MONDIALI: ITALIA BRILLA ALL'ESORDIO, 2-1 ALL'INGHILTERRA GOL DI MARCHISIO E BALOTELLI, SQUADRA CONVINCENTE Esordio vincente per l'Italia ai Mondiali di Brasile 2014. Gli azzurri hanno battuto l'Inghilterra per 2-1 in una partita del gruppo D giocata a Manaus. Gol di Marchisio al 35', Sturridge pareggia poco dopo al 38'. Al 5' della ripresa Balotelli insacca su un grande assist di Candreva. Vittoria meritata, italiani superiori e in condizioni fisiche migliori. ---.
MONDIALI: URUGUAY BATTUTO 3-1 DAL COSTA RICA COLOMBIA-GRECIA 3-0, COSTA D'AVORIO-GIAPPONE 2-1 Grossa sorpresa ieri nel Gruppo D, quello dell'Italia, ai Mondiali brasiliani. Il Costa Rica, sulla carta la squadra cuscinetto del girone, ha sorprendentemente battuto l'Uruguay 3-1 a Fortaleza. La Colombia ha battuto la Grecia 3-0 ieri nella prima partita del gruppo C dei Mondiali. Costa d'Avorio - Giappone è finita 2-1. ---.
RENZI AL PD: SU CORRUZIONE SCONTI A NESSUNO, NEANCHE A NOI «NON CACCIAMO DISSIDENTI, MA NON ACCETTIAMO RICATTI» «Se c'è qualcuno di noi che sa parli, se c'è qualcuno di noi che ha sbagliato paghi». Lo ha detto ieri Matteo Renzi all'assemblea nazionale del Pd. Un partito che raccoglie il 40,8% degli elettori deve assumere su di sè la «responsabilità» di riformare il Paese. Ma deve anche continuare a camminare «a testa alta» senza fare «sconti a nessuno» sulla corruzione, «neanche a se stesso». Ai 14 senatori dissidenti sulle riforme Renzi dice «non mandiamo via nessuno, ma non possiamo permettere a qualcuno di ricattare la posizione del Pd». Matteo Orfini è stato eletto presidente del partito. ---.
NAUFRAGIO MIGRANTI IN LIBIA, 10 MORTI E 39 DISPERSI ALFANO, UE SI PRENDA CARICO DI MARE NOSTRUM O LASCIAMO Dieci corpi di migranti recuperati e una quarantina di dispersi: sono le drammatiche cifre dell'ennesima tragedia del mare, del viaggio della speranza che si trasforma in dramma. Il naufragio è avvenuto venerdì pomeriggio a circa 40 miglia a nord delle coste libiche, dove un gommone con circa 90 persone a bordo è affondato. Trentanove persone sono state salvate da navi della marina italiana, insieme a 104 migranti di un altro barcone. Per il ministro dell'Interno Alfano, «o l'Europa prende in carico Mare Nostrum o la proposta sarà quella di non proseguire con l'operazione». ---.
MATACENA, RIENTRO PER CHIARA, MA È COME PATIBOLO «DEVO RESTITUIRE MADRE AI FIGLI, MA È UN RICATTO» L'ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena ha annunciato ieri che rientrerà in Italia da Dubai per scontare la condanna definitiva a 5 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. «È come se andassi al patibolo per una sentenza ingiusta» ha detto Matacena, ma «devo restituire la loro madre ai miei figli, che in questa storia è solo una vittima». La moglie di Matacena, Chiara Rizzo, si è vista negare la scarcerazione dal Tribunale del Riesame. Un «ricatto per non farmi esercitare i miei diritti», ha detto l'ex parlamentare. ---.
VALLANZASCA DI NUOVO IN CARCERE PER DUE PAIA DI MUTANDE ARRESTATO IN SUPERMERCATO A MILANO. LUI NEGA IL FURTO Renato Vallanzasca è finito di nuovo in carcere ieri dopo essere stato sorpreso venerdì sera in un supermercato a Milano con due paia di mutande rubate. Il giudice che ha convalidato l'arresto ieri mattina gli ha revocato il beneficio della semilibertà. Il bandito ha negato il furto. Vallanzasca deve scontare 4 ergastoli e 296 anni di carcere per omicidi e rapine commessi negli anni '70 e '80.
