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UISP over 40, La Valle Tuccio bussa sei volte e"San Pietro", spalanca le porte del Paradiso

Il generoso San Pietro Calcio RC, si ritrova con sei carrettate di carbone scaricate da Santa Claus. Nella ripresa ha preso le contromisura ed ha costruito diverse palle-goal. Anche la difesa meglio registrata, ha chiuso ogni varco allo scatenato goleador Ciccio Alati con il raddoppio di marcatura e gabbia  zonale. Non solo, ma, la formazione pietrina è andata pure in goal. Due belle parate del portiere locale e l'eccesso di precipitazione nelle conclusioni; se non un paio di occasioni fallite, anche da corta distanza, hanno completato il quadro
LA METAMORFOSI DELLA VALLE TUCCIO DA SQUADRA MATERASSO A SPAURACCHIO ANCHE PER SQUADRE MEGLIO ATTREZZATE, SOTTO L'ALBERO BALOCCHI E PROFUMI
I padroni di casa, hanno azzeccato l'approccio giusto, occupando da subito la zona nevralgica del campo e presidiando le fasce laterali. Preziosi i suggerimenti del capitano-giocatore Vincenzo Anghelone e del trainer in seconda Nino Zavettieri. Quando l'esperienza fa la differenza. L'equipe melitota, ha messo al sicuro il risultato in cassaforte. Poi paga del punteggio ha tirato i remi in barca, concedendo spazio ed autonomia all'avversario
Domenico Salvatore

MELITO PORTO SALVO (RC)-Buon Natale! Felice Anno Nuovo! A prescindere. Si dice per chi vinca…ninnoli, balocchi, giocattoli, passatempi, bei regali. E per chi perda…carbone a palate. L'omino con la giubba rossa, barba e baffi bianchi, cappellino rosso e bianco, spunta sul vialone fatato a bordo della sua slitta stracolma di regalie, trainata dalla renna, in mezzo a due filari di pini laricati, sulla candida neve con o senza fiocchi…Abbracci, stretta di mano, bon ton raccomanda la Lega…UISP, CSI, FIGC e si parla di una quarta. Melius abundare quam deficere. Troppa grazia Sant'Antonio! Ma sul campo c'è partita vera. Certo   il dream-team di Vincenzo Anghelone, non è paragonabile allo squadrone magiaro del 1954… Grosics, Buzánszky, Lóránt, Lantos,  Bozsik,  Zakariás,  Czibor, Kocsis Hidegkuti, Puskás, Tót. Gli atleti in campo, non sono nemmeno la brutta copia dei vari…   Stanley Matthews,   Alfredo Di Stéfano,  Raymond Kopa,  Luis Suárez, Omar Sívori,  Josef Masopust,  Lev Jašin, Denis Law, Eusébio, Bobby Charlton,   Flórián Albert, George Best, Gianni Rivera, Gerd Müller, Johan Cruijff, Franz Beckenbauer, Oleh Blochin,   Allan Simonsen, Kevin Keegan, Karl-Heinz Rummenigge,   Paolo Rossi,  Michel Platini,  Ihor Bjelanov, Ruud Gullit, Marco van Basten, Lothar Matthäus, Jean-Pierre Papin,  Roberto Baggio,  Hristo Stoičkov, George Weah, Matthias Sammer,  Ronaldo, Zinédine Zidane, Rivaldo, Luís Figo, Michael Owen,   Pavel Nedvěd,   Andrij Ševčenko, Ronaldinho,  Fabio Cannavaro,  Kaká, Cristiano Ronaldo,  Lionel Messi. Quando avevano vent'anni erano scattanti, aitanti, prestanti, veloci e resistenti. Oggi magari sono alle prese con contratture stiramenti e strappi. Pancetta, calvizie, mal di schiena, colpo della strega, torcicollo, brachialgia, pubalgia, lombalgia, menisco, crociati, 'gomito del tennista', 'polso del cestista'. Per non parlare di