PAZZA INTER, SPRECA DOPPIO VANTAGGIO E COL LIVORNO È 2-2 UDINESE SUPERA IL CATANIA 1-0 COL SOLITO DI NATALE
SICILIA: GIUNTA CROCETTA NOMINA MANAGER SANITÀ,È RIVOLUZIONE - PALERMO, 31 MAR - La giunta regionale, riunita questa sera dal presidente Rosario Crocetta, dopo avere ampiamente discusso, ha approvato il nuovo piano dei manager della sanità siciliana. L'assessorato alla Salute ha tenuto conto dei seguenti criteri di scelta: la presenza di tutti i designati all'interno della lista dei selezionati dall'apposita commissione di valutazione; tutti i manager provengono dalla sanità pubblica e hanno esperienza ospedaliera. Quasi tutti, eccetto tre di loro, non hanno ricoperto incarichi precedenti di manager. «La scelta del governo - dice Crocetta - si è basata sulla necessità di rinnovare profondamente e confermare tra i manager precedentemente in carica solo coloro che si fossero distinti, oltre che per i criteri prescelti dalla commissione, per le performance di gestione e in particolare la riqualificazione dei servizi e per l'ottimizzazione della spesa. Spending review e rinnovazione sono infatti obiettivi prioritari dei manager». Nei nuovi contratti il governo inserisce anche la valutazione basata sul controllo degli obiettivi di spesa e del miglioramento dei servizi, che fanno parte integrante della valutazione annuale dei medesimi. Crocetta ha voluto effettuare la scelta prima della ricomposizione degli assetti di giunta, «per rimarcare il fatto che la decisione degli incarichi non può essere assolutamente oggetto di mediazione politica, ma va effettuata sulla base delle professionalità e della trasparenza». «Questa è una vera rivoluzione - afferma Crocetta - si rompe con il vecchio sistema e si lancia un nuovo metodo che è quello che chiedono i cittadini. Ringrazio con particolare riconoscenza l'assessore Borsellino e il suo staff per avere instancabilmente lavorato per una selezione che è oggettiva e finalizzata solo alla tutela degli interessi degli utenti, ringrazio particolarmente gli assessori presenti, in un momento in cui persino vengono messi in discussione, per la lealtà istituzionale e per l'amore che hanno dimostrato verso la Sicilia. Abbiamo fatto la rivoluzione della sanità». Presenti alla riunione di giunta, oltre a Crocetta, glòi assessori Linda Vancheri, Dario Cartabellotta, Nelli Scilabra, Nino Bartolotta, Mariella Lo Bello, Michela Stancheris, Lucia Borsellino, Ester Bonafede, Nicolò Marino, Mariarita Sgarlata.
NASCE 'ADESSO!METROPOLÌ, FEDERAZIONE PRO RENZI A MILANO Non tutti iscritti al Pd, contributo video di Stefano Boeri - MILANO, 31 MAR - Nasce a Milano una federazione di comitati per sostenere Matteo Renzi. La nascita di 'Adesso! Metropolì sarà festeggiata giovedì 3 aprile, alle 20.30, in via San Vittore 49 (Sala Cordata). «È il risultato - si legge nella nota degli organizzatori - di un lungo percorso delle associazioni e dei comitati milanesi nati per sostenere Renzi già alle primarie del 2012. Ci eravamo messi al lavoro in modo sparso e spontaneo, strada facendo abbiamo cercato di coordinarci, ora abbiamo deciso di non disperderci, anzi di stare insieme più e meglio di prima». «Adesso! Milano», «Milano Sud x Renzi», «Adesso Nord Milano» e «Comitati per Renzi di Città Studi» diventano dunque una federazione «che ha in comune molte idee e la voglia di tener vivo lo spirito della Leopolda» Come sottolineano i sostenitori del premier, «anche a Milano molte cose sono ormai diverse, compreso il gruppo dirigente del Pd». «Alcuni di noi sono del Pd, altri non intendono fare una scelta politica di partito, ma tutti abbiamo l'ambizione di partecipare al cambiamento del Paese. E vogliamo farlo nella nostra area metropolitana: siamo convinti che per cambiare non basti il Pd ma serva Milano». Tra i molti contributi e interventi previsti per giovedì sera, anche quello videoregistrato da Stefano Boeri.
