Reggio Calabria - «Esprimo la mia più totale vicinanza alla battaglia degli amici del "Lupo" e offro loro disponibilità completa per ogni attività, manifestazione o iniziativa vorranno organizzare». Giuseppe Longo, portavoce di Sinistra in Movimento e consigliere provinciale, esprime con queste parole la propria solidarietà per la recente iniziativa degli amici di Francesco "Lupo" Zerbi di sollecitare attraverso una lettera aperta a politici nazionali, sindaci e consiglieri provinciali un tempestivo intervento sulla S.S. 682 Jonio-Tirreno per la sua messa in sicurezza specie dopo il tragico epilogo della morte del giovane proprio su questa arteria stradale. «Molte volte sono intervenuto – ribadisce Longo - sullo stato pietoso di questa strada, scrivendo più volte all'Anas per sollecitare interventi di messa in sicurezza e ammodernamento troppo spesso promessi e mai realizzati, allegando alle missive foto e testimonianze delle tante criticità presenti soprattutto sul tracciato tirrenico».
E se è pur vero che l'Anas ha preso in carico la delicata questione, nelle sue repliche, l'Ente, ha offerto in cambio una serie di risposte interlocutorie o quantomeno enigmatiche circa la sorte di questa strada che il consigliere di SiM ha ritenuto, sin da subito, insoddisfacenti per il territorio. Da qui la raccolta dell'appello del politico cinquefrondese in appoggio all'iniziativa popolare degli amici di Zerbi di attuare finanche azioni di blocco, se necessarie, purché si materializzino le opere in favore della sicurezza degli utenti. «Hanno ragione gli Amici del Lupo e l'Aspi – ha rincarato Longo - la colpa è forse anche nostra, che non ci indigniamo abbastanza. Questa lettera ha avuto forse poca attenzione da parte delle istituzioni, eppure lo stato e la sicurezza delle nostre strade è un tema che dovrebbe essere caro a tutti i cittadini i quali, forse solo ora che un'ultima goccia può far traboccare il vaso, stanno cominciando a farsi sentire».
Giuseppe Campisi
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