Sta funzionando tutto alla grande:mare limpidissimo, sabbia ecologica, lidi attrezzati con sedie a sdraio, ombrelloni e punto ristoro, ma anche cucina locale a base di pesce e prodotti tipici locali, ospedale generale a tiro di schioppo. Il “Caribù” in zona Annà, messo sotto sequestro dalla Capitaneria di porto
MELITO PORTO SALVO (RC) IL PIENONE DI TURISTI, BAGNANTI, GITANTI, VACANZIERI, SULLA “RIVIERA DELLA ZAGARA”, UNA PICCOLA “COPACABANA”, A RIDOSSO DEL SANTUARIO DELLA MADONNA, METTE ALLA PROVA LE STRUTTURE RICETTIVE, CHE REGGONO BENE, MA…
Domenico Salvatore
Una spiaggia favolosa, dominata dallo storico castello dei marchesi Alberti da Pentidattilo, dal quale si gode una vista fantastica. Non conquisterà il pennacchio delle vele azzurre o bandierine blu (chissà perché), ma in compenso, conquista i forestieri a migliaia. Oramai da anni. Per la soddisfazione dei tourist operator, tutelati, non solo dall’appropriato “Piano spiaggia comunale” e dalle associazioni balneari, ma anche dall’azione dinamica ed intraprendente del sindacalista Massimo Nucera. Una fabbrica di idee, tanta passione e competenza. Il merito maggiore, del salto di qualità, va al sindaco Mario Tripodi, dal cui cervello sesquipedale, alcuni anni fa, è venuta l’idea iperbolica e che ha agito di concerto con iniziative qualificate a sostegno... Memoria minuitur nisi eam exerceas. Senza nulla togliere agli altri amministratori, per carità.
Il cronista, passa e spassa a stento sulle corsie del ‘Lungomare dei Mille’, tra due file di macchine “accatastate” l’una sull’altra. Mare limpidissimo e pulitissimo, sabbia super-ecologica, ospedale a qualche centinaio di metri di distanza, lidi ordinati ed in regola, attrezzati con sedie a sdraio ed ombrelloni; odori e sapori della gastronomia locale, assai ricercata. L’alternativa è la frazione Pentidattilo, che nel periodo estivo, offre sempre diversivi culturali, teatrali, canori, sonori ecc.. Sul Lungomare insiste pure il Museo Garibaldino; in attesa del “ripescaggio” della nave ‘Torino’. Sebbene in zona, operino altri centri con il trekking, il turismo religioso, archeologico, ed altre attrattive. Le spiagge di Annà, Rumbolo, Lungomare, Rosa dei venti, sottostazione, Marina e Pilati, brulicano di turisti “veri”. Basta tendere l’orecchio, per sentire l’accento nordico o estero, quando vengono a comprare il giornale od il cruciverba all’edicola.
I presupposti e le carte in regola per fare turismo di massa. Con una ricaduta in termini d’immagine davvero eccezionale. S’era visto qualcosa già a giugno, ma luglio, sta andando da padreterni. In attesa di agosto e settembre, che sono i mesi più…”battaglieri” da queste parti. Ma c’è sempre da migliorare, arricchire, perfezionare. Il prolungamento del Lungomare sino ad Annà, se non al porto, per esempio, di cui si parla da anni. Gli accessi al mare per esempio, a voler trovare il pelo nell’uovo. Non sono perfetti. Il lamento dei bagnanti è più che legittimo. Le segnalazioni al nostro giornale anche. Nascondono l’insidia...erbacce, ferri spioventi, gradini scivolosi e pericolosi, balaustre rischiose, ringhiere arrugginite, scalini obsoleti. Chi deve provvedere, il Comune o gl’imprenditori? La competenza del litorale e quindi delle spiagge, per legge cade sotto la tutela e l’occhio del Demanio e della Capitaneria di porto, che setaccia palmo a palmo, a prescindere dagli spifferi (alcuni pretestuosi, falsi e tendenziosi; altri sacrosanti e ‘certificabili’). Quando “salta” qualche requisito di legge, scatta il sequestro, come nel caso del ‘Caribù’, sulla spiaggia di Annà, in questo periodo super-affollata. Al turista, interessa soprattutto la balneabilità. Assicurata dal depuratore perfettamente funzionante. Ma poi, non ci sono fabbriche e scarichi di nessun tipo.
