USA: MORTA STEPHANIE KWOLEK, INVENTÒ IL KEVLAR Nel Delaware, aveva 90 anni - ROMA, 21 GIU - Stephanie Kwolek, la donna che inventò la fibra Kevlar nel 1965, è morta mercoledì scorso a Wilmington (nel Dalaware), all'età di 90 anni. In un comunicato diffuso oggi, la multinazionale DuPont, dove Kwolek ha lavorato per 40 anni - dal 1946 al 1986 - l'ha ricordata come «un vero pioniere per le donne nella scienza». Il Kevlar, inizialmente pensato per essere utilizzato nei pneumatici delle auto, ha avuto un largo impiego in molti settori, contribuendo in particolare a salvare migliaia di vite umane grazie alla sua applicazione in campo militare, nella produzione di giubbotti antiproiettile. La DuPont brevettò il Kevlar nel 1973 e Kwolek è stata l'unica donna nella multinazionale Usa a ricevere la medaglia Lavoisier per risultati tecnici eccezionali, scrive la Bbc online.
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OSTIA, SCENATE BOTTE E MINACCE ALL'AMANTE: ARRESTATO 27ENNE ROMENO Roma, 21 GIU - Ecchimosi in prossimità ad un occhio. Un vistoso ematoma su un braccio. Un successivo referto medico di 25 giorni. Tremante ed in lacrime. Questo lo stato nel quale è stata trovata nella sua abitazione, nella mattinata di ieri, poco dopo le sette, una ragazza moldava di 22 anni dalla volante del Commissariato di Ostia a seguito di una segnalazione al 113. È stata la stessa vittima a chiamare la sala operativa della Questura di Roma subito dopo che il suo 'fidanzatò, uscendo di casa, a seguito dell'ennesima scenata di gelosia, l'aveva picchiata, minacciando di ucciderla o, in alternativa, di mandarla in strada a prostituirsi. Trovando rassicurazione e conforto negli agenti, la ragazza ha potuto 'aprirsì con loro raccontando ciò che stava subendo dall'uomo negli ultimi mesi. Continue percosse e maltrattamenti, sommati a minacce di morte nel caso avesse contattato la Polizia. L'uomo dava seguito alle minacce nei confronti della donna, chiamandola più volte al telefono, anche in presenza degli agenti, durante tutta la durata dell'intervento. A quel punto, mentre una pattuglia soccorreva la ragazza al pronto soccorso dell'ospedale Grassi, contestualmente una volante si è attivata per le ricerche dell'uomo nella zona di Dragona. Poco dopo D.D., romeno di 27 anni, sposato, è stato individuato e fermato nei pressi della sua abitazione e condotto presso il Commissariato Lido. E, mentre la ragazza veniva dimessa con un referto di 25 giorni per le lesioni riportate ed accompagnata negli uffici di Polizia per formalizzare l'accaduto, nei confronti del romeno l'Autorità Giudiziaria, al momento, in attesa del processo, ha emesso il divieto di avvicinarsi alla vittima.
PAPA: SINDACO CASSANO, LO PORTEREMO SEMPRE NEL CUORE = Cosenza, 21 giu. - «Ho ringraziato il Papa e gli ho detto che Cassano lo porterà nel cuore per sempre». Così il sindaco Gianni Papasso rivela il suo incontro co Papa Francesco, al suo arrivo a Cassano. «La sua visita e la sua presenza -ha aggiunto- rappresenterà per noi motivo di speranza». Appena sceso dall'elicottero, il Papa ha rivolto una carezza a una bambina. «L'ha baciata in maniera affettuosissima. Un'emozione stupenda», ha concluso Papasso.
UE: SCHMIDT, JUNCKER BUONA SCELTA PER PRESIDENZA COMMISSIONE Premier socialista danese 'benedicè designazione candidato Ppe (ANSA) - PARIGI, 20 GIU - «Il candidato popolare Jean Claude Juncker »è una buona scelta per la presidenza della Commissione Europea«. Lo ha dichiarato la premier danese Helle Thorning-Schmidt, arrivando all'Eliseo per il summit dei capi di Stato e di governo di area socialdemocratica.
