FISCO: PADOAN, IN TEMPO DI CRISI NON TUTTE EVASIONI UGUALI Sistema efficiente si basa su fiducia fra contribuente e Stato - ROMA, 25 APR - Sull'evasione fiscale il governo insisterà, ma in modo diverso dal passato: «Non ci siamo dati un obiettivo perchè siamo prudenti». Lo dice in un'intervista al Foglio il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Rispetto ai metodi di caccia all'evasione stile blitz a Cortina, Padoan spiega che «un sistema fiscale efficiente si basa sulla fiducia tra contribuente e Stato. Di clamoroso ci dovrebbe essere il rapporto 'friendly' dei sistemi fiscali con il cittadino, ed esperienze internazionali dimostrano che questo è possibile». Il ministro osserva che, soprattutto in una fase di crisi, emerge quella che lui chiama «evasione determinata da eventi esterni», e che altri definiscono «evasione per necessità»: «Se un imprenditore che è sempre stato onesto si sente costretto a evadere pur di mantenere in vita un'impresa».
25 APRILE:RETE STUDENTI E UDU, RESISTIAMO OGGI E SEMPRE - ROMA, 25 APR - Nel sessantanovesimo anniversario della Liberazione, La Rete degli studenti e l'Udu sottolineano «l'importanza della libertà e della democrazia», «il piu alto lascito delle lotte partigiane». «In questi anni - scrivono in una nota- stiamo vedendo sempre di più la nascita di movimenti neo fascisti e neo-nazisti che istigano i giovani a comportamenti violenti, xenofobi e sessisti ben lontani dai valori su cui si fonda la nostra Costituzione. Sono invece più recenti, ma non meno preoccupanti, fenomeni di presa collettiva, soprattutto tra i giovani, di movimenti o comunque idee di rifiuto delle pratiche e delle istituzioni democratiche perchè considerate non più rappresentative o addirittura inutili». «Non possiamo accettare che tra le giovani generazioni si annidi il germe del rifiuto per i valori che abbiamo ricevuto in eredità» , affermano ancora le due associazioni, aggiungendo che «alla violenza, ai tentativi di revisionismo storico e alle tendenze antidemocratiche rispondiamo col portare nelle piazze le storie di Resistenza di ieri e di oggi».
EUROPEE: BLOG GRILLO LANCIA «INNO» M5S, «PUGNI SUL TAVOLO» Clip con elettori comuni da tutta Italia - ROMA, 25 APR - «E sbatterò i miei pugni su quel tavolo e urlerò tutta la rabbia che c'è in me. E lotterò con le mie forze contro il diavolo del dio denaro che ha corrotto le anime». È questo il ritornello della colonna sonora che il M5S ha scelto per la campagna per le Europee. «Pugni sul tavolo» è il titolo della canzone, pubblicata sul blog di Beppe Grillo e definita «Inno di M5S per le Europee». «Questa Europa è un' Europa che non smette di mostrarsi fragile nei suoi concetti e nei suoi perchè si dimostra totalmente instabile», recita l'incipit del brano - testo e musica di Felice Marra - che, in linea con il M5S, si scaglia contro Bruxelles: «Questa Europa è una Europa che si nutre umiliando i deboli con leggi tutte sangue e lacrime mentre i loro conti in banca salgono». E, sempre sul blog il M5S pubblica la clip del brano: immagini prese da tutta Italia e anche dall'estero, di studenti, lavoratori, mamme e giovanissimi italiani. E, nel momento in cui parte il ritornello, tutti a sbattere i pugni sui tavoli, alcuni dei quali con il simbolo del M5S.
25 APRILE: BELLA CIAO INTONATA A PORDENONE DOPO POLEMICHE Consuete azioni disturbo durante discorsi politici centrodestra - PORDENONE, 25 APR - «Bella ciao» risuona nella piazza della città, eseguita dalla banda cittadina al termine dei discorsi ufficiali. È stato il momento più importante della cerimonia, dopo le polemiche dei giorni scorsi per il divieto, poi rientrato, di eseguire il brano. Assente il Prefetto, Pierfrancesco Galante, all'estero per una missione istituzionale programmata da tempo. La cerimonia, come dal 2006, è stata disturbata da un gruppo di cittadini, tra cui alcuni anarchici, durante i discorsi della Provincia di Pordenone, amministrata dal Centrodestra. Proprio per questo motivo, il presidente Alessandro Ciriani (Fratelli d'Italia) presidente della Provincia, era assente, come da tempo annunciato. Al suo posto il discorso è stato tenuto dal vice, Eligio Grizzo (Lega Nord) e accompagnata da bordate di fischi e richieste di dimissioni. «Bella Ciao» è stata intonata dopo che il presidente locale Anpi, Giuseppe Mariuz, aveva ricordato il sacrificio di oltre 2 mila pordenonesi, tra partigiani e civili, durante la guerra di Liberazione. A cantarla c'erano anche il vice presidente della Regione, Sergio Bolzonello e il sindaco, Claudio Pedrotti. Poi è partito il corteo, più numeroso che in passato.
