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Le notizie di oggi 9 ottobre 2013, tarda mattinata

BERLUSCONI: COLLETTI (M5S), È SINDROME STOCCOLMA PD-PDL Il vero capo del governo è Napolitano  - ROMA, 9 OTT - «È ovvio che pesa il fattore B., nelle politiche di questo Paese pesa da vent'anni. In termini di psichiatria potrei dire che sia Pdl che Pd soffrono della sindrome di Stoccolma rispetto a Berlusconi». Lo ha detto Andrea Colletti, deputato del Movimento 5 Stelle, ai microfoni di Agorà (Rai Tre). «Si è tanto discusso di questa emergenza carceri - ha continuato Colletti -, ma è una emergenza che c'è da vent'anni e i vari ministri della giustizia nulla hanno fatto per risolverla. Sappiamo tutti che amnistia e indulto non risolvono il problema strutturale delle carceri così come sono messe. D'altra parte i dati dicono che i metri quadri delle carceri sono superiori ai detenuti, ma sono sfruttati malissimo e non c'è manutenzione». Infine, una stoccata di Colletti al presidente della Repubblica, dopo il messaggio del Quirinale alle Camere: «Così Napolitano si è dimostrato un chiaro attore politico, e infatti da parte nostra c'è stata una normale dialettica politica. In realtà poi, viste le reazioni di Alfano e Letta, si è dimostrato il vero capo del Governo, ma noi vogliamo discutere di cose concrete, non delle dichiarazioni scomposte di Napolitano, quelle non ci interessano. Noi siamo giovani, siamo passionali, abbiamo anche reazioni immediate, come è giusto che sia, perchè riteniamo la politica una sana passione».

PAPA: CHIESA È CATTOLICA PERCHÈ È LA CASA DI TUTTI  - CITTÀ DEL VATICANO, 9 OTT - «La Chiesa è cattolica perchè è la casa di tutti: tutti sono figli della Chiesa e tutti sono in quella casa». Nell'udienza generale papa Francesco si è soffermato oggi sulla «cattolicità» della Chiesa, indicando tre significati di questo concetto: la comunità, l'universalità, l'armonia tra le diversità. «La Chiesa è cattolica - ha spiegato - perchè è lo spazio in cui ci viene annunciata tutta intera la fede. La Chiesa ci fa incontrare la misericordia di Dio che ci trasforma perchè in essa è presente Gesù Cristo. Nella Chiesa ognuno di noi trova quanto è necessario per credere, per camminare da cristiano». «Possiamo dire - ha proseguito - che è come nella vita di famiglia: a ciascuno di noi è donato tutto ciò che ci serve per crescere e per vivere. Non si può crescere da soli, camminare da soli, isolati, ma si cammina e si cresce in una comunità, in una famiglia». Il Papa ha anche chiesto: «Quando io vado in chiesa è come se fossi allo stadio? A una partita di calcio? O al cinema? No - ha continuato -, è un'altra cosa. Come accolgo io i doni che ci vengono dati per partecipare alla vita di cristiani?». 

MODA: LA COUTURE DI JOLE VENEZIANI IN MOSTRA A MILANO Pioniera made in Italy, nel 1952 era in copertina su 'Lifè   - MILANO, 9 OTT - Nel 1952 era in copertina su 'Lifè, oggi Milano ricorda Jole Veneziani (1901-1989), pioniera del made in Italy, con una mostra a Villa Necchi Campiglio che indaga il rapporto tra 'alta moda e societa« nel capoluogo lombardo. Non a caso l'esposizione si apre sulla ricostruzione di una giornata tipo di una donna dell'alta borghesia milanese, scandita da manichini che indossano i capi originali creati da Jole Veneziani, intenti nel preparare la tavola per il pranzo, giocare a carte o leggere una rivista. Milano è stata la città che accolse la giovanissima Veneziani quando, da Taranto, si trasferì con tutta la sua ricca e numerosa famiglia. E fu nel capoluogo lombardo che, dopo una breve esperienza come amministratrice di un'importante ditta di pelli, sviluppò la sua vocazione per la moda e un fiuto da vera imprenditrice. Nel 1937 aprì un laboratorio di pellicceria in via Nirone cui si affiancò la sartoria nel 1943, e nel 1946 la produzione di Haute Couture, dopo aver trasferito definitivamente nel 1944 la sua sede in via Montenapoleone, in una Milano ancora sotto le bombe e piena di macerie. L'atmosfera di quell'atelier, nelle cui sale dorate e risplendenti di specchi passarono Josephine Baker, Marlene Dietrich, Maria Callas, è stata ricreata nella casa museo del Fai con oggetti di sartoria e modelli originali, accompagnati dalle foto d'epoca degli ambienti e da quelle delle modelle in sala prove. Non mancano poi riferimenti a quella mitica sfilata organizzata da Giovanni Battista Giorgini a Villa Torrigiani, a Firenze, nel 1951, che segnò la nascita dell'Alta moda italiana. Con la sua capacità di precorrere i tempi, Veneziani fu anche tra le prime firme a collaborare con una casa automobilistica, 'griffandò carrozzerie e interni per Alfa Romeo, esperienza ricordata da foto d'epoca, come quelle che documentano il suo rapporto con la Scala, il cinema, il teatro e la televisione. La rassegna, curata da Fernando Mazzocca, promossa dalla Fondazione Bano e dal FAI, sarà aperta da domani al 24 novembre.