IL PAPA NEL PAESE DI COCÒ, MAI PIÙ VIOLENZE SUI BAMBINI AI DETENUTI NEL CARCERE DI CASTROVILLARI, ANCH'IO SBAGLIO Papa Francesco è in Calabria per la visita pastorale che come prima tappa ha previsto una visita al carcere di Castrovillari e un incontro con i detenuti. Fra loro anche il padre del piccolo Cocò, il bimbo di tre anni ucciso in un agguato mafioso e poi bruciato a Cassano allo Jonio insieme al nonno ed alla compagna di quest'ultimo. Fermandosi a parlare con lui, il Papa ha dedicato un pensiero in particolare alla piccola vittima: 'Mai più succeda che un bambino debba avere queste sofferenzè. Monsignor Galantino, 'emozionato e felicè per la visita ha commentato: 'Il Papa parlando qui è come se parlasse a tutti i detenutì. Dopo la visita Bergoglio è atteso a Cassano allo Jonio dove sono in strada centinaia di fedeli. ---. LA CASSAZIONE RIDUCE DA 5 A 3 ANNI LA PENA PER MATACENA ANNULLATA E RIDETERMINATA LA SENTENZA DELLO SCORSO ANNO La Cassazione ha annullato, rideterminando la pena da cinque anni inflitti in precedenza a tre anni, la sentenza della stessa Suprema Corte emessa il 5 giugno 2013 a carico dell'ex deputato di Forza Italia, Amedeo Matacena. La I sezione penale ha quindi in parte accolto il ricorso dei legali di Matacena, che chiedevano appunto la rideterminazione della pena, ritenendo che fosse stata applicata 'per errore di fattò la pena più alta prevista dalla legge 'intervenuta successivamentè, nel 2005. 'Solo parzialmente soddisfattì i difensori che speravamo che 'venisse riconosciuta l'intervenuta prescrizione a aprile 2013'. ---. DRAGHI, 'LA RIPRESA C'È MA È DEBOLE, DISOCCUPAZIONE ALTÀ INFLAZIONE BASSA MA NON DEFLAZIONE, ACQUISTI BOND POSSIBILI 'La ripresa è in corso da nove mesi ma è ancora debole, distribuita non uniformemente nell'area euro. Ed è fragilè. Così il presidente della Bce, Mario Draghi, al quotidiano olandese De Telegraaf al quale ha evidenziato che 'l'attività economica sta gradualmente, anche se piano, accelerandò e il livello di disoccupazione 'è ancora molto altò. Per Draghi l'inflazione nell'area euro è bassa ma 'non vediamo deflazionè. E un eventuale piano di acquisto di bond è possibile nel mandato della Bce se puntano ad assicurare stabilità dei prezzi. ---. DELUSIONE MONDIALE PER 16 MILIONI DI ITALIANI DAVANTI ALLA TV ASCOLTI RECORD PER ITALIA-COSTARICA, SHARE DEL 67,19% ALLE 18 Asscolti (e delusione) record per l'Italia di Cesare Prandelli nella partita persa con il Costarica ieri a Recife. Sono stati infatti quasi 16 milioni i telespettatori di RaiUno che hanno sofferto per la sconfitta degli azzurri. Alle 18, infatti, erano 15.872.000 con il 67.19% di share. ---. FIAT: MARCHIONNE, CRITICHE CAMUSSO? CE NE FAREMO UNA RAGIONE MASERATI? IDENTIFICARE ORIGINE LETTERA, PRODUCIAMO POSSIBILE 'Come dice Renzi, ce ne faremo una ragionè. Arriva da oltreoceano la replica di Sergio Marchionne alle critiche del segretario della Cgil, Camusso, che ha definito 'pericolosà la posizione assunta dalla Fiat con il blocco degli straordinari e la sospensione del trasferimento di 500 lavoratori in cassa integrazione da Mirafiori a Grugliasco. 'Produciamo quello che possiamò afferma Marchionne che in merito alla lettera che gli è stata scritta dagli operai di Maserati, precisa: 'È arrivata una lettera, non riusciamo a identificare l'originè. ---. UCRAINA: USA IMPONGONO NUOVE SANZIONI A 7 LEADER PRO-RUSSIA DIPARTIMENTO DEL TESORO CONGELA I LORO BENI NEGLI STATI UNITI Il dipartimento del Tesoro americano ha inserito nella sua lista nera sette leader separatisti filorussi in Ucraina. Lo riporta la Bbc. Le nuove sanzioni, della cui possibilità il presidente Obama aveva parlato ieri al telefono con la cancelliera tedesca Merkel e con il presidente francese Hollande, prevedono il congelamento dei loro beni negli Stati Uniti e il divieto per le aziende americane di fare affari con loro. Intanto il leader del Cremlino Putin ha ordinato esercitazioni militari straordinarie per le truppe del Distretto militare centrale russo. ---. CGIA, DAL 'TAGLIA BOLLETTÈ NESSUN BENEFICIO PER 85% PMI SCONTO ENERGETICO SOPRA POTENZA IMPIEGATA SUPERIORE A 16,5KW Lo sconto energetico rivolto alle Pmi non produrrà nessun beneficio per l'85% delle imprese e dei lavoratori autonomi presenti in Italia perchè riguarda le utenze collegate con una potenza impiegata superiore a 16,5 Kw. Per avere un ordine di grandezza, una comune famiglia è collegata con una potenza impiegata di 3 Kw, ma per molte sale anche a 5 Kw. In termini assoluti, secondo la Cgia di Mestre, almeno 4 milioni di attività economiche non potranno quindi beneficiare degli effetti del cosiddetto 'taglia-bollettè che, secondo gli obbiettivi del governo, dovrebbe ridurre i costi energetici delle Pmi del 10%. ---. ESTATE: 27 MLN GLI ITALIANI CHE ANDRANNO IN VACANZA, +1,5 MLN CONFESERCENTI-SWG, +6% RISPETTO AL 2013, SPESA 21,5MLD (-13%) Quest'estate gli italiani che andranno in vacanza saranno un milione e mezzo in più rispetto al 2013: lo rivela un'indagine Confesercenti-Swg secondo la quale l'incremento sarà pari al 6% e il numero complessivo dei vacanzieri supererà i 27 milioni. Il dato, riferisce lo studio, è però importante perchè per la prima volta dall'estate 2010 torna a far capolino il segno più. Ma purtroppo la china non è ancora finita: la spesa totale prevista è pari a quasi 21,5 miliardi, in calo di circa 3,2 miliardi sul 2013 (-13%).