25 APRILE: ANTIFASCISTI MILANO CONTRO OMAGGIO A CADUTI RSI Presidio durante commemorazione di estrema destra al Campo 10 - MILANO, 25 APR - Un presidio di protesta è in corso, stamani a Milano, da parte di movimenti antifascisti e centri sociali in concomitanza con una commemorazione al Cimitero Maggiore da parte di appartenenti all'estrema destra. L'omaggio ai caduti della Rsi, che viene organizzato ogni anno al Campo 10 tra le polemiche, viene infatti stigmatizzato dalla 'Rete partigiani in ogni quartierè che in una nota lo definisce «l'ennesima parata nazi-fascista». Sul posto le forze dell'ordine non hanno segnalato particolari tensioni. I giovani che partecipano al presidio antifascista stanno allestendo alcune strutture in piazza del Cimitero Maggiore, mentre un centinaio di estremisti di destra, tra cui anche svariati 'hummerskin', si sono radunati all'ingresso posteriore del cimitero. La loro cerimonia si svolge prima della manifestazione ufficiale alle tombe dei caduti partigiani con le autorità cittadine, prevista intorno alle 12. Questa sera, intorno alle 20, nella medesima piazza, è previsto un 'concerto antifascistà.
25 APRILE: MALORE PRESIDENTE VAL D'AOSTA DURANTE CERIMONIA - AOSTA, 25 APR - Il presidente della Regione autonoma Valle d'Aosta, Augusto Rollandin, ha avuto un malore durante la cerimonia del 25 aprile in corso nel cimitero monumentale di Aosta. Rollandin- la cui giunta si è dimessa lunedì scorso - è stato soccorso dal senatore Albert Lanièce, che è medico, in attesa dell'arrivo di un'ambulanza.
THYSSEN: MANAGER; UNA MONTATURA, SONO L'OTTAVA VITTIMA Salerno, vergogna per come storia è stata gestita da Tribunali - ROMA, 25 APR - «Ma quale responsabilità. Io sono l'ottava vittima di questa storia. L'ottava. E mia moglie che è qui accanto a me, e che sta lottando contro il cancro, è la nona. Anche noi siamo vittime. Ma per noi non c'è pietà. E dire che io non ho fatto nulla di male. Nulla. Questa è tutta una montatura» Così, intervistato dalla Stampa, Raffaele Salerno, che guidava lo stabilimento Thyssen al momento della tragedia del 2007, commenta la decisione della Cassazione di annullare la sentenza della Corte d'appello di Torino per rimodulare le condanne per omicidio colposo e omissione volontaria di cautele contro gli incidenti inflitte ai sei dirigenti della multinazionale tedesca dell'acciaio, fra i quali lo stesso Salerno. «Che vergogna questa storia. Per come è stata gestita dai tribunali», «sono disgustato», dice il manager. «Sono stato consegnato in mano ai parenti di quelle persone morte e sono stato giudicato da loro. Ecco, hanno consegnato noi dirigenti. Ed è inevitabile che sia finita così, con questa condanna che mi porterà dritto in galera». Una colpa, spiega, «ce l'ho. Quella di avere sempre lavorato dall'età dei 17 anni. E di essere rimasto in azienda nonostante potessi andare in pensione». «Là dentro andava tutto benissimo», dice a proposito della sicurezza in azienda. «Io sono stato condannato come se in Italia non ci fossero mai stati incidenti sul lavoro. Vuole sapere la verità?». «Hanno perso di mira la Thyssen e ci hanno fatti a pezzi. La Thyssen era il male».
ROMA: MARINO,RENZI HA DETTO 'VAI AVANTI CON DETERMINAZIONÈ Incontro alla cerimonia per il 25 Aprile nella capitale - ROMA, 25 APR - «Abbiamo scambiato delle opinioni da sindaco di Roma a sindaco d'Italia. Io gli ho raccontato brevemente le sfide principali che abbiamo nel nostro radar nei prossimi giorni e nei prossimi mesi e il presidente del Consiglio mi ha incoraggiato ad andare avanti con determinazione». Così il sindaco di Roma Ignazio Marino a chi gli chiedeva cosa si fosse detto con il presidente del Consiglio Matteo Renzi a margine della cerimonia all'Altare della Patria in occasione del 25 Aprile.