PD:ORFINI,GARANZIE A TUTTI MA MINORANZA RISPETTI DECISIONI A Renzi gliene ho dette di tutti colori ma serve partito unito - ROMA, 15 GIU - «Credo che alla fine l'importante sia la decisione di Renzi di proporre uno che in questi anni gliene ha dette di tutti i colori, con scontri anche duri. Quando sarà il caso continuerò a dirgliele. Così si trasmette l'idea di un Pd che ha un compito: portare l'Italia fuori dalla crisi e perciò prova a costruire l'unità. Non dobbiamo dividerci, ovviamente senza omologarci». È quanto afferma a Repubblica il neopresidente del Pd, Matteo Orfini. «Cercherò di essere - assicura Orfini - anche il presidente di chi non mi ha votato». Alla domanda se il nuovo Pd del 40,8% nasca sull'asse Renzi-sinistra dei «giovani turchi», la sua corrente, Orfini replica: «No a una lettura caricaturale, non è asse tra Renzi e 'turchì ma tra tutti quelli che vogliono il cambiamento». «L'ho detto subito dopo il congresso - aggiunge. - Non aveva senso ragionare in termini di maggioranza e minoranza. Infatti non mi sono dedicato all'unità della minoranza ma di tutto il Pd. Il pluralismo va garantito sulle idee non sui cognomi». Orfini fa sapere quindi che intende incontrare i senatori dissidenti del Pd: «Vorrei che rientrassero». Intervistato anche dall' Unità, Orfini replica a Stefano Fassina secondo il quale il neopresidente non sarebbe una figura super partes: «Evidentemente - afferma - il profilo che ho tenuto in questi anni non è super partes, ha ragione Stefano, ma credo che sia stato importante il segnale che Renzi ha voluto mandare a tutto il partito proponendo il nome di una persona con cui durante questi anni ci sono stati molti scontri leali e sulle idee»
CORRUZIONE: BAITA, L'INGORDIGIA DEL SISTEMA È ASFISSIANTE La mazzetta è solo quello che si vede, noi diffusori di spese - ROMA, 15 GIU - «Il Mose in questo momento vale zero. Finisci il lavoro, mi fai vedere se funziona e se è in grado di svolgere le funzioni che ti ho chiesto e poi ti pago. Così ritorni a fare anche l'imprenditore, perchè un imprenditore che non rischia in proprio non è un imprenditore», «chi lavora per lo Stato sa che se vien giù la grandinata paga lo Stato. Non può andare avanti così. Cosa siamo stati, tutti noi, in questi anni? Dei diffusori di spese. Che non dovevano rendere conto a nessuno, praticamente, sui risultati». È quanto afferma al Corriere della Sera,Piergiorgio Baita, ex presidente della Mantovani, primo socio del Consorzio Venezia nuova che punta il dito contro un sistema di corruzione diffusa di cui «la mazzetta è soltanto l'espressione più visibile». «Chi non paga - spiega sulle parole di Squinzi sugli imprenditori, - spesso, fallisce. E tutti a stracciarsi le vesti... Bisogna finirci in mezzo, per capire. C'erano i mutui in banca, i 78 milioni da recuperare, i fornitori da pagare». Ma, aggiunge, «ho sbagliato. Abbiamo sbagliato. Dovevamo ribellarci. Dire di no. Dicevamo a noi stessi: è per la continuità dei cantieri». C'era immoralità, ammette, ma, osserva «perchè un imprenditore sia morale occorre rendere conveniente la moralità. La moralità nasce dall'efficienza della spesa». Baita descrive quindi un sistema caratterizzato dall' «ingordigia», «avvolgente. Dove la politica, al di là delle bustarelle, interviene in modo asfissiante. Imponendo i suoi »tecnici di area«, i suoi avvocati, i suoi consulenti, costringendo ad assumere elettori e clienti, agevolando imprese amiche»
MOTO: CATALUNYA, MCPHEE È PRIMO NEL WARM UP MOTO3 - GRANOLLERS (SPAGNA), 15 GIU - Il pilota inglese John McPhee (Honda) ha ottenuto il miglior tempo nel warm up del Gp della Catalogna classe Moto3 in 1.58.422. Secondo tempo per Alexis Masbou (Honda), poi Efrem Vazquez (Honda). Il migliore tra i piloti italiani nella sessione pre gara è stato Romano Fenati (KTM) autore del sesto tempo a 2,875s da McPhee. Le condizioni della pista non sono ottimali per la grande quantità di pioggia caduta nella notte che ancora rende il tracciato bagnato in molte parti.