La Regione Calabria (Giuseppe Scopelliti) e la Provincia (Giuseppe Raffa), per la loro parte di competenza, si sono mosse per tempo. Bisogna pur dire, che le strade siano pulite, i cassonetti della spazzatura svuotati regolarmente e che l’arredo urbano stia migliorando. L’ex sindaco Giuseppe Iaria, reddite quae sunt caesaris caesari et quae sunt dèi dèo, ha fatto la sua parte. Nonostante i ‘disturbi’ e gli artifici per dirottare altrove i flussi turistici, le spiagge del Sud ed in particolare quelle della Calabria (la Florida d’Europa con tre aeroporti funzionanti ed uno in arrivo, 700 km di costa una serie infinita di porti, porticcioli, darsene, scali, approdi e cale; e la catena di alberghi, hotels, ristoranti, camping con roulotte o senza, villaggi turistici a pioggia) reggono molto bene l’urto dell’onda lunga dell’esodo estivo, sempre più massiccio; la ricezione si sta mostrando adeguata ed allettante. L’astina di mercurio della gastronomìa locale sale vertiginosamente, a prescindere dalla pizza al taglio; maccheroni col sugo di capra; stocco (di Mammola e Cittanova) con le patate o liscio; a richiesta, agnello al forno, capretto alla calabrese; pollo variamente cucinato; grigliate di carne o pesce; frittura mista di calamari, gamberi e gamberoni e la famosissima ‘costardella’; antipasto di ricotta fresca, prosciutto locale, capicollo, soppressata, melone, stuzzichini sott’olio e sott’aceto; anguria, granita alle more, gelato artigianale dal Pacioccone a Stildolce, Cristal, Mariù, Nucera; pasticceria da rimanere incantati…c’è solo l’imbarazzo della scelta. Le spiagge, sono prese letteralmente d’assalto….
Gli altoparlanti diffondono rock’n roll, samba, liscio, baciata, macarena, tango, walzer soul, pop, sirtaki e mazurca, ma non è raro incontrare e sentire i pezzi classici…Luglio col bene che ti voglio/ vedrai non finirà…una rotonda sul mare/il nostro disco che suona… per quest’anno non cambiare/ stessa spiaggia stesso mare…Ti voglio cullare cullare/posandoti sull’onda del mare del mare…Io quest’anno il mare l’ho veduto/solamente in cartolina…Un’estate al mare/ voglia di remare…Notte di ferragosto/calda la spiaggia e caldo il mare … sapore di sale, sapore di mare…ho scritto t’amo sulla sabbia/ e il vento a poco a poco se l’è portato via con sé…e chiare sere d’estate/il mare i giochi le fate…Cerco l’estate tutto l’anno/ e all’improvviso eccola qua… E la chiamano estate…Abbronzatissima a due passi dal mare…Al Nord, le spiagge tradizionali come Lignano Sabbiodoro, Riccione, Rimini, Cattolica Spiaggia delle due sorelle di Sirolo, spiaggia di Numana Bassa, Spiagge del Parco Monte San Bartolo, spiagge di Ancona, Numana, Arzilla, Sassi Neri e via dicendo sul litorale adriatico; Alassio a Laigueglia Portofino Baia delle favole di Sestri Levante La spiaggia di San Fruttuoso di Camogli, La spiaggia di Monterosso alle cinque terre. La spiaggia dell'eco del mare a Lerici, Varazze, Baia del corvo, La spiaggia sabbiosa di Diano marina, Arma di Taggia, Loano, Bordighera ecc. Marina di Carrara, Forte dei Marmi, Pietrasanta, Camaiore, Viareggio Marina di Pisa, Tirrenia, Calambrone Antignano, Quercianella, Castiglioncello, Vada di Rosignano Marittimo, Cecina, Marina di Bibbona, Castagneto Carducci, San Vincenzo, Riotorto-Piombino Follonica, Castiglione della Pescaia, Marina di Grosseto, Principina di Grosseto, Monte Argentario e via discorrendo, sulla costa ligure e tirrenica, tengono alto il prestigio e la nomea italica; ma negli ultimi anni è oberato da frequenti terremoti, nubifragi e mucillaggine. Oltretutto sta per crollare il comodo alibi-capro espiatorio della Salerno-Reggio Calabria. Manca solo qualche dettaglio, poi l’autostrada, ammodernamento o terza corsia, verrà consegnata agli…automobilisti. Incombono pure le trasversali già progettate, finanziate ed appaltate…Bagnara-Bovalino; Gallico-Gambarie; Pedemontana della Piana e trasversale delle Serre. Ed altre da progettare, tipo la Pedemontana Grecanica. Ma la bretella di scorrimento veloce Melito-Bagaladi, inserita in una Legge Quadro, è finita nel buco nero del “Triangolo delle Bermude”. Come il prolungamento delle quattro corsie autostradali Reggio-Melito.