ENEL PORTO TOLLE, CONDANNA 3 ANNI PER TATÒ E SCARONI Per disastro ambientale, assolto Ad Conti. Ad Eni, farò ricorso - ROVIGO, 31 MAR - Finisce con una condanna per gli ex vertici dell'Enel, Franco Tatò e Paolo Scaroni, e l'assoluzione per l'attuale Ad, Fulvio Conti, il processo di primo grado per danni ambientali causati dalle emissioni della centrale termoelettrica di Porto Tolle, sul delta del Po. Scaroni ha già annunciato il ricorso in appello. Secondo il collegio legale degli imputati, 'nessun danno sanitario e ambientale è stato riconosciuto dal Tribunale di Rovigo. È caduto dunque il nucleo fondamentale della tesi di accusa e della consulenza epidemiologica su cui aveva puntato il Pm«. Il Tribunale di Rovigo, dopo una lunga battaglia legale, ha condannato i due ex Ad a 3 anni ciascuno in relazione al reato di disastro ambientale doloso - per il comma 1 (»Per aver messo in atto quelle condotte che mettono in pericolo la comunità«) non contestando il danno previsto dal comma 2 - assolvendoli invece per l'ipotesi di omesse cautele, con l'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Assolti Fulvio Conti e altri cinque ex manager finiti a processo - Antonino Craparotta, Leonardo Arrighi, Sandro Fontecedro, Alfredo Inesi, Carlo Zanatta -. Assolto anche l'ex direttore dell'impianto Renzo Busatto, per il quale in sede di requisitoria la Pm aveva riconosciuto la prescrizione. Il Tribunale ha inoltre condannato Tatò, Ad di Enel dal 1996 al 2002, e Scaroni, suo successore dal 2002 al 2005, al pagamento di una provvisionale complessiva di 430 mila euro suddivisi tra le parti civili (Ministeri dell'ambiente e della salute, la Provincia di Rovigo e alcuni Comuni polesani, le associazioni Legambiente, Italia Nostra, Greenpeace, Wwf). Tra gli atti depositati il ministero dell'ambiente aveva incluso una ricerca dell'Ispra che stimava in 3,6 miliardi il danno ambientale. »Sono completamente estraneo alla vicenda e farò immediatamente ricorso« ha detto Scaroni, attuale Ad Eni. »Sono stupefatto da questa decisione - ha aggiunto -. Come dimostrato dalle difese, la centrale Enel di Porto Tolle ha sempre rispettato gli standard in vigore anche all'epoca dei fatti«. »I reati contestati non sussistono, peraltro sono così risalenti nel tempo che, se ci fossero stati, oggi avrebbero dovuto essere dichiarati prescritti« ha osservato il suo legale, Alberto Moro Visconti. Fulvio Conti si è detto invece »soddisfatto per la sentenza di assoluzione, che dimostra - ha spiegato - la mia totale estraneità rispetto alle accuse sollevate in questi mesi di dibattimento«. »Considero questa - ha detto in una nota Tatò - una sentenza assurda, che scuote la mia teutonica fiducia nella giustizia. Sono certo che chi gestiva la centrale quindici anni fa ha sempre rispettato le norme: vedremo in appello«. La Pm Manuela Fasolato aveva sostenuto l'accusa di disastro ambientale e di omesse cautele in relazione a una serie di presunte condotte negli anni che avrebbero aggravato la situazione ambientale nell'area del Delta che, sempre secondo l'accusa, avrebbero avuto un nesso con l'aumentare delle patologie respiratorie riscontrate nella popolazione infantile, come emerso da perizie presentate dalla rappresentante dell'accusa. Controperizie presentate dalle difese degli imputati, invece, escludevano qualsiasi nesso causale tra l'attività della centrale e le patologie. Il Pm aveva chiesto condanne per gli imputati con pene più pesanti per Tatò (7 anni) e Scaroni (5 anni). Costruita negli anni '80, la centrale di Porto Tolle è un impianto enorme che a regime avrebbe potuto generare l'8% del fabbisogno nazionale di energia elettrica. Inizialmente funzionava a gasolio e zolfo, e i gas combusti venivano espulsi in atmosfera da una ciminiera alta 250 metri. Dal 1995 è stato utilizzato un nuovo combustibile, l'Orimulsion, e dalla metà degli anni 2000 è iniziato il lungo processo, non ancora concluso e segnato da continui ricorsi o pronunciamenti, per la riconversione a carbone.