RIFORME: SALVINI A RENZI,FACCIAMOLE INSIEME,ECCO CONDIZIONI Dialogo su Senato e titolo V. Alleanza con Fi per ora non esiste - ROMA, 15 GIU - L'accordo con il Pd è sulla riforma del Senato e «sulla collegata riforma del Titolo V della Costituzione. La speranza è una sterzata decisa rispetto al neocentralismo del governo». Lo afferma il segretario della Lega, Matteo Salvini, al Corriere della Sera. «Fin qui - spiega Salvini, - Renzi voleva riportare tutto allo Stato, decidere tutto a Roma. Noi diciamo di redistribuire le competenze oggi concorrenti tra Regioni e Stato. Con le Regioni che si tengono i quattrini per fare il loro lavoro. Con la bozza del governo, le Regioni non servivano più». «Abbiamo anche chiesto - aggiunge - di recuperare i costi standard della spesa pubblica per inserirli in Costituzione. Infine, c'è un tema che per noi è cruciale: il premio alle Regioni virtuose e la sanzione per quelle che virtuose non sono». «Se il governo e la maggioranza - avverte - recepiranno queste nostre indicazioni, io faccio un servizio all'Italia e recupero i due anni di sonno profondo dei governi Monti e Letta». «All'inizio - ricorda Salvini - Renzi diceva no, no, no a qualunque nostra proposta. Se adesso su questi principi incomincia a dire sì, il bilancio per noi diventa positivo». Alla domanda se non temano le accuse di inciucio, Salvini replica «Assolutamente no», «noi stiamo preparando il dopo Renzi». «Io parlo di tutto - fa quindi sapere. - Però, la legge elettorale è l'ultima delle mie preoccupazioni. Il Titolo V tocca la vita dei cittadini, è carne viva». Con Silvio Berlusconi, spiega infine, «sono tre anni che noi e loro siamo lontanissimi», un'alleanza «per ora, non esiste».
IMMIGRAZIONE: A PALERMO NAVE ETNA CON 767 MIGRANTI Tra di loro anche i superstiti dell'ultimo naufragio - PALERMO, 15 GIU - È approdata nel porto di Palermo la nave Etna della Marina Militare con 767 migranti raccolti in diverse operazioni nel Canale di Sicilia. Tra di loro vi sono anche i superstiti dell'ultimo naufragio avvenuto davanti le coste libiche; sul gommone viaggiavano circa 90 persone ma i soccorritori sono riusciti a recuperare, oltre a 39 naufraghi, solo dieci cadaveri.
Sulla nave rifornitrice Etna della marina militare, che solitamente trasporta carburante, tra i 767 profughi ci sono anche 68 minori e 15 feriti gravi che dovranno essere trasferiti subito in ospedale, oltre alle dieci salme recuperate in seguito al naufragio. C'è chi ha perso un braccio e che è rimasto gravemente ustionato dal carburante, molti avrebbero anche la scabbia. A bordo, secondo quanto si è appreso, durante la navigazione sarebbero stati vissuti momenti di forte tensione perchè tra i superstiti vi sarebbero alcune persone che hanno perso i loro cari. «Siamo pronti ad accoglierli - dice Antonio Candela commissario dell'Asp 6 - Abbiamo tre triage per visitare e assistere i profughi». I migranti sarebbero provenienti soprattutto del Ghana, della Costa D'Avorio e della Guinea.