DROGA: SPACCIO NELLE SCUOLE DI ASTI, ARRESTATI 4 PUSHER Polizia conclude operazione 'Zio Bellò iniziata nel 2012  - ASTI, 9 OTT - Quattro spacciatori, tre marocchini e un italiano, sono stati arrestati nella notte ad Asti. Si tratta dell'ultimo capitolo dell'operazione antidroga della polizia battezzata 'Zio Bellò, il soprannome di un giovane spacciatore marocchino arrestato nel 2012 mentre consegnava mezzo chilo di hashish a uno studente. 'Zio Bellò aveva messo in piedi un'intensa attività di spaccio, con un giro d'affari si circa 60 mila euro la settimana. I nuovi arresti sono legati alla stessa inchiesta

ROMA: UOMO UCCISO A COLPI ARMA DA FUOCO A CASAL PALOCCO  - La vittima è Sesto Corvini di 74 anni. Sull'omicidio indagano i carabinieri del Nucleo investigativo di Ostia e della stazione di Casal Palocco

NAUFRAGIO: URLA CONTRO LETTA E BARROSO, VERGOGNA!.. Manifestanti all'aeroporto:Assassini,andate a centro accoglienza (ANSA) - LAMPEDUSA, 9 OTT - Una decina di manifestanti ha contestato il presidente della Commissione europea (rpt Commissione europea) Josè Manuele Barroso e il premier Enrico Letta al loro arrivo all'aeroporto di Lampedusa. I manifestanti hanno urlato: «Vergogna! Vergogna!» nei confronti dei rappresentanti istituzionali prima che questi entrassero nell'hangar dove sono le bare: «Andate al centro di accoglienza. Andate a vedere come vive questa gente. Assassini!», hanno poi aggiunto i manifestanti.

MODA: SWATCH COMPIE 30 ANNI CON HOUR PASSION Nuovo concept store multibrand a Roma a Palazzo Boncompagni  - ROMA, 9 OTT - Swatch Group, primo gruppo orologiero al mondo, compie 30 anni e annuncia che il suo nuovo concetto di boutique, comprensivo di tutti i marchi del gruppo di target medio alto, avrà il suo battesimo con un primo store nel cuore di Roma, a Palazzo Boncompagni Ottoboni. Il negozio Hour Passion aprirà fra due giorni e per gli appassionati di orologeria, riunirà tutti i marchi di Swatch Group, quali Longines, Rado, Tissot, Calvin Klein, Mido, Hamilton, Swatch e Flik Flak. Il nuovo store si estende su una superficie di 140 mq, su due piani, arredati con colori chiari, pareti lisce bianche alternate alla pietra chiara, pavimenti in quercia. Al piano terreno, la boutique si sviluppa su 60 mq, dove è presente un'area di vetrine sospese che viene personalizzata a rotazione da uno dei marchi dello store. Al piano superiore, su 80 mq, una vip lounge per i marchi Longines e Tissot ed un maestro orologiaio a disposizione dei clienti per il servizio customer care. Hour Passion è una realtà commerciale che fa parte di Swatch Group, creata nel 2004. Nel 2013 le boutique Hour Passion nel mondo sono 50 e rappresentano un importante network commerciale che include Svizzera, UK, Italia, Francia, Irlanda, Germania, Russia, Malesia, Cina e USA. A proposito di Swatch, nel 1983, Nicolas G. Hayek lancia lo Swatch, un orologio con la cassa in plastica con solo 51 componenti anzichè 91. Swatch oggi è il più visibile dei 20 marchi di Swatch Group, il più celebre orologio in plastica del mondo.