PORTO TOLLE: LEGALI IMPUTATI, NON C'È DANNO AMBIENTALE - ROMA, 31 MAR - «Nessun danno sanitario e ambientale è stato riconosciuto dal Tribunale di Rovigo». Lo sostiene il collegio legale istituito per difendere gli imputati - al processo a Rovigo sulla gestione delle centrale Enel di Porto Tolle - all'epoca ai vertici dell'Enel. Secondo il collegio, «è caduto dunque il nucleo fondamentale della tesi di accusa e della consulenza epidemiologica su cui aveva puntato il Pm».
ARGENTINA: SI MOLTIPLICANO CASI DI GIUSTIZIA FAI-DA-TE 18enne linciato a Rosario,borseggiatore malmenato a Buenos Aires - BUENOS AIRES, 31 MAR - Il crescente allarme sociale per l'insicurezza sta sfociando in episodi di violenza in Argentina, dove negli ultimi giorni si sono moltiplicati i casi di tentativi di linciaggio da parte da parte di cittadini comuni che sono riusciti a catturare delinquenti, o presunti tali. A Rosario - terza città più importante del paese, ma prima per il numero di omicidi - durante la settimana scorsa si sono registrati quattro casi di attacchi della folla contro delinquenti, uno dei quali si è concluso con la morte di un ladro 18enne, David Moreyra, catturato dai passanti dopo aver rubato la borsa a una signora. Moreyra circolava con un complice in sella a una moto: il fenomeno dei cosiddetti «motochorros» è diventato così comune nella città che sabato scorso due giovani che stavano andando a lavorare insieme in moto sono stati presi per delinquenti da un gruppo di persone e malmenati brutalmente prima che arrivasse la polizia e potessero dimostrare la loro innocenza. La giustizia fai-da-te è arrivata anche a Buenos Aires, dove nel quartiere residenziale di Palermo un borseggiatore è stato sorpreso ieri mentre rubava e ha rischiato anche lui la morte: su Twitter molti vicini inorriditi hanno raccontato come il ladro, un ragazzo 17enne, è stato bloccato a terra dal portinaio di un palazzo vicino, mentre la gente faceva a turno per dargli pugni e calci in faccia.
LOMBARDIA: LETTERA MARONI, RESTITUIRE RIMBORSI CONTESTATI Imbarazzano storie spese pazze; ma per Consiglio è atto dovuto - MILANO, 31 MAR - Fanno ancora rumore e imbarazzo, al Pirellone, le spese contestate a 64 consiglieri o ex consiglieri regionali lombardi, nel periodo che va dal 2008 al 2012, a cavallo delle precedenti due legislature. Rimborsi che ammontano a circa 3 milioni di euro e che, secondo gli approfondimenti della Procura della Corte dei Conti, non sarebbero stati giustificabili con gli impegni istituzionali dei consiglieri. E così, mentre su alcuni giornali stanno uscendo a puntate contestazioni e curiosità sui comportamenti dei politici lombardi che continuano ad allungare ombre, il governatore leghista Roberto Maroni ha dato grande rilevanza a una lettera inviata oggi per chiedere che i rimborsi contestati vengano restituiti. «In merito alla vicenda delle spese dei gruppi consiliari regionali relative al periodo 2008-2012 il presidente della Regione Lombardia - ha fatto sapere l'ufficio stampa nel tardo pomeriggio - ha inviato una lettera ai consiglieri regionali e ai presidenti dei gruppi, con l'intimazione di immediato pagamento delle somme ritenute indebite come quantificato dalla Procura regionale della Corte dei Conti». Dal Pirellone, la sede del Consiglio regionale, è arrivata subito una conferma che di fatto spiega però come il comportamento di Maroni (in carica da un anno) rientri nella procedura. «Si precisa - recita infatti la nota dell'altro palazzo della politica regionale - che queste comunicazioni sono un atto dovuto, effettuato dal presidente della Regione in quanto legale rappresentante dell'ente su richiesta della Procura regionale della Corte dei Conti. Ciò al fine di interrompere i termini della prescrizione quinquennale». «Naturalmente - ha concluso la nota del Consiglio regionale - come indicato anche nella lettera ricevuta dai consiglieri interessati, è fatto salvo il principio del contraddittorio garantito sin dalla fase istruttoria pre-processuale». Per i 64 consiglieri ed ex consiglieri (31 del Pdl, 23 della Lega, 5 del Pd, 2 dell'Udc, 1 a testa Idv, Sel e Pensionati) è stata chiusa da poco l'indagine della Procura di Milano, in vista della richiesta di rinvio a giudizio per peculato. Ma sulle loro teste pendono appunto anche le contestazioni della Corte dei Conti per i danni che avrebbero arrecato alle casse pubbliche. Come per quei «2 milioni e 140 mila euro» in pranzi e cene «annaffiati con ottimo vino», o in veri e propri «banchetti» ma anche in piccole spese come le aspirine, di cui proprio oggi il Corriere della Sera elencava con grande risalto i dettagli.