MONDIALI: GERVINHO FIRMA RIMONTA IVORIANA, GIAPPONE KO Romanista decide il match contro 'Samuraì guidati da Zaccheroni - RECIFE (BRASILE), 15 GIU - La Costa d'Avorio è Gervinho, non Drogba, entrato in campo solo nella ripresa. Il romanista è stato il vero protagonista della vittoria degli 'Elefantì sul Giappone di Alberto Zaccheroni che, per un'ora abbondante, ha accarezzato il sogno di aggiudicarsi la prima sfida del Gruppo C dei Mondiali brasiliani. Gli ivoriani, in campo con una sgargiante tenuta arancio, hanno rischiato prima di perdere, sotto un acquazzone tropicale, ma nella ripresa hanno trovato la forza (e la fortuna) per ribaltare un punteggio che li avrebbe penalizzati più del dovuto. I 'Samuraì erano passato in vantaggio poco dopo il quarto d'ora, grazie a una combinazione sull'asse Inter-Milan: il nerazzurro Nagatomo serve il rossonero Honda, che insacca con una gran botta di sinistro, mandando il pallone a collocarsi sotto la traversa. Sembra il preludio a una serata di gloria, per i nipponici, che sfiorano un altre circostanze il gol, ma rischiano anche sulle ripartenze degli africani. La partita è bella e molto veloce, ma anche piena di errori da una parte e dell'altra. Al 21' grande azione di Yoshida che, sulla destra, penetra in area e impegna il portiere Barry Copa, in una respinta a mani aperte. Lo stesso estremo difensore ivoriano deve intervenire un minuto dopo su una conclusione di Honda. Yayà Tourè al 24', sempre su punizione, sfiora l'incrocio e si morde le mani, perchè il pallone aveva dato l'impressione di potersi insaccare. Al 36' Baba evita lo 0-2, deviando in extremis un tiro di Honda. Si arriva così alla ripresa e ai 2' di follia dei giapponesi: al 18' Lamouchi inserisce Drogba e l'ingresso in campo del vecchio leone è di buon auspicio per i compagni che, un minuto dopo, grazie a un cross di Aurier girato di testa da Wilfried alle spalle del portiere, pareggiano i conti. Passano solo 2' e Kawashima capitola ancora, questa volta su incornata di Gervinho, che raccoglie il solito cross preciso dalla destra di Aurier. Una punizione da 30 metri di Drogba, al 36', impegna in tuffo il portiere giapponese. Al 40' lo stesso Drogba fallisce il colpo del ko, sfiorando il palo con una specie di rigore in movimento. Comunque sia, per la Costa d'Avorio finisce in gloria, mentre 'Zac' vede sfumare un sogno.
MONDIALI: COSTA D'AVORIO-GIAPPONE 2-1 - RECIFE (BRASILE), 15 GIU - Costa d'Avorio-Giappone 2-1 (0-1), nella seconda partita del Gruppo C di qualificazione dei Mondiali brasiliani, disputata nell'Arena Pernambuco, a Recife.
Costa d'Avorio batte Giappone 2-1 (0-1), nella seconda partita del Gruppo C di qualificazione dei Mondiali brasiliani, disputata nell'Arena Pernambuco, a Recife. Costa d'Avorio (4-2-1-3): Barry Copa 6, Aurier 7, Zokora 6, Bamba 6, Boka 6 (30' st Djakpa sv), Tiote 6.5, Serey 6 (17' st Drogba 6.5), Yayà Tourè 6.5, Kalou 6, Wilfried Bony 6.5 (33' st Konan Ya sv), Gervinho 7. (16 Gbohouo, 23 Sayouba, 2 Viera, 4 Kolo Tourè, 6 Bolly, 7 Akpa, 14 Diomande, 15 Gradel, 21 Sio). All.: Lamouchi 6.5. Giappone (4-2-3-1): Kawashima 6, Uchida 6, Yoshida 6.5, Morishige 5.5, Nagatomo 5.5, Yamaguchi 5.5, Hasebe 5.5 (9' st Endo sv), Okazaki 6, Honda 6.5, Kagawa 6 (41' st Kakitani sv), Osako 6 (23' st Okubo sv). (12 Nishikawa, 23 Gonda, 3 G. Sakai, 8 Kiyotake, 14 Aoyama, 15 Konno, 19 Inoha, 20 Saito, 21 H. Sakai). All.: Zaccheroni 5.5. Arbitro: Osses (Cile) 6. Reti: nel pt 16' Honda; nel st 19' Wilfried, 21' Gervinho. Angoli: 5 a 4 per la Costa d'Avorio. Ammoniti: Yoshida, Zokora, Bamba e Morishige per gioco falloso. Recupero: 1' e 6'. Note: spettatori 40.000 circa. ** I GOL ** - 16' pt: Honda riceve dentro l'area da Nagatomo, controlla e batte il portiere ivoriano con un gran sinistro, mandando il pallone a infilarsi sotto la traversa. - 19' st: Aurier mette il pallone sulla testa di Wilfried, che batte imparabilmente Kawashima e firma il pareggio. - 21' st: Gervinho insacca di testa, raccogliendo un cross sempre dalla destra del solito Aurier.