OLBIA: VALIGIA SOSPETTA CON UNA PISTOLA, DIMENTICATA DA GUARDIA GIURATA = Olbia, 21 giu. - Allarme a Olbia. Gli agenti del pronto intervento della Polizia municipale sono intervenuti nel pomeriggio di ieri in via Vignola per accertare la veridicità di una segnalazione secondo cui era stata abbandonata una valigia, dal contenuto sospetto, davanti alla porta d'ingresso di uno studio tecnico. Gli agenti, giunti immediatamente sul posto, hanno rilevato la presenza di un trolley di colore rosso. Secondo le informazioni acquisite dai presenti, il trolley giaceva incustodito sul marciapiedi di via Vignola dalle prime ore del mattino di ieri. All'ora di pranzo, ignoti, avevano spostato la valigia, accostandola al portone d'ingresso dell'ufficio. Gli agenti, con grande sorpresa hanno trovato all'interno del trolley, oltre ad indumenti femminili, una pistola calibro 9, perfettamente funzionante, completa di caricatore e munizioni. La valigia custodiva, inoltre, il tesserino di riconoscimento della guardia giurata, assegnataria dell'arma, e parte della divisa. Si è accertato che la donna, che lavora ad Olbia ma è residente in un'altra località, alla conclusione del turno di lavoro, dovendo rientrare nella città di residenza, ha caricato alcune valigie nel bagagliaio della propria auto, dimenticando sul marciapiedi il trolley contenente l'arma, la divisa ed il tesserino di riconoscimento. È immediatamente scattata una comunicazione al prefetto, al questore ed all'azienda presso cui la donna lavora.
BRASILE 2014: SELECAO NON FA SPETTACOLO MA HA GIOCO GIUSTO PER FAR STRADA = 'IN UNA COMPETIZIONE CON TANTI GOL BLINDARE DIFESA PUÒ ESSERE CHIAVE PER VINCERÈ Roma, 21 giu. - - «Il modulo del Brasile? Magari è questo quello che Scolari vuole. Io difendo sempre gli allenatori con le idee chiare, magari vuole una formazione molto compatta dal punto di vista difensivo in un campionato del mondo dove ci sono tanti gol, per lui forse la sicurezza difensiva è la cosa più importante». Il tecnico del Chelsea José Mourinho difende il lavoro del ct della Selecao che fin qui non ha brillato al Mondiale. «Poi magari pensa a 2-3 giocatori con grande creatività che danno il loro contributo in termini di gol per vincere la partita senza la famosa magia che uno si aspetta dal Brasile -sottolinea il tecnico portoghese intervistato da Yahoo-. Contro il Messico non hanno segnato ma non hanno neanche perso, forse questa è la filosofia di Scolari. Adesso c'è il girone e dopo arriva il momento chiave con match che si decidono in 90-120 minuti, o magari ai rigori». «Luiz Gustavo magari non è un grande costruttore di gioco però è uno che ruba il pallone, è sempre posizionato con una grande capacità di contrastare i contropiedi avversari, è uno che dà equilibrio. Magari Scolari lo preferisce per questo a Fernandinho come Paulinho a Willian. Di solito -conclude Mourinho- Scolari ha le idee molto chiare, se vince giocando in questo mette a tacere tutte le critiche, ma se viene eliminato in semifinale o nei quarti le critiche saranno forti perché la cultura del Brasile è di cercare di vincere con la magia che è nel dna del suo calcio».