CALCIO: GUIDOLIN, SODDISFATTO DELLA SALVEZZA = Udine, 31 mar. - - «Sono soddisfatto anche se siamo arrivati con un mesetto di ritardo alla salvezza rispetto agli altri anni, ma non si può arrivare tutti gli anni a lottare per il quarto o quinto posto». Lo ha detto il tecnico dell'Udinese Francesco Guidolin al termine della vittoria per 1-0 sul Catania che avvicina i bianconeri alla salvezza, per la quale manca solo la matematica: «Siamo indubbiamente contenti della salvezza, un pò meno della gara di stasera -ha aggiunto Guidolin-. Non abbiamo recuperato bene dagli sforzi contro l'Inter, il Catania onestamente non meritava di perdere anche se il nostro è stato un buon secondo tempo».
FIAT: BORGHEZIO, SOLIDARIETÀ ALL'AZIONISTA ALLONTANATO DA ASSEMBLEA = INTERROGAZIONE PARLAMENTARE PER INCREDIBILE EPISODIO DI CENSURA Torino, 31 mar. - - «Erano evidentemente scomode le dichiarazioni che il piccolo azionista Marco Bava stava svolgendo all'assemblea Fiat, se si è ritenuto di farlo allontanare 'manu militarì dal podio dell'assemblea, impedendogli illegalmente di proseguire nel suo intervento. Bava sosteneva, come hanno fatto reiteratamente i parlamentari italiani ed europei della Lega nord, che la Fiat non la sta raccontando 'giustà circa il fatto che la produzione sarà dislocata, contrariamente a ciò che viene affermato, soprattutto all'estero e quindi lontano dagli stabilimenti italiani e, per quanto ci riguarda, soprattutto lontano dal Nord». Lo dichiara l'europarlamentare della Lega, Mario Borghezio. «Presenterò immediatamente anche al Parlamento europeo una interrogazione urgente per stigmatizzare questo incredibile episodio di censura dell'intervento di un azionista durante l'assemblea di una grande società quotata», conclude.
YAHOO!: GRUPPO SFIDA YOUTUBE, ALLO STUDIO SITO CONDIVISIONE VIDEO = Roma, 31 mar. - - Yahoo! vuole sfidare Youtube, la piattaforma video acquistata da Google nel 2006. Secondo indiscrezioni raccolte il sito Re/Code, il gruppo californiamo potrebbe lanciare già nei prossimi mesi un proprio sito di video sharing puntando sui benefici economici per i contributors, che da anni si lamentano degli scarsi compensi da Youtube. La società starebbe dunque già prendendo contatti con alcune star per mostrare il progetto.
TRAPANI: SCOPERTO E FATTO BRILLARE RESIDUATO BELLICO NEL TRAPANESE = Palermo, 31 mar. - - Un ordigno bellico inesploso risalente alla seconda guerra mondiale è stato scoperto a Valderice, nel trapanese, in contrada Sciare. In pessimo stato di conservazione, l'ordigno è stato distrutto da una squadra specializzata del quarto reggimento Genio guastatori di Palermo, dipendete dalla brigata «Aosta». Si trattava di una bomba d'aereo da 20 libbre contenente esplosivo ad alto potenziale, di fabbricazione americana. L'ordigno era stato rinvenuto nella notte di sabato scorso e la Prefettura di Trapani aveva chiesto l'intervento dell'esercito, che si era attivato per neutralizzarlo. La bomba, che si trovava a pochi passi da una casa di riposo per anziani in località Case Rosse, è stata rimossa e trasportata in una cava dove è stata fatta brillare in sicurezza.
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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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