Per non parlare del porto delle nebbie di Saline, della darsena-fantoccio o delle rotonde fantasma. Ci sarà l’assalto furibondo alla natura, al verde, all’ossigeno, ai prodotti tipici, alla cucina calabrese e alla riscoperta dei tantissimi tesori d’arte, a prescindere dai Bronzi di Riace e dei Santuari, tipo quello della Madonna della Montagna altrimenti detto di Polsi.Tra “organettu e tambureddhu” a ritmo di tarantella, ciarameddha, lira greca, fischiotto, chitarra e fisarmonica. Domenico Salvatore
MELITO PORTO SALVO (RC) IL PIENONE DI TURISTI, BAGNANTI, GITANTI, VACANZIERI, SULLA “RIVIERA DELLA ZAGARA”, UNA PICCOLA “COPACABANA”, A RIDOSSO DEL SANTUARIO DELLA MADONNA, METTE ALLA PROVA LE STRUTTURE RICETTIVE, CHE REGGONO BENE, MA…
Domenico Salvatore
Una spiaggia favolosa, dominata dallo storico castello dei marchesi Alberti da Pentidattilo, dal quale si gode una vista fantastica. Non conquisterà il pennacchio delle vele azzurre o bandierine blu (chissà perché), ma in compenso, conquista i forestieri a migliaia. Oramai da anni. Per la soddisfazione dei tourist operator, tutelati, non solo dall’appropriato “Piano spiaggia comunale” e dalle associazioni balneari, ma anche dall’azione dinamica ed intraprendente del sindacalista Massimo Nucera. Una fabbrica di idee, tanta passione e competenza. Il merito maggiore, del salto di qualità, va al sindaco Mario Tripodi, dal cui cervello sesquipedale, alcuni anni fa, è venuta l’idea iperbolica e che ha agito di concerto con iniziative qualificate a sostegno... Memoria minuitur nisi eam exerceas. Senza nulla togliere agli altri amministratori, per carità.
Il cronista, passa e spassa a stento sulle corsie del ‘Lungomare dei Mille’, tra due file di macchine “accatastate” l’una sull’altra. Mare limpidissimo e pulitissimo, sabbia super-ecologica, ospedale a qualche centinaio di metri di distanza, lidi ordinati ed in regola, attrezzati con sedie a sdraio ed ombrelloni; odori e sapori della gastronomia locale, assai ricercata. L’alternativa è la frazione Pentidattilo, che nel periodo estivo, offre sempre diversivi culturali, teatrali, canori, sonori ecc.. Sul Lungomare insiste pure il Museo Garibaldino; in attesa del “ripescaggio” della nave ‘Torino’. Sebbene in zona, operino altri centri con il trekking, il turismo religioso, archeologico, ed altre attrattive. Le spiagge di Annà, Rumbolo, Lungomare, Rosa dei venti, sottostazione, Marina e Pilati, brulicano di turisti “veri”. Basta tendere l’orecchio, per sentire l’accento nordico o estero, quando vengono a comprare il giornale od il cruciverba all’edicola.
I presupposti e le carte in regola per fare turismo di massa. Con una ricaduta in termini d’immagine davvero eccezionale. S’era visto qualcosa già a giugno, ma luglio, sta andando da padreterni. In attesa di agosto e settembre, che sono i mesi più…”battaglieri” da queste parti. Ma c’è sempre da migliorare, arricchire, perfezionare. Il prolungamento del Lungomare sino ad Annà, se non al porto, per esempio, di cui si parla da anni. Gli accessi al mare per esempio, a voler trovare il pelo nell’uovo. Non sono perfetti. Il lamento dei bagnanti è più che legittimo. Le segnalazioni al nostro giornale anche. Nascondono l’insidia...erbacce, ferri spioventi, gradini scivolosi e pericolosi, balaustre rischiose, ringhiere arrugginite, scalini obsoleti. Chi deve provvedere, il Comune o gl’imprenditori? La competenza del litorale e quindi delle spiagge, per legge cade sotto la tutela e l’occhio del Demanio e della Capitaneria di porto, che setaccia palmo a palmo, a prescindere dagli spifferi (alcuni pretestuosi, falsi e tendenziosi; altri sacrosanti e ‘certificabili’). Quando “salta” qualche requisito di legge, scatta il sequestro, come nel caso del ‘Caribù’, sulla spiaggia di Annà, in questo periodo super-affollata. Al turista, interessa soprattutto la balneabilità. Assicurata dal depuratore perfettamente funzionante. Ma poi, non ci sono fabbriche e scarichi di nessun tipo.