STRAGE IN FAMIGLIA: COMINCIATE ESEQUIE A MOTTA VISCONTI - MOTTA VISCONTI (MILANO), 21 GIU - «Un tragico gesto ha spezzato la vita, i sogni, i giochi di Giulia e Gabriele...». Comincia così l'annuncio funebre affisso all'esterno della chiesa. All'esterno di S.Giovanni, i cui ingressi sono presidiati dai carabinieri per tenere lontani fotografi e televisioni, una grande folla ascolta dagli altoparlanti la celebrazione della Messa funebre. Tre auto delle pompe funebri ricordano tragicamente a tutti i presenti il dramma che si è consumato il 14 giugno scorso in una villetta del paese, in via Ungaretti, dove Maria Cristina Omes, 38 anni, e i due figli Giulia, di 5, e Gabriele, di 20 mesi, sono stati trucidati dal padre, Carlo Lissi. L'uomo, reo confesso, si trova ora nel carcere di Pavia, accusato di triplice omicidio. Alle esequie partecipa praticamente tutto il paese: oltre alla gente in raccoglimento davanti alla piccola chiesa, la folla di spinge fino alle vie limitrofe. Prima della messa è stato letto un toccante passo del vangelo secondo Marco: si tratta del brano di 'Gesù e dei bambinì, in cui il Cristo pronuncia la famosa frase: 'Lasciate che i bambini vengano a mè.
PAPA: LA PENA NON PUÒ ESSERE PURA RITORSIONE SOCIALE, COSÌ È UN DANNO = L'APPELLO DI BERGOGLIO, LA DETENZIONE NON SIA TEMPO PERSO - FRANCESCO NEL CARCERE DI CASTROVILLARI, LA MIA VICINANZA A OGNI UOMO E DONNA IN CARCERE Roma, 21 giu. - Le istituzioni devono impegnarsi «all'effettivo reinserimento» nella società di chi sta espiando la pena perchè «quando questa finalità viene trascurata, l'esecuzione della pena degrada a uno strumento di sola punizione e ritosione sociale, a sua volta dannoso per l'individuo e per la società». È il monito di papa Francesco nel corso della visita ai detenuti nel carcere di Castrovillari, prima tappa del breve ma intenso viaggio a Cassano all'Jonio. «Il primo gesto della mia visita pastorale è l'incontro con voi detenuti e voi operatori della Casa circondariale di Castrovillari. In questo modo - dice Bergoglio - vorrei esprimere la vicinanza del Papa e della Chiesa ad ogni uomo e ogni donna che si trova in carcere, in ogni parte del mondo. Gesù ha detto: 'Ero in carcere e siete venuti a trovarmì». Il Papa ricorda che «nelle riflessioni che riguardano i detenuti, si sottolinea spesso il tema del rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo e l'esigenza di corrispondenti condizioni di espiazione della pena. Questo aspetto della politica penitenziaria è certamente essenziale e l'attenzione in proposito deve rimanere sempre alta. Ma tale prospettiva non è ancora sufficiente, se non è accompagnata e completata da un impegno concreto delle istituzioni in vista di un effettivo reinserimento nella società».
«D'altra parte, - evidenzia il Papa - un vero e pieno reinserimento della persona non avviene come termine di un percorso solamente umano. In questo cammino entra anche l'incontro con Dio, la capacità di lasciarci guardare da Dio che ci ama, che è capace di comprenderci e di perdonare i nostri errori. Il Signore è un maestro di reinserimento: ci prende per mano e ci riporta nella comunità sociale. Il Signore sempre perdona, sempre accompagna, sempre comprende; a noi spetta lasciarci comprendere, lasciarci perdonare, lasciarci accompagnare». Da qui l'auspicio del Papa: «Auguro a ciascuno di voi che questo tempo di detenzione non vada perduto, ma possa essere un tempo prezioso, durante il quale chiedere e ottenere da Dio questa grazia. Così facendo contribuirete a rendere migliori prima di tutto voi stessi, ma nello stesso tempo anche la comunità, perché, nel bene e nel male, le nostre azioni influiscono sugli altri e su tutta la famiglia umana».
PAPA:IN CARCERE HA SALUTATO DONNE UNA PER UNA,PREGATE PER ME - CASTROVILLARI (COSENZA), 21 GIU - Papa Francesco ha salutato una per una le donne detenute nel carcere di Castrovillari. Durante l'incontro le detenute si sono commosse dopo aver stretto la mano del Pontefice. Al termine dell'incontro il Papa, salutandole tutte, ha detto loro «pregate per me» e poi le ha lasciate per proseguire la sua visita nel carcere.
