IN CALABRIA PRIMA APPLICAZIONE DELLA "LEGGE SUL FEMMINICIDIO"
Una battaglia vinta in nome delle donne. Non solo, una battaglia vinta in nome di quelle donne che lasciano il loro Paese d'origine e trovano l'inferno nel nostro. Per la prima volta in Italia infatti, verrà concesso il permesso di soggiorno ad una donna straniera vittima di violenza.
Il 15 ottobre è entrata in vigore la legge n. 19/2013 c.d. "LEGGE SUL FEMMINICIDIO" che ha come obiettivo principale quello di fornire strumenti di tutela immediati alle vittime di reati odiosi, quali maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e atti persecutori. Tra le tante novità, all'interno del decreto legislativo n.86/1998 (Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero) il Legislatore ha introdotto l'art. 18bis "Permesso di soggiorno per le vittime di violenza domestica", che consente a tutte le donne straniere che si vengano a trovare in situazioni particolarmente rischiose per la loro incolumità, di ottenere il rilascio del permesso di soggiorno per sottrarsi alla violenza, in analogia a quanto già accade in attuazione di direttive europee per le vittime di tratta.
Una ventenne africana, vittima di eventi di gravissima efferatezza, proprio grazie al nuovo articolo 18 bis, potrà restare in Italia.
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| Domenica Clemensi |
Con l'immediata, efficace e risolutiva attività posta in essere dalla Procura della Repubblica di Palmi e dalla Questura di Reggio Calabria la vicenda si è conclusa positivamente e, così, la giovane straniera potrà proseguire la sua permanenza in Italia in un clima di ritrovata serenità.
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
Cell.: +39 338 10 30 287
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