MONDIALI: URUGUAY BATTUTO 3-1 DAL COSTA RICA COLOMBIA-GRECIA 3-0, COSTA D'AVORIO-GIAPPONE 2-1 Grossa sorpresa ieri nel Gruppo D, quello dell'Italia, ai Mondiali brasiliani. Il Costa Rica, sulla carta la squadra cuscinetto del girone, ha sorprendentemente battuto l'Uruguay 3-1 a Fortaleza. La Colombia ha battuto la Grecia 3-0 ieri nella prima partita del gruppo C dei Mondiali. Costa d'Avorio - Giappone è finita 2-1. ---.
RENZI AL PD: SU CORRUZIONE SCONTI A NESSUNO, NEANCHE A NOI «NON CACCIAMO DISSIDENTI, MA NON ACCETTIAMO RICATTI» «Se c'è qualcuno di noi che sa parli, se c'è qualcuno di noi che ha sbagliato paghi». Lo ha detto ieri Matteo Renzi all'assemblea nazionale del Pd. Un partito che raccoglie il 40,8% degli elettori deve assumere su di sè la «responsabilità» di riformare il Paese. Ma deve anche continuare a camminare «a testa alta» senza fare «sconti a nessuno» sulla corruzione, «neanche a se stesso». Ai 14 senatori dissidenti sulle riforme Renzi dice «non mandiamo via nessuno, ma non possiamo permettere a qualcuno di ricattare la posizione del Pd». Matteo Orfini è stato eletto presidente del partito. ---.
NAUFRAGIO MIGRANTI IN LIBIA, 10 MORTI E 39 DISPERSI ALFANO, UE SI PRENDA CARICO DI MARE NOSTRUM O LASCIAMO Dieci corpi di migranti recuperati e una quarantina di dispersi: sono le drammatiche cifre dell'ennesima tragedia del mare, del viaggio della speranza che si trasforma in dramma. Il naufragio è avvenuto venerdì pomeriggio a circa 40 miglia a nord delle coste libiche, dove un gommone con circa 90 persone a bordo è affondato. Trentanove persone sono state salvate da navi della marina italiana, insieme a 104 migranti di un altro barcone. Per il ministro dell'Interno Alfano, «o l'Europa prende in carico Mare Nostrum o la proposta sarà quella di non proseguire con l'operazione». ---.
MATACENA, RIENTRO PER CHIARA, MA È COME PATIBOLO «DEVO RESTITUIRE MADRE AI FIGLI, MA È UN RICATTO» L'ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena ha annunciato ieri che rientrerà in Italia da Dubai per scontare la condanna definitiva a 5 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. «È come se andassi al patibolo per una sentenza ingiusta» ha detto Matacena, ma «devo restituire la loro madre ai miei figli, che in questa storia è solo una vittima». La moglie di Matacena, Chiara Rizzo, si è vista negare la scarcerazione dal Tribunale del Riesame. Un «ricatto per non farmi esercitare i miei diritti», ha detto l'ex parlamentare. ---.
VALLANZASCA DI NUOVO IN CARCERE PER DUE PAIA DI MUTANDE ARRESTATO IN SUPERMERCATO A MILANO. LUI NEGA IL FURTO Renato Vallanzasca è finito di nuovo in carcere ieri dopo essere stato sorpreso venerdì sera in un supermercato a Milano con due paia di mutande rubate. Il giudice che ha convalidato l'arresto ieri mattina gli ha revocato il beneficio della semilibertà. Il bandito ha negato il furto. Vallanzasca deve scontare 4 ergastoli e 296 anni di carcere per omicidi e rapine commessi negli anni '70 e '80.