PAPA: È ARRIVATO A CASSANO, CON 40 MINUTI DI ANTICIPO - CASSANO ALLO JONIO (COSENZA), 21 GIU - L'elicottero è arrivato a Cassano allo Jonio, proveniente da Castrovillari, con 40 minuti di anticipo. Prima di scendere dall'elicottero il Pontefice ha salutato dal finestrino dell'elicottero la folla festante che lo acclamava. Ad accoglierlo, appena sceso dall'elicottero, è stato il sindaco di Cassano, Gianni Papasso. Insieme al Papa c'era mons. Nunzio Galantino. Il primo gesto compiuto da Francesco sceso dall'elicottero è stato quello di prendere in braccio e baciare una bambina. Il Pontefice è poi salito sulla papamobile ed ha raggiunto l'hospice dove incontrerà i degenti. «Francesco sei uno di noi», ha gridato la folla mentre il Papa varcava il cancello dell'hospice.
SPARA E UCCIDE MOGLIE: LUNEDÌ AUTOPSIA SU CORPO DONNA Marito fermato per omicidio, lui 'colpo partito accidentalmentè - GROTTAGLIE (TARANTO), 21 GIU - È stata fissata per lunedì prossimo l'autopsia sul corpo di Fiorenza De Luca, la 29enne originaria di Taranto uccisa ieri sera con un colpo di pistola alla testa dal marito che ha poi telefonato al 118 chiedendo aiuto. L'uomo - Beniamino Ligorio di 34 anni, nativo di Villa Castelli (Brindisi) - è stato fermato con l'accusa di omicidio volontario. Agli inquirenti Ligorio ha detto che stava giocando con l'arma, una pistola scacciacani modificata, e che il colpo è partito accidentalmente. Una versione che non è stata ritenuta credibile. Il movente dell'omicidio, sempre secondo gli investigatori, potrebbe essere di natura passionale. La coppia ha quattro figli, due di lei e altrettanti di lui, avuti da precedenti relazioni. Nessuno dei bambini era presente al momento dell'omicidio, avvenuto in un'abitazione in via Corsica, nel centro storico di Grottaglie. Ligorio è stato interrogato per tutta la notte dal pm Marina Mannu alla presenza della polizia giudiziaria e del dirigente del Commissariato di Grottaglie e ha continuato a sostenere la tesi dell'incidente.
PAPA: ACCOLTO A CASSANO CON CORI E BANDIERA ARGENTINA = Cosenza, 21 giu. - «Papa Francesco uno di noi». Con un coro festante i bambini hanno accolto il pontefice al suo arrivo a Cassano all'Ionio. Dagli spalti, accanto alle bandiere bianche e gialle, è stata sventolata una bandiera dell'Argentina. Il Pala l'ha vista e l'ha indicata in segno di approvazione.
PAPA: ARRIVATO A CASSANO, ACCOLTO DA BAMBINI = Cosenza, 21 giu. (Adnkronos) - Papa Francesco è atterrato al campo sportivo di Cassano all'Ionio. Al suo arrivo è stato accolto dal sindaco Gianni Papasso. Ha salutato migliaia di bambini che lo aspettavano sugli spalti, quindi è salito sulla Papa mobile e si è diretto verso l'hospice dove si trovano i malati terminali.
MONDIALI: LE PARTITE IN PROGRAMMA DOMANI - ROMA, 21 GIU - Queste le partite del Mondiale di calcio in programma domani, domenica 22 giugno: - a Rio de Janeiro: Belgio-Russia (Girone H) alle 18, ora italiana; - a Porto Alegre: Corea del sud-Algeria (Girone H) alle 21, ora italiana; - a Manaus: Usa-Portogallo (Girone G) alle 24, ora italiana.