insonnia, inappetenza, gastrite, colite, epatite, donzillite, esofagite, tracheite, bronchite, faringite…cipollite, patatite. Ma di che cosa stiamo parlando? Ah 'mbeh!. Chi partecipa, vuol sempre vincere. Di opzione "pareggio" nemmeno a parlarne. Figurarsi la sconfitta. Questa 'parolaccia' non esiste sul vocabolario. Sia precipitato dalla Rupe Tarpea! Se non dal Monte Taigeto. Sul campo, corre chi possa. Under 20, 30 e 40, ma poi, ci sono le deroghe. Regolette per accontentare nessuno e…scontentare tutti. Il verdetto del campo? Ma quando mai!?!?!? -E secondo te, io mi gioco il teporino del caminetto, compresa la televisione a cristalli liquidi e  digitale terrestre per le notizie standard; con a fianco i-pad per le notizie selezionate; i-phone per le notizie in tempo reale; radiolina con cuffia per le partite locali e computer per tutto; tanto fra poco, va a finire che mangiamo, dormiamo, evacuiamo pure, col computer…tutto virtuale…cyber. E per che cosa? Per beccarmi i soffioni siberiani che penetrano nelle ossa? I dispetti del dirimpettaio Etna, che sprizza folate più gelide dell'Alaska? Il raffreddore, la bronchite, la polmonite, la faringite…il naso che mi cola…spray nasale, Vicks Vaporub, latte e miele, decotto della nonna?  E vengo qui per sentirmi 'ingiuriare', prendere gli sgambetti, vedere offesa la mia dignità? -Ti stai facendo il film? Perché non ti alleni due tre volte a settimana? Non dico…ma almeno una. Ể logico che te li vedi sfilare davanti; che ti manchi il fiato, hai bisogno della bombola di ossigeno. La reggi per un quarto d'ora-venti minuti. Poi crolli; e cominci a ingiuriare i compagni, perchè non ti passano la palla; l'avversario perché ti ha spinto; l'arbitro perché non ti concede il fallo; lo spettatore perché ti rimbecca. Mi sembri un malato immaginario assalito dagli acciacchi inesistenti…-Ma l'avete sentito lo spifferotto? Pussa via, ma chi t'havvvissstoo maiiii? Ti sei guardato allo specchio? Non corri, sbuffi, non dài la palla e pretendi che gli altri fatichino per te, signor 'gigante egoista'. E per colmo d'ironia, se non di sventura, sei sempre con la 'serpentina' sguainata. Ce n'hai per tutti. Ma guai, a colui che osasse rampognarti. Diventi permaloso, intrattabile, scontroso, irascibile caro il mio Popeye. -Ma chi sei? Bubu, l'orso di color nocciola chiaro che indossa sempre un farfallino blu; rappresenta la voce della coscienza di Yoghi e lo avverte delle possibili conseguenze delle sue azioni. A cuccia Bobby che se no, chiamo… Ranger Smith". Amici lettori, scusate la nostra divagazione. Abbiamo voluto parlare per metafora, per dipingere in sintesi i comportamenti, i dialoghi, le smorfie, le battute, gli spifferi che entrano nel nostro labirinto. Un frasario romantico davvero irrinunciabile, tipico e singolare. I sociologi, psicologi, antropologi ecc, che studiano i comportamenti per capire, quale sia la molla scatenante, che trascina i tifosi allo stadio, affrontando le mille insidie della trasferta, certamente non possono prescindere dal colorito se non fantasmagorico mondo delle emozioni; delle idee. Senza scomodare il filosofo Platone. Nel pallone c'azzeccano come tutti sanno, la conoscenza delle regole e la ragione, che aiuta a rispettarle. Ma la Critica della ragion pura di Immanuel