ROMA: TENTANO FURTO IN NEGOZIO, UN ARRESTO DELLA POLIZIA = Roma, 9 ott.   - Si era nascosto nel bagno di un negozio dopo aver tentato un furto ma è stato arrestato dalla Polizia. L'episodio è accaduto nella tarda serata di ieri in via Ardeatina, quando gli agenti del Commissariato di Anzio-Nettuno sono intervenuti per una segnalazione di alcune persone che erano appena entrate furtivamente in un negozio di alimentari. Giunti sul posto, i poliziotti coordinati da Mauro Baroni, hanno trovato la saracinesca alzata e la vetrata infranta; in terra invece un grosso pezzo di tufo e una tavola di legno, oggetti probabilmente utilizzati per «entrare», oltre al registratore di cassa forzato. Nessuna traccia invece degli autori. Ma da un immediata ispezione dei locali gli agenti hanno scovato, nascosto in bagno, un uomo, che ha cercato una inutile fuga, venendo subito bloccato. Identificato per P.S.A., 31enne rumeno, ha ammesso le proprie responsabilità, finendo in manette per il reato di furto aggravato. Gli investigatori, accertando nel frattempo con il proprietario del negozio quanto denaro e quanta merce è stata rubata, proseguiranno le indagini volte alla ricerca dei complici dell'arrestato.

PALERMO: PER VENDICARSI DI CONOSCENTE GLI BRUCIA L'AUTO, DENUNCIATO = DENUNCIA ANCHE PER DUE COMPLICI ASSOLDATI DIETRO LA PROMESSA DI 200 EURO Palermo, 9 ott.   - Per vendicarsi di un conoscente con cui in passato c'erano stati degli screzi paga due giovani per incendiargli l'auto. Accade a Palermo, dove la Polizia ha denunciato per danneggiamento aggravato un 27enne, un 18enne e un 17enne. La 'spedizione punitivà risale allo scorso 1 ottobre, quando il commando entra in azione appiccando le fiamme all'auto delle vittima parcheggiata in corso Caltafimi. Ad incastrare il 27enne sono state le immagini delle telecamere di videosorveglianza di due esercizi commerciali della zona, che hanno ripreso tutte le fasi del raid. Mentre l'uomo resta in macchina, i suoi due giovani complici versano il liquido infiammabile sull'auto senza adottare alcuna precauzione e tanto da venire quasi investiti dal ritorno di fiamma. A scongiurare il peggio è il provvidenziale arrivo di una pattuglia di metronotte che spegne il rogo. Il 27enne, rintracciato dai poliziotti, ha ammesso le sue responsabilità, raccontando agli agenti come avesse organizzato la spedizione punitiva per vendicarsi di un conoscente con cui in passato c'erano stati degli screzi per futili motivi. L'uomo ha aggiunto di avere «assoldato» i due suoi complici nel quartiere Papireto e di averli convinti ad agire in cambio della promessa di 200 euro ciascuno da consegnare ad incendio appiccato. Per tutti e tre è così scattata la denuncia.

USA: TALEBANI SU SHUTDOWN, LEADER SUCCHIANO SANGUE DEL POPOLO = Kabul, 9 ott. -  - Lo shutdown finisce sul sito web dei Talebani. L'Emirato Islamico dell'Afghanistan sottolinea come «siano paralizzate da una settimana molte istituzioni del governo a Washington» e come «non sia chiaro per quanto durerà questa fase di stallo». I Talebani afghani accusano i «politici» e i «leader americani» di «giocare con il destino» del «loro popolo» così «come fanno con i destini di altri popoli oppressi in nome dei loro interessi personali». Sul sito web dell'Emirato Islamico dell'Afghanistan «i leader americani» vengono anche accusati di «succhiare il sangue del loro popolo, di accapparrarsi i guadagni della gente, ottenuti con grandi difficoltà, con il presto di tasse e con altre scuse» e al contempo di «spendere in modo esagerato lo stesso denaro per spargere il sangue di innocenti e oppressi». «Un esempio - si legge - è quello che i politici americani hanno fatto in Iraq e stanno facendo in Afghanistan. La leadership americana dovrebbe smettere immediatamente di giocare con il destino dei popoli oppressi in nome dei propri interessi». Il denaro dei contribuenti, secondo i Talebani, dovrebbe essere «utilizzato per la pace e l'armonia» interna e per la «tranquillità degli altri popoli» e non essere «speso per uccidere, torturare e irritare i popoli oppressi, soprattutto quello afghano». In un lungo post intitolato 'L'Amministrazione Obama nel mezzo della rabbia del popolo oppresso!', i seguaci del mullah Omar - che appena due giorni fa hanno diffuso un comunicato per il «12esimo anno di invasione americana» dell'Afghanistan - sottolineano le «perdite» per gli Usa derivanti dalla chiusura di «musei nazionali, della Statua della Libertà e dei parchi nazionali», che ha «colpito il turismo».