MONDIALI: DELUSIONE ITALIA IN TV PER 16 MILIONI - ROMA, 21 GIU - Ascolti record ieri pomeriggio su Rai1 per Italia-Costarica. Alle 18 quasi 16 milioni di spettatori davanti la tv per soffrire con la sconfitta degli azzurri. Questo il dato netto su Rai1: 15.872.000 con il 67.19% di share
DROGA: MADRE E FIGLIA CON 1 KG DI COCA IN CASA, ARRESTATE A T.B.Monaca, dove fu ucciso 16/enne. Padre killer evaso, preso - ROMA, 21 GIU - Due donne e un uomo arrestati, un chilo di cocaina, sostanza da taglio, un frullatore per preparare lo stupefacente ed un bilancino di precisione è il frutto di un'operazione antidroga dei Carabinieri del Gruppo di Frascati. Eseguite alcune perquisizioni negli edifici di via Scozza, a Tor Bella Monaca, una zona finita nella cronaca per l'omicidio di un sedicenne, Federico Caranzetti, lo scorso 6 gennaio. Le indagini, condotte dal Nucleo Investigativo di Frascati, portarono ad individuare l'autore del gesto, un altro minorenne, arrestato pochi mesi dopo. E aprirono uno spaccato di via Scozza, formato di storie di piccolo spaccio, e di lì la necessità di sottoporre la zona a periodici controlli. Questa mattina circa 30 carabinieri hanno circondato alcune palazzine ed eseguito perquisizioni a carico di soggetti ritenuti in possesso di sostanze stupefacenti. Nella cantina nella disponibilità di due donne, madre e figlia, di 53 e 31 anni rispettivamente, è stato rinvenuto circa 1 kg di cocaina, suddivisa in due contenitori: uno con la scritta «Sana», l'altro con la scritta «Rifatta», con evidente riferimento all'avvenuto «taglio» dello stupefacente. Nello stesso locale, infatti, sono stati trovati anche un frullatore, un bilancino di precisione e sostanza da taglio. Nell'appartamento delle due donne, invece, 9.900 euro in banconote, probabile provento dello spaccio. Madre e figlia sono arrestate e portate nel carcere di Rebibbia. Sempre a Tor Bella Monaca i carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati poche ore prima avevano arrestato S.T., 44/enne, padre del minorenne arrestato per l'omicidio, poichè ricercato per evasione. L'uomo lo scorso 9 giugno era uscito dal carcere in semilibertà e non era più tornato
ITALIA-URUGUAY C'ERAVAMO TANTO AMATI,QUANTE STORIE IN COMUNE Dai titoli anni '30 a Cavani e Hernandez, ora fratelli-coltelli - RECIFE, 21 GIU - C'eravamo tanto amati: la storia (e non solo quella sportiva: da Garibaldi, che a Montevideo combattè e sposò Anita, in poi) sembra divertirsi ad intrecciare i destini di Italia e Uruguay, le due potenze calcistiche contraddistinte dalle sfumature del cielo, azzurro da una parte e celeste dall'altro. Martedì si giocheranno la qualificazione agli ottavi del mondiale, fratelli coltelli. Ma il rapporto calcistico nasce con il testimone di campione del mondo che per 20 anni è passato tra le due squadre: l'Uruguay a vincere il titolo nel 1930 in casa e nel 1950 al Maracanà, l'Italia che trionfa nel 1934 a Roma e nel 1938 in Francia. Ma in quei primi titoli vinti dagli azzurri e dalla Celeste, c'è molto merito reciproco: figli di italiani (ancora oggi sono il 40 per cento della popolazione) portarono l'Uruguay al successo, calciatori nati a Montevideo - ma con nomi e cognomi italiani - contribuirono alle affermazioni azzurre. Ideali vasi comunicanti, con un unico, comune denominatore: la vittoria. Il primo club italiano a dotarsi di uruguayani di prestigio fu il Bologna, che ingaggiò Michele Andreolo, uno dei più grandi centromediani metodisti della storia. Giocò dal 1935 al 1950 e nel 1938 fu il perno difensivo dell'Italia di Vittorio Pozzo che vinse a Parigi il suo secondo, consecutivo, titolo mondiale. Proverbiali i suoi lanci, capolavori di potenza e di precisione, così come i suoi micidiali calci piazzati. Nel '38, sempre a Bologna, arrivò Hector Puricelli, centravanti insuperabile nel gioco aereo, tanto da essere ribattezzato 'Testina d'orò, prima di passare al Milan e di diventare allenatore in 12 squadre. Quando l'Uruguay confezionò il leggendario 'Maracanazò nel 1950, in Brasile, vincendo la sua seconda Rimet, i club italiani non restarono certo a guardare: furono Juan Alberto Schiaffino, detto «Pepe», e Ghiggia i due protagonisti di quel successo, assieme a Maspoli e al granitico capitano Obdulio Varela: Schiaffino è stato un interno elegantissimo, Ghiggia una veloce ala. Schiaffino, accese la luce del gioco del Milan di Gipo