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Reggio Calabria: Riunione Provincia - Anas sulla SS106: problemi Ribergo di Pellaro e S. Elia di Lazzaro

Reggio Calabria 13 novembre 2013 - L’ammodernamento della Statale 106 Jonica, nel tratto Reggio Calabria-  Lazzaro, è stato l’argomento dell’incontro tra il Presidente della Provincia Giuseppe Raffa e funzionari dell’area tecnica dell’Anas. All’incontro  hanno preso parte il vicepresidente Giovanni Verduci, il  consigliere provinciale Demetrio Cara e il dirigente del settore Viabilità e Trasporti  dell’Ente di via Foti, ing. Domenica Catalfamo. Nel corso del vertice, innanzitutto, sono state affrontate  le storiche  criticità   della 106 e, nel prosieguo, valutato lo scetticismo, di partiti, cittadini e comitati, sulla funzionalità di alcuni interventi in itinere o da avviare che, addirittura, provocherebbero ulteriori disagi sia alla circolazione veicolare sia  agli abitanti di Ribergo di Pellaro e Sant’Elia di Lazzaro. Nel primo caso, con l’eliminazione dell’impianto semaforico e la conseguente istituzione del senso di marcia obbligatorio, il traffico veicolare mare – monte e viceversa dovrà seguire un percorso alternativo. 

“Ai tecnici dell’Anas -dice il presidente Giuseppe Raffa -  abbiamo rappresentato le istante dei cittadini  pellaresi  ottenendo la disponibilità per  un sopralluogo congiunto al fine di trovare una soluzione ottimale  nell’interesse della popolazione residente.  Alla stessa Anas, come Provincia, abbiamo sollecitato la realizzazione di opere di compensazione come elemento di ulteriore valorizzazione di questo rione di Pellaro. Accorgimenti tesi ad impedire  l’isolamento le abbiamo chieste anche  per Sant’Elia di Lazzaro, quartiere isolato  rispetto all’attuale asse viario. Anche su questo problema  apprezziamo  la disponibilità del nostro interlocutore   che  si è impegnato a  tenere conto delle  necessità dei cittadini di questo rione del comune di Motta San Giovanni,  in modo che la 106  non rappresenti  per loro un diaframma, ma una strada inserita nel contesto urbanistico della zona. Se da un lato ci riteniamo soddisfatti per le assicurazioni ricevute dai tecnici dell’Anas, dall’altro vigileremo  affinché vengano  mantenute le procedure condivise  per evitare  l’emarginazione di piccoli agglomerati urbani la cui funzione non è certo marginale rispetto al più ampio contesto territoriale”. 

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