Genova 10 ottobre 2013 - Il quartiere del Carmine riavrà finalmente il suo mercato. La struttura, rinnovata, sarà inaugurata domani alle 17, a conferma di un legame della zona con l'agricoltura e il commercio che ha radici profonde nella storia della nostra città.
Pasturezza, Olivella, Giuggiola: questi i nomi con i quali anticamente veniva chiamato il Carmine, quando l'insediamento era ancora agricolo. Vico dello Zucchero, vico del Cioccolatte: sono alcuni nomi di carruggi del Carmine, a testimonianza delle antiche corporazioni di droghieri, che attorno al 1300 si erano insediate nella zona.
La vocazione del quartiere venne mantenuta anche nel secolo scorso. Nell'ambito del progetto di ridisegno della nuova Genova, che contemplava numerose costruzioni in ferro e vetro per l'edilizia non residenziale, al Carmine venne aperta la nuova struttura con all'interno il mercatino che si teneva nella vicina piazza Bandiera.
Ai giorni nostri, il mercato del Carmine, chiuso da tempo, ritorna dunque a nuova vita.
All'interno si potranno acquistare prodotti "a chilometri zero": in particolare pescato ligure, carni di provenienza locale e frutta e verdura rigorosamente di stagione. Nel mercato, inoltre, troverà sede l'Enoteca Regionale Ligure, vetrina delle eccellenze enologiche liguri, riconosciuta dalla Regione Liguria.
Il progetto di gestione, fortemente voluto dall'Amministrazione, è particolarmente innovativo, in quanto propone il mercato come spazio multifunzionale a disposizione dei residenti e dei turisti. OItre agli spazi di vendita e di ristorazione sono previsti spazi comuni in cui saranno programmate attività educative e di aggregazione.
Il modello della gestione, affidata ai consorzi degli operatori, ha consentito, in controtendenza rispetto al trend economico negativo, di aprire due nuovi mercati nell'ultimo anno: oltre a questo del Carmine, il mercato di Sarzano, inaugurato nello scorso mese di luglio. In base a tale modello, l'investimento, inizialmente sostenuto dai privati, viene progressivamente recuperato attraverso il meccanismo dello scomputo dei canoni.
Si tratta di una sinergia pubblico/privato che produrrà stimoli per l'economia locale e valorizzazione del territorio.
"Con soddisfazione siamo arrivati all'inaugurazione del mercato – commenta l'assessore Francesco Oddone -. Da troppo tempo ormai il quartiere e la città tutta ne erano privi e ne reclamavano con forza la riapertura. La prolungata chiusura – prosegue l'assessore - ha rischiato di privare il quartiere di una parte della propria identità. Basti pensare all'associazione immediata che i cittadini fanno tra nome del quartiere e mercato. Sono certo che questa riapertura, caratterizzata da un marcato spirito innovativo e dalla ricerca coerente di sostenibilità su più livelli, rappresenterà un punto di svolta per il rilancio commerciale e anche turistico della zona, ma principalmente e prioritariamente per il miglioramento della vivibilità e socialità dei genovesi tutti."
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