Viani, arrivando a San Siro solo dopo i Mondiali svizzeri del '54, a trent'anni: giocò in Italia per otto stagioni, le ultime due nella Roma. Ma giocò, da oriundo, anche in Nazionale, ispirando Gianni Rivera, che lo ricordava tantissimo nelle movenze. Ghiggia arrivò nella Roma all'alba del '53 e vi rimase otto anni. Il declino dell'Uruguay coincise quasi con la chiusura delle frontiere calcistiche in Italia: alla riapertura si materializzarono altre figurine di calciatori uruguayani. I primi furono Jorge Caraballo, nel Pisa di Anconetani; Waldemar Victorino, protagonista del Mundialito 1981, a Cagliari; Ruben Paz, a Genova, sponda rossoblù. Con il passare degli anni il livello salì ed ecco arrivare Ruben Sosa, veloce attaccante di Lazio e Inter; Enzo Francescoli, elegante fantasista prima a Cagliari e poi nella Torino granata. L'Atalanta pescò il jolly, ingaggiando Paolo Montero, che successivamente diventò pilastro della difesa juventina. Daniel Fonseca tirava le punizioni come pochi e fece innamorare i tifosi di Cagliari e Roma: non segnava poi molto, ma offriva giocate di gran classe. Carlos 'Patò Aguilera segnerà gol a grappoli nel Genoa, prima di finire coinvolto in una brutta storia di sfruttamento della prostituzione. Alvaro Recoba fece sognare gli interisti, poi salvò il Venezia di Zamparini e tornò in nerazzurro, dove rimase però una splendida incompiuta. Ma il capitolo più interessante della moderna era calcistica si configura proprio negli ultimi anni: a Palermo tra il 2007 e il 2009 arrivarono due ragazzi sconosciuti: Edinson Cavani e Abel Hernandez. il tempo affina le loro qualità, indiscutbili, e li porta ad essere due «craque», due campioni. Assieme a Fernando Muslera (ex Lazio), Walter Gargano (ex Napoli e oggi al Parma) e Alvaro Gonzalez (Lazio) cercheranno fare uscire di scena gli azzurri dal mondiale, mettendo in imbarazzo ognuno del milione e mezzo di cittadini uruguayani di origine italiana: nella migliore delle tradizioni dei fratelli coltelli.
YARA: SCIENZIATI, ECCO PERCHÈ IL DNA INCHIODA IL KILLER Boncinelli, come 'filè del pc. Barbujani, Guerinoni è il padre - ROMA, 21 GIU - La firma del Dna c'è: per identificare una persona servono 11-13 marcatori, nel caso di Bossetti sono 21. Lo affermano quattro genetisti intervistati da Repubblica sul caso di Yara Gambirasio. «Avete presente un 'filè sul computer? Il Dna è uguale», dice lo scienziato Edoardo Boncinelli. «C'è per esempio la parola pappagallo, si o no? C'è la parola rivincita, sì o no? A ogni domanda, la sua risposta. Se dieci o quindici domande ricevono la risposta, se ci sono le 'parolè, ogni Dna trovato diventa inconfondibile». «Potrebbe succedere che batterio, muffa o fungo alterino qualche 'parolà. Qui non è successo». «Ogni figlio - spiega il professor Guido Barbujani dell'università di Ferrara - ha il 50 per cento del Dna paterno e il 50 per cento del Dna materno. Ma ci sono degli eccessi di somiglianza negli stessi gruppi parentali». «Avendo riesumato il corpo di Giuseppe Guerinoni, ogni dubbio s'è dissolto. Il Dna stabilisce che lui è il padre di 'Ignoto unò». Tuttavia questi non aveva nel suo 50% di Dna femminile quello della moglie di Giuseppe Guerinoni. «Gli investigatori cercavano la madre di 'ignoto unò - dicono Carlo Previderè e Pierangela Grignani, genetisti dell'Università di Pavia coinvolti nelle indagini sul delitto - e hanno prelevato i campioni di donne che potevano aver avuto rapporti sessuali con Guerinoni o che avevano cambiato indirizzo». «Nel Dna ci sono alcuni marcatori molto, ma molto più rari di altri. Se vengono individuati tra gli 11 e i 13 marcatori uguali, la possibilità che il soggetto non sia quello, sapete di quant'è? È una su 300 miliardi. Quindi, se i marcatori sono 21, le possibilità di errore sono ben oltre. Ma al mondo, dice un mio amico inglese, per fortuna ci sono solo 7 miliardi di persone», conclude Barbujani.
PAPA: ELICOTTERO CON FRANCESCO IN VOLO VERSO CASSANO JONIO - CASTROVILLARI (COSENZA), 21 GIU - L'elicottero con a bordo Papa Francesco è decollato dal piazzale antistante il carcere di Castrovillari ed ora è in volo per raggiungere il campo sportivo di Cassano allo Jonio, dove inizierà la visita pastorale che si concluderà con la messa nella spianata di Sibari. Papa Francesco dall'elicottero ha lanciato un ultimo saluto alle centinaia di persone che sostano davanti al carcere di Castrovillari.