PD:ORFINI,GARANZIE A TUTTI MA MINORANZA RISPETTI DECISIONI A Renzi gliene ho dette di tutti colori ma serve partito unito - ROMA, 15 GIU - «Credo che alla fine l'importante sia la decisione di Renzi di proporre uno che in questi anni gliene ha dette di tutti i colori, con scontri anche duri. Quando sarà il caso continuerò a dirgliele. Così si trasmette l'idea di un Pd che ha un compito: portare l'Italia fuori dalla crisi e perciò prova a costruire l'unità. Non dobbiamo dividerci, ovviamente senza omologarci». È quanto afferma a Repubblica il neopresidente del Pd, Matteo Orfini. «Cercherò di essere - assicura Orfini - anche il presidente di chi non mi ha votato». Alla domanda se il nuovo Pd del 40,8% nasca sull'asse Renzi-sinistra dei «giovani turchi», la sua corrente, Orfini replica: «No a una lettura caricaturale, non è asse tra Renzi e 'turchì ma tra tutti quelli che vogliono il cambiamento». «L'ho detto subito dopo il congresso - aggiunge. - Non aveva senso ragionare in termini di maggioranza e minoranza. Infatti non mi sono dedicato all'unità della minoranza ma di tutto il Pd. Il pluralismo va garantito sulle idee non sui cognomi». Orfini fa sapere quindi che intende incontrare i senatori dissidenti del Pd: «Vorrei che rientrassero». Intervistato anche dall' Unità, Orfini replica a Stefano Fassina secondo il quale il neopresidente non sarebbe una figura super partes: «Evidentemente - afferma - il profilo che ho tenuto in questi anni non è super partes, ha ragione Stefano, ma credo che sia stato importante il segnale che Renzi ha voluto mandare a tutto il partito proponendo il nome di una persona con cui durante questi anni ci sono stati molti scontri leali e sulle idee»
CORRUZIONE: BAITA, L'INGORDIGIA DEL SISTEMA È ASFISSIANTE La mazzetta è solo quello che si vede, noi diffusori di spese - ROMA, 15 GIU - «Il Mose in questo momento vale zero. Finisci il lavoro, mi fai vedere se funziona e se è in grado di svolgere le funzioni che ti ho chiesto e poi ti pago. Così ritorni a fare anche l'imprenditore, perchè un imprenditore che non rischia in proprio non è un imprenditore», «chi lavora per lo Stato sa che se vien giù la grandinata paga lo Stato. Non può andare avanti così. Cosa siamo stati, tutti noi, in questi anni? Dei diffusori di spese. Che non dovevano rendere conto a nessuno, praticamente, sui risultati». È quanto afferma al Corriere della Sera,Piergiorgio Baita, ex presidente della Mantovani, primo socio del Consorzio Venezia nuova che punta il dito contro un sistema di corruzione diffusa di cui «la mazzetta è soltanto l'espressione più visibile». «Chi non paga - spiega sulle parole di Squinzi sugli imprenditori, - spesso, fallisce. E tutti a stracciarsi le vesti... Bisogna finirci in mezzo, per capire. C'erano i mutui in banca, i 78 milioni da recuperare, i fornitori da pagare». Ma, aggiunge, «ho sbagliato. Abbiamo sbagliato. Dovevamo ribellarci. Dire di no. Dicevamo a noi stessi: è per la continuità dei cantieri». C'era immoralità, ammette, ma, osserva «perchè un imprenditore sia morale occorre rendere conveniente la moralità. La moralità nasce dall'efficienza della spesa». Baita descrive quindi un sistema caratterizzato dall' «ingordigia», «avvolgente. Dove la politica, al di là delle bustarelle, interviene in modo asfissiante. Imponendo i suoi »tecnici di area«, i suoi avvocati, i suoi consulenti, costringendo ad assumere elettori e clienti, agevolando imprese amiche»
MOTO: CATALUNYA, MCPHEE È PRIMO NEL WARM UP MOTO3 - GRANOLLERS (SPAGNA), 15 GIU - Il pilota inglese John McPhee (Honda) ha ottenuto il miglior tempo nel warm up del Gp della Catalogna classe Moto3 in 1.58.422. Secondo tempo per Alexis Masbou (Honda), poi Efrem Vazquez (Honda). Il migliore tra i piloti italiani nella sessione pre gara è stato Romano Fenati (KTM) autore del sesto tempo a 2,875s da McPhee. Le condizioni della pista non sono ottimali per la grande quantità di pioggia caduta nella notte che ancora rende il tracciato bagnato in molte parti.
