Editors Choice

3/recent/post-list

Cinquefrondi, il segretario Galimi (PD) ritende la mano a l’altra sinistra

Cinquefrondi (Reggio Calabria) – «Noi abbiamo vinto, non c'è dubbio, ma la vera vittoria è stata far ritrovare alla gente il gusto per la politica». Questo uno dei passaggi del comizio di ringraziamento del PD cittadino che scende in piazza con Michele Galimi, Lucia Alì e Michela Chindamo per resocontare ai cittadini il successo ottenuto e per confermare la linea del rinnovamento imposta con la segreteria Renzi. 

Il PD cittadino con le sue 861 preferenze (36,9%) si è confermato primo partito alle europee del 25 maggio anche a Cinquefrondi ed il segretario cittadino questa affermazione l'ha voluta dedicare a due militanti: Michele Trimarchi e Mimmo Chiappalone. Quindi ha riferito di una campagna elettorale spesa nel nome di Renzi e principalmente pro Gianni Pittella (poi eletto, ndr) cercando di ascoltare anche i drammi della gente a cui la politica deve delle risposte, specie al sud e nella Piana di Gioia. E Renzi a queste risposte starebbe lavorando attraverso una serie di provvedimenti tangibili e l'attuazione della linea riformista implicita nella sua agenda di governo. 

Ma Galimi per la verità ha lanciato apertamente un altro messaggio, quasi un appello: «la nostra – ha detto col solito immancabile fervore – è una sezione aperta. Riannodiamo la sinistra rafforzando Renzi perché serve l'apporto di tutti». Che tradotto vuol dire, riformisti di sinistra, uniamoci! Un'apertura di credito non nuova nei confronti delle altre forze di sinistra (cui ieri alcuni autorevoli esponenti cittadini erano presenti - assieme ad esponenti della maggioranza, in altra posizione - ai margini della piazza a cogliere i tratti salienti del discorso del segretario PD, ndr) per cercare quindi di riunificare con un pubblico endorsement la casa della sinistra. Galimi ha voluto quindi rimarcare che la forte affermazione del partito «legittima il partito in Italia e l'Italia in Europa, per permettere finalmente di porre l'uomo al centro della politica e non le banche o gli interessi della finanza». 


E dello stesso avviso sono state anche le due donne sul palco con il segretario, con la Chindamo a rimarcare che la vittoria è giunta «nonostante la rassegnazione della gente contro l'incoerenza di Grillo confermando la fiducia degli italiani nel PD» e Lucia Alì che ha parlato di «un voto di fiducia non solo per Renzi che oggi ancor più si legittima alla guida del paese, ma anche di speranza e prospettiva per un serio programma europeo che riporti autorevolezza all'Italia».      

 

Giuseppe Campisi


--
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
MNews.IT 

Posta un commento

0 Commenti