Kant, con c'entra. Nemmeno quella della Ragion Pratica o del Giudizio. O forse sì, in un certo senso. C'è di mezzo l'anima; i suoi dialoghi; i suoi confronti  a volte accesi. Stop and go? Andava in onda il film… 'Rock and goal'. Una goleada. Una girandola di emozioni. Ma il San Pietro, potrebbe obiettare come Rhett  Butler nei confronti di Rossella O'Hara in "Via col vento"…"Francamente me ne infischio". Come  sentenziò il barone Pierre De Coubertin:" L'importante, è partecipare". Ma Caterina Caselli, il famoso "Casco d'oro" al Festival di Sanremo del 1966 cantava…"Nessuno mi può giudicare, nemmeno tu", scartata da Adriano Celentano …Se ho sbagliato un giorno ora capisco che/ l'ho pagata cara la verità,/io ti chiedo scusa, e sai perché?/Sta di casa qui la felicità./…La partita, sic stantibus rebus, non poteva avere un diverso epilogo. L'ha dominata la Valle Tuccio, che ha subito una metamorfosi incredibile. Da squadra materasso a squadra spettro, anche per squadre titolate? 'Così è (se vi pare)', diceva Luigi Pirandello.  La stessa trasformazione del vecchio "Saverio Spinella". Da " Valle di lacrime" a…Silicon Walley; in riferimento alle tantissime squadre, ditte ed aziende, che son venute a giocare al 'Marosimone'. Escluse: Google, Facebook, Yahoo, Apple e qualche altra. Il San Pietro ha fondato questa società per divertirsi. Lo spirito giusto per affrontare la trasferta se non alla camomilla, almeno all'acqua di rosa. Con spirito goliardico. Venga, ciò che viene. Omnia munda mundis. Inizialmente, la fortuna del pivello, mette gli ospiti dello Stretto nelle condizioni di fiondare a rete. Il can che dorme, non bisogna mai stuzzicarlo"…Altrimenti ci arrabbiamo",  più di  Ben (Bud Spencer) e Kid (Terence Hill; se non più di Cerbero, il mitologico cane con tre teste ricoperto, anziché di peli, di velenosissimi serpenti, che ad ogni suo latrato che scoppia come tuono,  si rizzavano, facendo sibilare le proprie orrende lingue. Cerbero con gli occhi vermigli per l'avidità, con il ventre largo per la voracità e con le zampe artigliate per afferrare il cibo,  che il padre Dante mette nel terzo  cerchio dell'Inferno. La formazione ospite è stata sbatacchiata come la Liberty Bell di Philadelphia 
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Il tabellino di Dosa
Valle Tuccio-San Pietro RC  6-2
Valle Tuccio: Scopelliti 7, Filippone  8, Surfaro 8, Anghelone Vincenzo 8, Martino 8, Franco 8, Marrari 9, Sergi 9, Zavettieri Antonino,8, Alati 10, Zavettieri Guido, 9
In panchina: Laganà, Anghelone Carmelo, Marra, Tringali, Nastasi, Pansera, Laface, Stelitano, Modaffari
Allenatore, Vincenzo Anghelone
Presidente, Anghelo V.
San Pietro Calcio 2010: Placanica 5,5, Ripepi 5,5, Zindato 5,5, Carbone 5,5, Tirimbò 5,5, Maesano 5,5, Belluno5,5, Donato 6, Armouzi 6, Zappalà 5,5, Gattuso 5,5
In panchina Bonanno, Carrozza, Vilasi
Allenatore,  Giovanni Saccà
Presidente,  Giovanni Chilà
Marcatori 15, 32, 35 p.t., 13 s.t. Alati, 20 Marrari p.t., 40  p.t. Filippone (V.T.);18 p.t. Zindato,  20 s.t. Donato (S.P.)
Arbitro, Cilione Luigi di Reggio Calabria (Crupi Fabio e Feno Giovanni)
Note: punizioni 18-14, rimesse laterali 16-13, angoli 5-2


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