LAVORO: SACCONI; TESTO VA CAMBIATO, NON APRIREMO CRISI Cgil non ha influito, ma parte sinistra 'non ha cambiato versò - ROMA, 25 APR - «Il decreto sarà convertito nei tempi previsti. La sua qualità dipenderà da quanto si riavvicinerà alla versione iniziale. E non ci sarà nessuna crisi». Lo afferma in un'intervista a Repubblica a proposito del testo sul lavoro Maurizio Sacconi, capogruppo dell'Ncd al Senato e presidente della Commissione Lavoro. «Onestamente - aggiunge l'ex ministro - non credo che la Cgil abbia avuto un peso nella modifica del decreto lavoro». «Penso che in una parte del Pd ci sia una caratteristica pansindacale. C'è una parte significativa del Pd che risente di una certa lettura dei rapporti di lavoro, di un certo pregiudizio nei confronti delle imprese, di una vera ossessione regolatoria per prevenire i cattivi datori di lavoro. È una parte della sinistra che, per dirla con il presidente Renzi, 'non ha cambiato versò».
RONCALLI: RATZINGER; SI DEFINIVA SACCO VUOTO, FECE STORIA Così l'allora teologo in un articolo su rivista tedesca del 1968 - ROMA, 25 APR - «Con la sua idea dell'aggiornamento Giovanni XXIII ha creato un nuovo modello conciliare e ha dato una svolta fino ad allora impensabile alla storia della Chiesa del Ventesimo secolo». Così scriveva Joseph Ratzinger, allora teologo e professore a Tubinga, in un articolo pubblicato nel 1968 sulla rivista «Theologische Quartalschrift». Testo inedito in italiano, che sarà pubblicato dall'Osservatore romano nell'edizione speciale di domenica ed è anticipato oggi dal Corriere della Sera in vista della canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXXIII. «Il fatto che lui stesso si sia definito un sacco vuoto che lo Spirito Santo ha riempito improvvisamente di forza - scriveva il futuro Benedetto XVI di papa Roncalli, - sembra come una conferma diretta di questa teoria dalla sua stessa bocca». «Chi riesce a parlare in modo tanto diretto, tanto personale e tanto libero, non è un parroco di campagna portato improvvisamente in alto da un caso della storia, che non sa ciò che fa, ma fa parte dei pochi che sono veramente grandi, i quali, superando tutti gli schemi, sperimentano di persona in modo creativamente nuovo ciò che è all'origine, la verità stessa, e riescono a porlo nuovamente in rilievo».
WOJTYLA: BERGOGLIO; COERENZA NON SI COMPRA, STA NEL CUORE Così da cardinale di Buenos Aires nell'omelia del 4 aprile 2005 - ROMA, 25 APR - «Giovanni Paolo II è stato semplicemente coerente, non ha mai ingannato, non ha mai mentito, non ha mai svicolato. Ha comunicato con il suo popolo, con la coerenza di un uomo di Dio. La coerenza non si compra, sta nel cuore». Sono le parole che Jorge Mario Bergoglio pronunciò nell' omelia in memoria di Wojtyla in qualità di cardinale di Buenos Aires il 4 aprile 2005. Omelia inedita in italiano che sarà pubblicata nell'edizione speciale di domenica dell' Osservatore romano ed è anticipata oggi dal Corriere della Sera in vista della canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXXIII. «Giovanni Paolo - affermava Bergoglio - ha comunicato con il suo popolo, con la coerenza di un uomo di Dio, con la coerenza di chi tutte le mattine trascorreva lunghe ore in adorazione, e poichè adorava si lasciava armonizzare dalla forza di Dio». «La coerenza non si studia in nessuna facoltà. La coerenza si forgia nel cuore con l'adorazione, con l'unzione al servizio degli altri e con una retta condotta». «Ricordiamo un uomo coerente che una volta ci ha detto che questo secolo non ha bisogno di maestri, ma di testimoni, e il coerente è un testimone. Un uomo che mette in gioco tutto se stesso, e con tutto se stesso e con l'intera sua vita, con la sua trasparenza, avalla ciò che predica».