RIFORME: SALVINI A RENZI,FACCIAMOLE INSIEME,ECCO CONDIZIONI Dialogo su Senato e titolo V. Alleanza con Fi per ora non esiste - ROMA, 15 GIU - L'accordo con il Pd è sulla riforma del Senato e «sulla collegata riforma del Titolo V della Costituzione. La speranza è una sterzata decisa rispetto al neocentralismo del governo». Lo afferma il segretario della Lega, Matteo Salvini, al Corriere della Sera. «Fin qui - spiega Salvini, - Renzi voleva riportare tutto allo Stato, decidere tutto a Roma. Noi diciamo di redistribuire le competenze oggi concorrenti tra Regioni e Stato. Con le Regioni che si tengono i quattrini per fare il loro lavoro. Con la bozza del governo, le Regioni non servivano più». «Abbiamo anche chiesto - aggiunge - di recuperare i costi standard della spesa pubblica per inserirli in Costituzione. Infine, c'è un tema che per noi è cruciale: il premio alle Regioni virtuose e la sanzione per quelle che virtuose non sono». «Se il governo e la maggioranza - avverte - recepiranno queste nostre indicazioni, io faccio un servizio all'Italia e recupero i due anni di sonno profondo dei governi Monti e Letta». «All'inizio - ricorda Salvini - Renzi diceva no, no, no a qualunque nostra proposta. Se adesso su questi principi incomincia a dire sì, il bilancio per noi diventa positivo». Alla domanda se non temano le accuse di inciucio, Salvini replica «Assolutamente no», «noi stiamo preparando il dopo Renzi». «Io parlo di tutto - fa quindi sapere. - Però, la legge elettorale è l'ultima delle mie preoccupazioni. Il Titolo V tocca la vita dei cittadini, è carne viva». Con Silvio Berlusconi, spiega infine, «sono tre anni che noi e loro siamo lontanissimi», un'alleanza «per ora, non esiste».
IMMIGRAZIONE: A PALERMO NAVE ETNA CON 767 MIGRANTI Tra di loro anche i superstiti dell'ultimo naufragio - PALERMO, 15 GIU - È approdata nel porto di Palermo la nave Etna della Marina Militare con 767 migranti raccolti in diverse operazioni nel Canale di Sicilia. Tra di loro vi sono anche i superstiti dell'ultimo naufragio avvenuto davanti le coste libiche; sul gommone viaggiavano circa 90 persone ma i soccorritori sono riusciti a recuperare, oltre a 39 naufraghi, solo dieci cadaveri.
Sulla nave rifornitrice Etna della marina militare, che solitamente trasporta carburante, tra i 767 profughi ci sono anche 68 minori e 15 feriti gravi che dovranno essere trasferiti subito in ospedale, oltre alle dieci salme recuperate in seguito al naufragio. C'è chi ha perso un braccio e che è rimasto gravemente ustionato dal carburante, molti avrebbero anche la scabbia. A bordo, secondo quanto si è appreso, durante la navigazione sarebbero stati vissuti momenti di forte tensione perchè tra i superstiti vi sarebbero alcune persone che hanno perso i loro cari. «Siamo pronti ad accoglierli - dice Antonio Candela commissario dell'Asp 6 - Abbiamo tre triage per visitare e assistere i profughi». I migranti sarebbero provenienti soprattutto del Ghana, della Costa D'Avorio e della Guinea.