NAPOLITANO: MAURO, CON AMNISTIA E INDULTO PAESE MIGLIORE Sbigottito e allibito da polemiche - ROMA, 9 OTT - Il ministro della Difesa, Mario Mauro, è «sbigottito e allibito» dalle polemiche sollevate dopo il messaggio del presidente Napolitano su amnistia e indulto, indicati tra i rimedi contro il sovraffollamento carcerario. «Questo tema dell'amnistia e dell'indulto - ha detto, intervenendo a Radio anch'io - è paradossale in un Paese che ha accompagnato con una amnistia o con un indulto tutte le legislature dal '45 al '92. Da quel momento in poi non c'è stata più la possibilità di comprendere che l'amnistia e l'indulto non sono l'alternativa alla giustizia, ma sono un modo di essere del sistema di giustizia». E quindi, ha sottolineato il ministro, «un Parlamento che faccia questo, che sia comprensivo della situazione carceraria in Italia, sarebbe un Parlamento più forte, più grande, più generoso, per uno Stato più grande e più generoso, per un Paese migliore».

ROMA: RAPINAVANO PROSTITUTE, NUOVE ACCUSE PER BANDA 'FINTI POLIZIOTTI" = Roma, 9 ott. -  - Sarebbero altre sette le rapine nei confronti di alcune prostitute messe a segno nel corso degli ultimi mesi a Ostia, Acilia e in varie zone della Capitale, riconducibili a una banda di rapinatori che si fingevano poliziotti. Secondo quanto emerso dagli sviluppi delle indagini condotte dagli agenti del commissariato Monteverde, diretto da Antonio Roberti, i nuovi elementi e i nuovi riscontri avrebbero aggravato il quadro accusatorio delineando precise responsabilità in altri episodi e portando all'emissione di altre quattro ordinanze di custodia cautelare. Dopo la denuncia di una delle vittime e alcuni mesi di indagini, i poliziotti erano riusciti a individuare i componenti della banda che con il medesimo modus operandi metteva a segno le rapine nei confronti delle prostitute, privandole dei loro averi e in alcuni casi costringendole sotto la minaccia delle armi ad abusi sessuali. Fingendosi poliziotti, i componenti della banda, tutti con precedenti di Polizia, minacciavano le vittime, legandole con delle fascette di plastica e simulando in alcuni casi, anche il rinvenimento di sostanze stupefacenti per soggiogarle e costringerle a non formalizzare alcuna denuncia.

GIORNALISTI: CONSIGLIO D'EUROPA, LEGGI ITALIANE INADEGUATE Muiznieks, Parlamento tuteli libertà d'espressione   - STRASBURGO, 9 OTT - Le recenti sentenze del Consiglio d'Europa emesse contro l'Italia per il non rispetto della libertà di stampa e l'incarcerazione per diffamazione del giornalista Francesco Gangemi venerdì scorso, mostrano nuovamente «che le leggi e le pratiche italiane sono inadeguate a proteggere la libertà d'espressione». Lo ha detto all'ANSA il commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Nils Muiznieks. «La condanna al carcere per diffamazione o per comportamenti non etici non è in linea con quanto sancito nella Convenzione europea per i diritti umani» sottolinea il commissario facendo riferimento alle sentenze della Corte sui casi Belpietro e Ricci. Inoltre, osserva Muiznieks, «tali misure minano la libertà d'espressione e conducono all'auto censura, due fattori che hanno effetti deleteri sulla democrazia». Secondo il commissario «i legislatori e i giudici italiani devono urgentemente prendere in considerazione la giurisprudenza della Corte di Strasburgo e far avanzare la libertà d'espressione in Italia».

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Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 347 69 11 862
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