BERLUSCONI: CON IL NUOVO SENATO L'ITALICUM INCOSTITUZIONALE IN TV APRE CAMPAGNA ELETTORALE, 'RENZI SIMPATICO TASSATORÈ Berlusconi torna in tv, apre la campagna elettorale e rompe il patto del Nazareno: la riforma del Senato è invotabile entro le europee e col monocamerale l'Italicum è incostituzionale, dice il leader di Fi. Definisce Renzi un «simpatico tassatore», parla dell'uscita di Alfano dal partito come di un «dolore personale» e della sua decadenza dal Senato come «una mascalzonata». ---. NAPOLITANO FIRMA DECRETO IRPEF. DL LAVORO PASSA AL SENATO LUCCHINI, VIA LIBERA ALL'ACCORDO: 250 MILIONI PER IL RILANCIO Dopo un colloquio con Padoan per chiarimenti sugli effetti del decreto, Napolitano ha firmato il dl Irpef: scatta il bonus degli 80 euro. Incassato l'ok della Camera, il dl lavoro passa invece al Senato. Firmato l'accordo per la Lucchini: 250 milioni per il rilancio; spento l'altoforno di Piombino, previsti 2-3 anni per la riconversione dell'area. ---. THYSSEN, CASSAZIONE: RIVEDERE LE PENE; NUOVO APPELLO A TORINO ANNULLATE LE CONDANNE DEI MANAGER. PROTESTA PARENTI VITTIME Ci sarà un nuovo processo per la tragedia della Thyssenkrupp. La Cassazione ha annullato infatti la sentenza della Corte di appello di Torino: per i supremi giudici è necessario rimodulare le condanne per omicidio colposo e omissione volontaria di misure di sicurezza inflitte ai 6 dirigenti della multinazionale tedesca dell'acciaio. Protesta dei parenti delle vittime. ---. CROLLA LA CROCE PER WOJTYLA E UCCIDE UN GIOVANE DI 21 ANNI ROMA VERSO CANONIZZAZIONE. PAPA VEDE PRESIDENTE EL SALVADOR Tragedia in Valcamonica, dove un 21enne è morto schiacciato nel crollo dell'enorme croce del 'Cristo redentorè realizzata per la visita a Brescia di Wojtyla. Proprio mentre Roma si prepara alla canonizzazione domenica di Giovanni Paolo II. Oggi in Vaticano previsti due breefing sulla vita dei due papi santi. Bergoglio in mattinata riceve il presidente di El Salvador. ---. UCRAINA: FILORUSSI UCCISI NELL'EST, PUTIN MINACCIA REAZIONI MARÒ: CASO A UNA SVOLTA,ITALIA APRE PROCEDURA INTERNAZIONALE Putin minaccia reazioni dopo l'operazione militare nell'est dell'Ucraina, in cui sono sarebbero morti 7 filorussi. Mosca sposta le truppe alla frontiera; Kiev sospende i blitz e dà 48 ore alle Russia per spiegare le manovre. «La Russia non mantiene la parola, ma il mondo è pronto a reagire», avverte Kerry. Nel caso marò una svolta: l'Italia apre la procedura internazionale. ---. EUROPA LEAGUE: JUVE KO A LISBONA, BENFICA VINCE 2-1 SIVIGLIA-VALENCIA 2-0. SERIE A, STASERA ANTICIPO ROMA-MILAN Il Benfica gela la Juventus in Europa League: ieri sera a Lisbona i lusitani si sono imposti 2-1 sui bianconeri. Padroni di casa subito in gol con Garay; pari di Tevez alla mezzora della ripresa; nel finale un gran tiro di Lima chiude il match. Siviglia-Valencia 2-0 nell'altra sfida delle andate delle semifinali. Stasera la Serie A con l'anticipo Roma-Milan.
M5S: PIZZAROTTI, RESTO NEL MOVIMENTO E FACCIO IL SINDACO Vado avanti, mancano tre anni alla fine del mio mandato - ROMA, 25 APR - «La fatwa è questione di punti di vista. Basta saperla gestire. Io sono tranquillo, vado avanti e rispondo solo ai cittadini di Parma. A tutti, ovviamente, anche a quelli che non mi hanno votato. Mancano ancora tre anni alla fine del mio mandato». Così, intervistato da Repubblica, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti (M5S), che sottolinea di non avere «nessuna intenzione di uscire dal Movimento nè di andare alla rottura». «A Casaleggio - prosegue - dico che amministrare una città vuol dire affrontare i problemi reali. Fare i conti con le cose concrete. Dare risposte alla gente perchè alla gente le polemiche interessano pochino. In questa sfida quotidiana certe battaglie puoi anche perderle. Sull'inceneritore abbiamo fatto di tutto per bloccarlo, lo ha riconosciuto anche Grillo». «Non è stato possibile fermare quell'impianto - afferma -. L'ha costruito una società privata. Non è questione di penali da pagare, è che la città, dissestata come l'abbiamo presa, non poteva permettersi di dire a questi signori: prego, ecco 180 milioni, tenetevelo. Detto questo, non sono stato eletto per fermare l'inceneritore. Il programma per Parma è fatto di 400 punti». «La verifica chiesta da Crimi è tecnicamente infattibile - ricorda, - l'ho detto. Penso a lavorare sodo e a testa bassa come ho fatto da quando gli elettori mi hanno consegnato le chiavi di Parma. Quanto a Civati, balle. L'ha detto anche lui che non ha nemmeno il mio numero di telefono. Mai sentiti».
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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
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