REGGIO CALABRIA 21 giugno 2014. La Cassazione ha annullato la sentenza della stessa Suprema Corte a carico dell'ex deputato di Fi Amedeo Matacena rideterminando la pena da 5 a 3 anni. Condanna che è all'origine dell'inchiesta che ha portato all'arresto di Claudio Scajola. E' stato accolto in parte il ricorso straordinario dei legali che sostenevano che fosse stata applicata "per errore di fatto" una pena più alta ma non è stata riconosciuta la prescrizione. «Siamo solo parzialmente soddisfatti, poichè speravamo che venisse riconosciuta l'intervenuta prescrizione ad aprile 2013 prima della sentenza definitiva». Così Giuseppe Verdirame, uno dei legali dell'ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena, commenta la decisione della Cassazione di rideterminare la pena comminata per concorso esterno in associazione mafiosa. «Anche i giudici della Cassazione possono sbagliare» ha detto l'avvocato, spiegando la riduzione della pena, «ma l'importante è che ora sia stato riscontrato l'errore dei colleghi. È stato riconosciuto l'errore di fatto» ha osservato l'avvocato, aggiungendo che ora «faremo di tutto per ottenere qualcosa in più, sia per quanto riguarda il processo principale che per tutti quelli che si sono generati da questo».
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