MONDIALI: GERVINHO FIRMA RIMONTA IVORIANA, GIAPPONE KO Romanista decide il match contro 'Samuraì guidati da Zaccheroni - RECIFE (BRASILE), 15 GIU - La Costa d'Avorio è Gervinho, non Drogba, entrato in campo solo nella ripresa. Il romanista è stato il vero protagonista della vittoria degli 'Elefantì sul Giappone di Alberto Zaccheroni che, per un'ora abbondante, ha accarezzato il sogno di aggiudicarsi la prima sfida del Gruppo C dei Mondiali brasiliani. Gli ivoriani, in campo con una sgargiante tenuta arancio, hanno rischiato prima di perdere, sotto un acquazzone tropicale, ma nella ripresa hanno trovato la forza (e la fortuna) per ribaltare un punteggio che li avrebbe penalizzati più del dovuto. I 'Samuraì erano passato in vantaggio poco dopo il quarto d'ora, grazie a una combinazione sull'asse Inter-Milan: il nerazzurro Nagatomo serve il rossonero Honda, che insacca con una gran botta di sinistro, mandando il pallone a collocarsi sotto la traversa. Sembra il preludio a una serata di gloria, per i nipponici, che sfiorano un altre circostanze il gol, ma rischiano anche sulle ripartenze degli africani. La partita è bella e molto veloce, ma anche piena di errori da una parte e dell'altra. Al 21' grande azione di Yoshida che, sulla destra, penetra in area e impegna il portiere Barry Copa, in una respinta a mani aperte. Lo stesso estremo difensore ivoriano deve intervenire un minuto dopo su una conclusione di Honda. Yayà Tourè al 24', sempre su punizione, sfiora l'incrocio e si morde le mani, perchè il pallone aveva dato l'impressione di potersi insaccare. Al 36' Baba evita lo 0-2, deviando in extremis un tiro di Honda. Si arriva così alla ripresa e ai 2' di follia dei giapponesi: al 18' Lamouchi inserisce Drogba e l'ingresso in campo del vecchio leone è di buon auspicio per i compagni che, un minuto dopo, grazie a un cross di Aurier girato di testa da Wilfried alle spalle del portiere, pareggiano i conti. Passano solo 2' e Kawashima capitola ancora, questa volta su incornata di Gervinho, che raccoglie il solito cross preciso dalla destra di Aurier. Una punizione da 30 metri di Drogba, al 36', impegna in tuffo il portiere giapponese. Al 40' lo stesso Drogba fallisce il colpo del ko, sfiorando il palo con una specie di rigore in movimento. Comunque sia, per la Costa d'Avorio finisce in gloria, mentre 'Zac' vede sfumare un sogno.
MONDIALI: COSTA D'AVORIO-GIAPPONE 2-1 - RECIFE (BRASILE), 15 GIU - Costa d'Avorio-Giappone 2-1 (0-1), nella seconda partita del Gruppo C di qualificazione dei Mondiali brasiliani, disputata nell'Arena Pernambuco, a Recife.
Costa d'Avorio batte Giappone 2-1 (0-1), nella seconda partita del Gruppo C di qualificazione dei Mondiali brasiliani, disputata nell'Arena Pernambuco, a Recife. Costa d'Avorio (4-2-1-3): Barry Copa 6, Aurier 7, Zokora 6, Bamba 6, Boka 6 (30' st Djakpa sv), Tiote 6.5, Serey 6 (17' st Drogba 6.5), Yayà Tourè 6.5, Kalou 6, Wilfried Bony 6.5 (33' st Konan Ya sv), Gervinho 7. (16 Gbohouo, 23 Sayouba, 2 Viera, 4 Kolo Tourè, 6 Bolly, 7 Akpa, 14 Diomande, 15 Gradel, 21 Sio). All.: Lamouchi 6.5. Giappone (4-2-3-1): Kawashima 6, Uchida 6, Yoshida 6.5, Morishige 5.5, Nagatomo 5.5, Yamaguchi 5.5, Hasebe 5.5 (9' st Endo sv), Okazaki 6, Honda 6.5, Kagawa 6 (41' st Kakitani sv), Osako 6 (23' st Okubo sv). (12 Nishikawa, 23 Gonda, 3 G. Sakai, 8 Kiyotake, 14 Aoyama, 15 Konno, 19 Inoha, 20 Saito, 21 H. Sakai). All.: Zaccheroni 5.5. Arbitro: Osses (Cile) 6. Reti: nel pt 16' Honda; nel st 19' Wilfried, 21' Gervinho. Angoli: 5 a 4 per la Costa d'Avorio. Ammoniti: Yoshida, Zokora, Bamba e Morishige per gioco falloso. Recupero: 1' e 6'. Note: spettatori 40.000 circa. ** I GOL ** - 16' pt: Honda riceve dentro l'area da Nagatomo, controlla e batte il portiere ivoriano con un gran sinistro, mandando il pallone a infilarsi sotto la traversa. - 19' st: Aurier mette il pallone sulla testa di Wilfried, che batte imparabilmente Kawashima e firma il pareggio. - 21' st: Gervinho insacca di testa, raccogliendo un cross sempre dalla destra del solito Aurier.
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