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Nel firmamento dello sport, brilla la Stella d'Argento dell'Arbitro Benemerito, vicepresidente nazionale dell'AIA-Settore tecnico

La Calabria, Reggio, Melito Porto Salvo, non hanno mai avuto un personaggio così in alto nei quadri dell'AIA. Quarantacinque anni di A.I.A. nel rispetto delle regole e della condivisione dei valori del mondo arbitrale, gli hanno indicato la strada da percorrere anche nella vita privata. Si unisce alla Stella di Bronzo del Coni ricevuta a dicembre del 2008 e della "Stella al Merito del Lavoro " ricevuta dalla Presidenza della Repubblica nell'anno 1999, mette in evidenza le capacità professionali che unite alle qualità umane fanno di lui un esempio da seguire per i giovani. Alla fine della Stagione Sportiva 2006/2007 gli è stato assegnato il Premio Nazionale AIA "Luciano Lupi", quale Dirigente Arbitrale appartenente al Settore Tecnico particolarmente distintosi.

NINO ZAMPAGLIONE, UNA STELLA D'ARGENTO NEL FIRMAMENTO DEL CALCIO ITALIANO
Originario di Melito Porto Salvo, Antonio Zampaglione è stato vice presidente del Settore Tecnico dell'A.I.A. In precedenza, il Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Giovanni Petrucci  aveva conferito all'Arbitro Benemerito Antonino Zampaglione della Sezione Arbitri di Reggio Calabria la Stella di Bronzo al merito Sportivo, in riconoscimento delle benemerenze acquisite nel corso della sua attività dirigenziale. "Con questa onorificenza, l'organizzazione sportiva nazionale, oltre ad attestare le capacità e i risultati conseguiti, desidera esprimere profonda riconoscenza per la generosa collaborazione e l'impegno dedicati allo sport in tanti anni di servizio"
Domenico Salvatore

REGGIO CALABRIA-Un altro grande riconoscimento di statura nazionale, che riempie d'orgoglio l'AIA e gli estimatori del personaggio. E meno male. A livello locale, sono 'orbi e surdi'; per non dire ignoranti ed in malafede. Conosciamo "Ninetto" Zampaglione (ed i suoi fratelli) da una vita e sappiamo bene, che il personaggio non abbia mai cercato la prima pagina dei giornali. La notorietà non gli interessava. Rifuggiva la nomea.  Ha lavorato a più alto livello con i vari: Collina, Nicchi, Trentalange, Cumbo, Lanese, Agnolin Campanati, Gussoni, Mattei. Cioè con i massimi dirigenti dell'AIA per intenderci. In Calabria, è strutturata come CRA Calabria: Catanzaro, Cosenza, Crotone, Lamezia Terme, Locri, Paola, Reggio Calabria, Rossano, Soverato, Taurianova, Vibo Valentia. Zampaglione, un talento naturale, una risorsa di peso e di statura per lo sport e per il calcio in particolare, ha sempre preferito lavorare senza rulli di tamburo, né squilli di fanfara, per gl'ideali per i quali ha dedicato tutto se stesso: giustizia democrazia, libertà, sport, uguaglianza, solidarietà, amicizia, legalità e diritti. L'Associazione Italiana Arbitri (AIA) è la settima componente della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Si occupa del reclutamento, della formazione, della gestione tecnica, associativa e disciplinare degli arbitri di calcio italiani. 

Fondata il 27 agosto 1911, fonte Wikipedia, in un ristorante di Milan, oggi ha sede in via Tevere a Roma, con uffici in Via Campania. Al 31 gennaio 2011 conta 33.113 associati.L'AIA ha il compito di designare arbitri anche per altri due sport oltre al calcio 11: il calcio a 5 e il beach soccer.Nel 1972 diviene presidente Giulio Campanati e lo resta fino al 1990. Nel 1991 la FIGC nomina commissario il vice presidente dell'AIA Salvatore Lombardo che nel 1992 è eletto presidente, restandolo fino al 1997, cui successe prima come commissario e poi da presidente Sergio Gonella fino al 2000.Nel novembre 2000 è eletto presidente Tullio Lanese,  che raggiunto nel marzo 2006 da un avviso di garanzia per lo scandalo di Calciopoli si autosospende. L'AIA vive così una fase di transizione in attesa dell'elezione del nuovo presidente, poi avvenuta il 25 novembre 2006. In questa fase è stata retta dal commissario straordinario Luigi Agnolin, ex arbitro internazionale appartenente fino al 1992 alla sezione di Bassano del Grappa. La gestione commissariale di Agnolin è stata poco apprezzata, soprattutto dalle 211 sezioni dell'AIA sul territorio, tanto che una larga maggioranza dei loro presidenti firmarono un appello al commissario straordinario della FIGC Luca Pancalli per richiedere l'immediato ritorno ad elezioni e conseguente termine del periodo di commissariamento.

