Una storia ambientata in Calabria, un richiamo al dovere. Un dovere sopito, distratto. Uno scossone. la morte di un amico. Tutto ritorna e la visione della propria vita cambia. Una frustata in piena faccia scuote la parte migliore di noi.
Quel senso del dovere, di giustizia. Il sentirsi nuovamente uomo.
Un giudice meschino che ritrova il suo talento e lo applica. La conquista della propria identità di uomo prima e di padre poi. il meschino che scova i meschini.
Quello che appare non è il vero. La verità è altrove. Bisogna saperla cogliere, leggerla, mettere in fila gli elementi, dare logicità. Quel dire e non dire riproposto da Mimmo Gangemi.
Il cuore batte solo quando si fa il proprio dovere. E batte sempre conducendoci verso la giusta strada. Una strada tortuosa, fatta di sacrifici, sofferenza, dolore.
Un dolore che l'intero Teatro Cilea condivide. Don Mico Rota, il boss della ndrangheta positivo nella sua crudeltà. La bellezza dei paesaggi reggini crudeli nel loro vissuto. Una possibilità perduta. Un sogno non condiviso. Quanto spreco in un vivere violento e sanguinario.
Magistrale Luca Zingaretti nella sua consueta semplicità interpretativa. una credibilità unica la sua. Un personaggio vero. Un magistrato come tanti che nella routine rischiano la vita, mettono in gioco gli affetti, la loro quotidianità.
La soddisfazione di Mimmo Gangemi trova un riscontro concreto. Apprezzamento fuori da ogni pregiudizio.
Il giudice meschino un inizio di un percorso che può dare molto alla nostra terra. Di più di chi si finge amico solo per utilizzarti o peggio ancora per darti la sensazione di "potere".
Carlo Carlei è riuscito nell'intento di raccontare il brutto in netto contrasto con il bello. il brutto di chi vive un territorio meraviglioso che tutto dona senza nulla chiedere.
Soddisfazione del Presidente Scopelliti. Una fiction di livello mondiale. Una iniziativa che dovrebbe appagarlo dopo i tanti rospi ingoiati. Una risposta per i menagramo di mestiere.
Una fiction che rilancia la Calabria, il suo territorio, la sua bellezza. Una fiction che soprattutto rilancia l'essere uomini. Uomini veri che fanno fino in fondo il proprio dovere. Dell'uomo che ritrova se stesso compiendo il "suo" dovere e da meschino finisce col dare la caccia ai meschini a lui vicino (?).
La vita in Calabria è appesa ad un filo. le mani rimangono aggrappate su quel muretto che sembra cedere da un momento all'altro. Sullo sfondo un paesaggio mozzafiato rimane in attesa ... senza nulla chiedere o pretendere. Questa è la Calabria bellezza!
Luigi Palamara
Foto di Lauren Fondacaro
Luca Zingaretti torna protagonista su Rai1 nei panni di Alberto Lenzi, un Pubblico Ministero cinico, indolente e disilluso che, sconvolto dall’uccisione in un agguato di un collega, suo amico carissimo, ritrova la forza interiore per lottare al servizio della giustizia e della verità. Dietro quell’assassinio, infatti, si nasconde una terribile realtà: un traffico di scorie radioattive che minaccia seriamente la salute pubblica. Per la regia di Carlo Carlei, lunedì 3 e martedì 4 marzo, in prima serata.
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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
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