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Camogli (Ge) è di Vittoria Castellini di 49 anni, sposata mamma di due figli, il corpo della donna decapitata da uno yacht e segnalato dai bagnanti

Camogli identificata la vittima, Vittoria Castellini di 49 anni. Dagli anziani genitori, che si sono recati all'obitorio ancora increduli. La donna, viveva con la famiglia a Sori, comune poco distante da Camogli, in localita' San Bartolomeo. Lavorava presso l'Hotel Continental di Santa Margherita Ligure, e, a quanto sembra, era solita fermarsi a farsi un bagno dopo il lavoro prima di rientrare a casa.  Travolta da un cabinato "Aprea Mare", al cui timone c'era un marittimo di 40 anni in servizio nel porto di Camogli,
CAMOGLI, INDENTIFICATO IL CORPO DELLA DONNA DECAPITATA DALLO YACHT, MADRE DI DUE FIGLI
A lanciare l'allarme ed allertare i soccorritori,  sarebbe stato un passante, che aveva visto il corpo galleggiante nello specchio d'acqua antistante il piccolo scalo della cittadina ligure. Disposti accertamenti tossicologici e alcolimetrici sullo skipper di Camogli, che era al timone della barca che ha travolto e ucciso la donna. Parlava quattro lingue, tra cui il russo. L'indagine è condotta dai Carabinieri e dalla capitaneria di Porto, coordinati dal p.m.
Domenico Salvatore
CAMOGLI-Vittoria Castellini, di 49 anni, sposata e mamma di due figli, che lavorava alla reception di un hotel, ha tentato disperatamente, di sottrarsi al suo destino. Era un'esperta nuotatrice. Avrebbe pure tentato di segnalare la sua presenza in acqua, ma è stato tutto vano. Sul luogo della disgrazia sono giunti i Carabinieri della compagnia di Santa Margherita Ligure, al comando del capitano Antonio De Rosa, che coordina il lavoro della stazione di Camogli; tutti agli ordini del colonnello Paolo Aceto, comandante provinciale dei Carabinieri di Genova; il medico legale Marco Salvi, per la perizia necroscopica esterna sul cadavere; il p.m. di turno, che si muove sotto le direttive del procuratore capo della Repubblica di Genova; e la ditta del caro estinto per la rimozione del cadavere. Se sarà glissata l'autopsia, la salma della vittima verrà restituita alla famiglia per i funerali che saranno celebrati da don Ezzelino Barberi. …"In Paradiso ti accompagnino gli angeli,/al tuo arrivo ti accolgano i martiri,/coro degli angeli,/e con Lazzaro povero in terra/tu possa godere il riposo eterno nel cielo./Io sono la risurrezione e la vita./Chi crede in me anche se muore vivrà;/e chiunque vive e crede in me,/non morrà in eterno./Apritemi le porte della giustizia:/entrerò e renderò grazie al Signore./Questa è la porta del Signore:/per essa entrano i giusti./Celebrate il Signore, perché è buono;/perché eterna è la sua misericordia./ "Si chiamava, recita il flash dell'Ansa, Vittoria Castellini, aveva 49 anni, era sposata e madre di due figli di 20 e 22 anni, la donna investita e uccisa ieri da una barca in mare a Camogli. È stata identificata dagli anziani genitori che si sono recati all'obitorio ancora increduli. La donna viveva con la famiglia a Sori, comune poco distante da Camogli, in localita' San Bartolomeo. Lavorava presso l'Hotel Continental di Santa Margherita Ligure, e, a quanto sembra, era solita fermarsi a farsi un bagno dopo il lavoro prima di rientrare a casa. I carabinieri e la Capitaneria di Porto sarebbero risaliti alla sua identita' stamani dopo avere trovato una borsa sulla spiaggia dei Frati di Recco e un' auto rimasta parcheggiata tutta la notte nelle vicinanze. Intanto, il pm Franz, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, ha disposto accertamenti tossicologici e alcolimetrici sullo skipper di Camogli che era al timone della barca". Lascia due figli maggiorenni che piangono disperatamente. Un grande poeta, Edmondo De Amicis,  così descriveva la mamma…" Non sempre il tempo la beltà cancella/o la sfioran le lacrime e gli affanni/mia madre ha sessant'anni e più la guardo/e più mi sembra bella./Non ha un accento, un guardo, un riso/che non mi tocchi dolcemente il cuore./Ah se fossi pittore, farei tutta la vita/il suo ritratto./Vorrei ritrarla quando inchina il viso/perch'io le baci la sua treccia bianca/e quando inferma e stanca,/nasconde il suo dolor sotto un sorriso./Ah se fosse un mio prego in cielo accolto/non chiederei al gran pittore d'Urbino/il pennello divino per coronar di gloria/il suo bel volto./Vorrei poter cangiar vita con vita,/darle tutto il vigor degli anni miei/Vorrei veder me vecchio e lei…/dal sacrificio mio ringiovanita!/". Domenico Salvatore

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