Alle susseguenti elezioni, il 25 novembre 2006 il dirigente benemerito FIGC Cesare Gussoni (1934), appartenente alla sezioni di Varese, è diventato il nuovo presidente dell'AIA prevalendo sull'altro candidato, Marcello Nicchi, con il 58% dei voti. Il mandato si è concluso a giugno del 2008 al termine del quadriennio Olimpico 2004-2008. Insieme al presidente Gussoni sono stati eletti il vice presidente, l'arbitro benemerito Bruno Di Cola, per il Settore Tecnico, l'arbitro benemerito Maurizio Mattei e i 6 componenti del Comitato Nazionale (Filippo Antonio Capellupo, Antonio De Marco, Romano Martini, Cesare Sagrestani, Emilio Selicorni, Alfredo Trentalange).Il mandato di Gussoni ha avuto termine il 6 marzo 2009, in occasione dell'Assemblea Generale tenutasi a Fiumicino (Roma). In tale occasione, si sono candidati alla Presidenza dell'A.I.A. il già citato Marcello Nicchi e Matteo Apricena, appena dimessosi dall'incarico di Commissario della C.A.N. D. Marcello Nicchi ha prevalso per 163 voti a 155, divenendo così presidente. In virtù nel nuovo Regolamento Elettivo, insieme a lui sono stati eletti anche altri cinque associati, che con lui formavano un unico "ticket". Si tratta di Narciso Pisacreta (in qualità di Vicepresidente dell'Associazione); Alfredo Trentalange (Responsabile del Settore Tecnico); Giancarlo Perinello (Componente del Comitato Nazionale per la Macro-Regione Nord); Umberto Carbonari (Componente del Comitato Nazionale per la Macro-Regione Centro) e Maurizio Gialluisi (Componente del Comitato Nazionale per la Macro-Regione Sud). 

Sono stati, inoltre, eletti altri tre Componenti del Comitato Nazionale: Massimo Della Siega (per la Macro-Regione Nord); Erio Iori (Macro-Regione Centro) e Filippo Antonio Capellupo (Macro-Regione Sud). L'AIA è organizzata in 19 comitati regionali (C.R.A.) e in 211 sezioni arbitrali su tutto il territorio nazionale. Gli organi tecnici (O.T.) si dividono in Organi Tecnici Nazionali (C.A.N. A, C.A.N. B, C.A.N. PRO, C.A.N. D, C.A.I., C.A.N. 5 e C.A.N. BS) e Organi Tecnici Periferici (C.R.A. e O.T.S.). Si occupano delle designazioni di arbitri, assistenti ed osservatori nelle gare di loro competenza. Il comunicato stampa recita…"Stella d'argento CONI al Merito Sportivo a Nino Zampaglione. CRA Calabria Il CONI ha conferito a Nino Zampaglione la Stella d'Argento al Merito Sportivo, onorificenza che il Comitato Olimpico Nazionale Italiano riconosce a Dirigenti Sportivi che si siano distinti nel corso della loro attività. Nato a Melito Porto Salvo (R.C.) il 2 gennaio del 1948, il 16 giugno 1968, supera l'esame del corso arbitri indetto dalla Sezione di Reggio Calabria. Conclude l'attività di D direttore di gara nel 1978 nei ruoli della C.A.I.. Nel medesimo anno, continua l'attività negli organi tecnici nazionali come Assistente Arbitrale in serie D, concludendo tale attività in Serie A e B nella stagione sportiva 1986/87. 

Passiamo alla sua esperienza dirigenziale. Nel 1985 diventa dirigente della Sezione con l'allora Presedente Falzea. Successivamente, nel 1987 ha sostenuto e superato gli esami di qualificazione di Osservatore Arbitrale, intraprendendo tale attività fin alla Serie D che si è conclusa nel 2010. Attualmente visiona i giovani arbitri in Regione. Continua la sua attività da dirigente quale Componente del Comitato Regionale Arbitri – Calabria dal 1991 al 2001 di cui gli ultimi tre anni con l'incarico di Vice Presidente. Nel luglio 2005 l'importante incarico nazionale quale vice responsabile del Settore Tecnico Arbitrale – area sud, conclusosi al termine della stagione sportiva 2012/13. Alla fine della stagione sportiva 2006/2007 gli è stato assegnato dalla Presidenza AIA il premio Nazionale "Luciano Lupi", quale dirigente Arbitrale appartenente al Settore Tecnico particolarmente distintosi. Quarantacinque anni di A.I.A. nel rispetto delle regole e della condivisione dei valori del mondo arbitrale, gli hanno indicato la strada da percorrere anche nella vita privata. L'importante attestato oggi conferitogli, che si unisce alla Stella di Bronzo del Coni ricevuta a dicembre del 2008 e della "Stella al Merito del Lavoro " ricevuta dalla Presidenza della Repubblica nell'anno 1999, mette in evidenza le capacità professionali che unite alle qualità umane fanno di lui un esempio da seguire per i giovani. ". Certamente un uomo che ha onorato se stesso, la sua famiglia, il suo paese, la Calabria, l'Italia e soprattutto lo sport. Ma la Regione, la Provincia, il Comune, enti ed associazioni che fanno, regalano targhette, coppe e medaglie ai carneadi? Un cittadino benemerito, targato Calabria, che issa la bandiera sul pennone più alto, merita maggiori e migliori attenzioni. Ed anche questa, è la nostra opinione, sic et simpliciter. Domenico Salvatore


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