La Regione Calabria (Giuseppe Scopelliti) e la Provincia (Giuseppe Raffa), per la loro parte di competenza, si sono mosse per tempo. Bisogna pur dire, che le strade siano pulite, i cassonetti della spazzatura svuotati regolarmente e che l’arredo urbano stia migliorando. L’ex sindaco Giuseppe Iaria, reddite quae sunt caesaris caesari et quae sunt dèi dèo, ha fatto la sua parte. Nonostante i ‘disturbi’ e gli artifici per dirottare altrove i flussi turistici, le spiagge del Sud ed in particolare quelle della Calabria (la Florida d’Europa con tre aeroporti funzionanti ed uno in arrivo, 700 km di costa una serie infinita di porti, porticcioli, darsene, scali, approdi e cale; e la catena di alberghi, hotels, ristoranti, camping con roulotte o senza, villaggi turistici a pioggia) reggono molto bene l’urto dell’onda lunga dell’esodo estivo, sempre più massiccio; la ricezione si sta mostrando adeguata ed allettante. L’astina di mercurio della gastronomìa locale sale vertiginosamente, a prescindere dalla pizza al taglio; maccheroni col sugo di capra; stocco (di Mammola e Cittanova) con le patate o liscio; a richiesta, agnello al forno, capretto alla calabrese; pollo variamente cucinato; grigliate di carne o pesce; frittura mista di calamari, gamberi e gamberoni e la famosissima ‘costardella’; antipasto di ricotta fresca, prosciutto locale, capicollo, soppressata, melone, stuzzichini sott’olio e sott’aceto; anguria, granita alle more, gelato artigianale dal Pacioccone a Stildolce, Cristal, Mariù, Nucera; pasticceria da rimanere incantati…c’è solo l’imbarazzo della scelta. Le spiagge, sono prese letteralmente d’assalto….
Gli altoparlanti diffondono rock’n roll, samba, liscio, baciata, macarena, tango, walzer soul, pop, sirtaki e mazurca, ma non è raro incontrare e sentire i pezzi classici…Luglio col bene che ti voglio/ vedrai non finirà…una rotonda sul mare/il nostro disco che suona… per quest’anno non cambiare/ stessa spiaggia stesso mare…Ti voglio cullare cullare/posandoti sull’onda del mare del mare…Io quest’anno il mare l’ho veduto/solamente in cartolina…Un’estate al mare/ voglia di remare…Notte di ferragosto/calda la spiaggia e caldo il mare … sapore di sale, sapore di mare…ho scritto t’amo sulla sabbia/ e il vento a poco a poco se l’è portato via con sé…e chiare sere d’estate/il mare i giochi le fate…Cerco l’estate tutto l’anno/ e all’improvviso eccola qua… E la chiamano estate…Abbronzatissima a due passi dal mare…Al Nord, le spiagge tradizionali come Lignano Sabbiodoro, Riccione, Rimini, Cattolica Spiaggia delle due sorelle di Sirolo, spiaggia di Numana Bassa, Spiagge del Parco Monte San Bartolo, spiagge di Ancona, Numana, Arzilla, Sassi Neri e via dicendo sul litorale adriatico; Alassio a Laigueglia Portofino Baia delle favole di Sestri Levante La spiaggia di San Fruttuoso di Camogli, La spiaggia di Monterosso alle cinque terre. La spiaggia dell'eco del mare a Lerici, Varazze, Baia del corvo, La spiaggia sabbiosa di Diano marina, Arma di Taggia, Loano, Bordighera ecc. Marina di Carrara, Forte dei Marmi, Pietrasanta, Camaiore, Viareggio Marina di Pisa, Tirrenia, Calambrone Antignano, Quercianella, Castiglioncello, Vada di Rosignano Marittimo, Cecina, Marina di Bibbona, Castagneto Carducci, San Vincenzo, Riotorto-Piombino Follonica, Castiglione della Pescaia, Marina di Grosseto, Principina di Grosseto, Monte Argentario e via discorrendo, sulla costa ligure e tirrenica, tengono alto il prestigio e la nomea italica; ma negli ultimi anni è oberato da frequenti terremoti, nubifragi e mucillaggine. Oltretutto sta per crollare il comodo alibi-capro espiatorio della Salerno-Reggio Calabria. Manca solo qualche dettaglio, poi l’autostrada, ammodernamento o terza corsia, verrà consegnata agli…automobilisti. Incombono pure le trasversali già progettate, finanziate ed appaltate…Bagnara-Bovalino; Gallico-Gambarie; Pedemontana della Piana e trasversale delle Serre. Ed altre da progettare, tipo la Pedemontana Grecanica. Ma la bretella di scorrimento veloce Melito-Bagaladi, inserita in una Legge Quadro, è finita nel buco nero del “Triangolo delle Bermude”. Come il prolungamento delle quattro corsie autostradali Reggio-Melito.
Per non parlare del porto delle nebbie di Saline, della darsena-fantoccio o delle rotonde fantasma. Ci sarà l’assalto furibondo alla natura, al verde, all’ossigeno, ai prodotti tipici, alla cucina calabrese e alla riscoperta dei tantissimi tesori d’arte, a prescindere dai Bronzi di Riace e dei Santuari, tipo quello della Madonna della Montagna altrimenti detto di Polsi.Tra “organettu e tambureddhu” a ritmo di tarantella, ciarameddha, lira greca, fischiotto, chitarra e fisarmonica. Domenico Salvatore
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