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Cinquefrondi, Festa Pd. Rao, De Gaetano, Romeo e Galimi: « In Calabria la differenza tra Pd e Pdl c'è e si vede»

Cinquefrondi (Reggio Calabria) 01/09/2013 - Il dibattito organizzato dal locale circolo Pd “Proserpina”, nel corso della festa democratica in svolgimento in questi giorni a Cinquefrondi, ha visto la partecipazione del consigliere regionale Nino De Gaetano che assieme a Seby Romeo, Michele Galimi e Francesco Rao hanno provato a fare il punto della situazione politica attuale, analizzando il particolare momento storico che il paese e la Calabria, in particolare, si trovano ad attraversare.

Ne è venuto fuori un quadro a tinte fosche, frutto di scelte politiche sbagliate di un passato anche recente che si stanno ripercuotendo, a cascata, nell’immediato e che costringono la gente a tirare sempre più la cinghia, raschiando il fondo del barile. Il “pasionario” Michele Galimi ha voluto rimarcare la differenza, anche netta, che passa tra destra e sinistra raccontando che «noi non siamo uguali al Pdl e Scopelliti che governa in questa regione dove non funziona niente» con particolare riferimento a sanità, depurazione, trasporti e politiche del lavoro, che saranno i temi basici ripresi dagli altri interlocutori, auspicando che anche i politici piddini possano saper «leggere ed interpretare meglio i bisogni reali, poiché la gente che non si vuole rassegnare aspetta ancora risposte e prospettive». Sulla stessa traccia Romeo che, seppur rivendicando l’unità del partito, ha confermato la mission di dover dare risposte e soluzioni.

 Ma per fare ciò «lo sviluppo deve essere sostenibile ed armonico, in una visione d’insieme che tenga conto della realtà globale». Poi ha voluto delineare alcune differenze con la gestione Scopelliti: mancata stabilizzazione dei precari, pessimo impiego dei fondi comunitari, cancellazione della legge sulle povertà, sanità allo sbando e consulenze a iosa. Quindi ha toccato i temi del locale ufficio postale cittadino e, soprattutto, del tribunale, confermando per quest’ultimo un impegno concreto per «tutelare un presidio di legalità importante su cui, nei prossimi giorni, torneremo con delle risposte». Quindi Romeo ha indicato la novità nel raggio d’azione del Pd: il ritorno al passato, la statalizzazione, cioè «si deve tornare ad una forte presenza dello Stato nei settori chiave per il paese». «Abbiamo istituito un progetto per la Limina, che potrebbe attrarre turismo, portare sviluppo e lavoro», ha detto il giovane dirigente Rao, riferendosi ad una recente iniziativa che guarda alle vicine pendici aspromontane.

La chiusura è stata affidata a Nino De Gaetano ha voluto raccontare lo sfacelo dell’operato Scopelliti, bollato come inconcludente e scellerato a cui ha indirizzato la sua proposta di eliminare le privatizzazioni ed a cui ha rimproverato la restituzione del 75% dei fondi comunitari non spesi. «Gli investitori chiedono sicurezza, accesso al credito e infrastrutture, che da noi non ci sono. Prova ne è che i centri dell’entroterra si stanno spopolando». Anche su tema lavoro e sanità De Gaetano ha stroncato Scopelliti affermando che «in tutta la regione ci sono 30.000 lavoratori precari senza alcuna prospettiva di stabilizzazione, senza un piano per l’occupazione, visto che i fondi vengono impiegati soprattutto in consulenze e feste, e la sanità – nonostante Scopelliti ne sia il commissario straordinario – è ancora più disastrata dal punto di vista dei servizi offerti ed in rosso». Questi i motivi per cui – secondo De Gaetano - il Pd deve chiedere ed ottenere il consenso ai cittadini per le prossime elezioni regionali, per permettere «un vero cambiamento radicale».

 Giuseppe Campisi

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