MATACENA: CASSAZIONE RIDUCE PENA DA 5 A 3 ANNI ++ Annullata e rideterminata sentenza dello scorso anno - ROMA, 21 GIU - La Cassazione ha annullato, rideterminando la pena da cinque anni inflitti in precedenza a tre anni, la sentenza della stessa Suprema Corte emessa il 5 giugno 2013 a carico dell'ex deputato di Forza Italia, Amedeo Matacena.
La I sezione penale della Cassazione ha quindi in parte accolto il ricorso straordinario dei legali di Matacena, che chiedevano appunto la rideterminazione della pena, ritenendo che fosse stata applicata «per errore di fatto» la pena più alta prevista dalla legge «intervenuta successivamente», nel 2005, che inaspriva le pene per il concorso esterno in associazione mafiosa. In prima battuta gli avvocati avevano chiesto di decretare la prescrizione del reato all'aprile 2013 due mesi prima della condanna definitiva
MATACENA: DIFESA, SOLO PARZIALMENTE SODDISFATTI - ROMA, 21 GIU - «Siamo solo parzialmente soddisfatti, poichè speravamo che venisse riconosciuta l'intervenuta prescrizione ad aprile 2013 prima della sentenza definitiva». Così Giuseppe Verdirame, uno dei legali dell'ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena, commenta la decisione della Cassazione di rideterminare la pena da cinque a tre anni per l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. «Anche i giudici della Cassazione possono sbagliare» ha detto l'avvocato, spiegando la riduzione della pena, «ma l'importante è che ora sia stato riscontrato l'errore dei colleghi». «È stato riconosciuto l'errore di fatto» ha osservato l'avvocato, aggiungendo che ora «faremo di tutto per ottenere qualcosa in più, sia per quanto riguarda il processo principale che per tutti quelli che si sono generati da questo».
SASSARI: RETATA DEI CARABINIERI IN OVILI, TROVATI FUCILI E MUNIZIONI = Sassari, 21 giu. - - I carabinieri del comando provinciale di Sassari, nel corso di servizi finalizzati a contrastare la diffusione di armi clandestine, hanno effettuato una serie di perquisizioni in alcuni ovili di agro di Ozieri (Sassari) e di Padru (Otranto), rinvenendo alcuni fucili con matricola abrasa. Uno di questi risulta rubato in Sicilia, in provincia di Catania, 20 anni fa, ma è in perfetto stato. Trovate anche munizioni (prevalentemente calibro 12) e alcuni detonatori. Tre gli allevatori coinvolti e denunciati dai carabinieri per detenzione di armi clandestine, ricettazione e violazione della normativa sulle armi.
PAPA: A FAMILIARI COCÒ, 'PREGO PER LUI, NON DISPERATÈ - CASTROVILLARI (COSENZA), 21 GIU - «Prego continuamente per lui, non disperate». È la frase pronunciata da Papa Francesco ai familiari di Cocò Campolongo nel corso dell'incontro avvenuto nel carcere di Castrovillari
YARA: SPIGARELLI, BASTA CON LA GIUSTIZIA-SPETTACOLO Presidente Unione Camere Penali, 'spesso arrivano assoluzionì ROMA, 21 GIU - Annunci e conferenze stampa sul caso Yara e l'arresto di Bossetti sono «una spettacolarizzazione della giustizia a cui ormai siamo abituati. Noi avvocati siamo contrari a queste forme di informazione unilaterale degli investigatori o delle Procure. A decine di conferenze stampa trionfalistiche è seguita nel tempo l'assoluzione degli imputati, da Scaglia a Tortora e a Serena Grandi». Lo afferma al Messaggero Valerio Spigarelli, presidente dell'Unione delle Camere Penali. «La ricerca scientifica - aggiunge - dimostra che ciò che riteniamo sicuro, qualche anno dopo viene revocato in dubbio. Quindi andrei cauto nell'idolatrare la prova del Dna. Il 99,9 per cento su un milione fa tre. In una città di un milione di persone sarebbero tre a poter essere accusati dello stesso delitto. Servono altre prove. Una che tiene banco sempre di più ma è imprecisa, è quella dei telefonini. Se la cella della vittima è la stessa della casa del sospettato, non provi nulla». «Un alibi falso è una prova - sottolinea - Ma io non ricorderei dove stavo cinque anni fa. Se non ho la prova della mia innocenza, non per questo devo essere condannato. È l'accusa a dover provare che sono colpevole». La possibilità di giudizio immediato per Spigarelli è un «altro paradosso»: «L'accusa indaga per anni, pensa d'avere la prova, ti mette in galera, fa il giudizio immediato. Ma che giudizio immediato è dopo tre anni? È solo un modo per privare l'imputato dell'udienza preliminare, cioè di un pò di garanzie. Mi chiedo: quando si è cominciato a indagare su questa persona senza iscriverla nel registro degli indagati?».
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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