'ampliamento dei volumi di proprietà dell'azienda a Sestri Ponente proprio alla "certezza della continuità aziendale, produttiva e occupazionale" di Esaote a Genova.
In virtù anche dell'ordine del giorno approvato a giugno in consiglio comunale, auspichiamo che le istituzioni facciano rispettare la parola data dall'azienda. Se così non sarà, siamo pronti a far valere, in ogni sede politica, la legittimità degli accordi sottoscritti in previsione del trasferimento agli Erzelli dell'azienda e quindi a far saltare, altrettanto legittimamente, la variante urbanistica per la riconversione e quindi la vendita delle aree Esaote di Sestri Ponente. Non possiamo più tollerare speculazioni immobiliari a esclusivo danno dei lavoratori e il progressivo impoverimento del tessuto economico della città con operazioni suicide – come quella che il PD vorrebbe attuare alla Fiera – nell'esclusivo interesse di alcune "cricche" che tengono in pugno i destini di una Genova sempre più povera».
Genova, 4 luglio 2014
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
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