ALL'OMBRA DEL RIPARO (dalla relazione della Cooperativa archeologica "Le Orme dell'Uomo", che ha condotto la ricerca)
Pur se in cattivo stato di conservazione, sulla parete rocciosa si riconoscono almeno quattro figure dipinte di animali, che consentono un confronto cronologico e culturale con altri ritrovamenti europei. Nello specifico è possibile ricondurre ad una probabile fase del tardo Paleolitico una figura zoomorfa, tracciata a linea di contorno di dimensioni ridotte (12x8 cm) con pigmento anche interno al dorso, che ne accentua il carattere naturalistico. Inoltre si annovera la traccia di una raffigurazione schematica ad andamento obliquo (4,5x5,5 cm), con un asse centrale da cui dipartono quattro coppie di segmenti tra loro subparalleli , il cui riferimento a contesti neolitici è possibile grazie al confronto con quanto rinvenuto nella Grotta dei Cervi di Porto Badisco in provincia di Lecce. Altre pitture, sempre su base stilistica, possono essere ricondotte all'Età del Ferro, in particolare, almeno tre figure di animali (mediamente di 20x20 cm), di cui una è palesemente un equide. Analisi spettroscopiche sui pigmenti consentono di affermare che la figura più arcaica è stata realizzata con ematite. Dunque […] il riparo Morricone del Pesco, oltre ad essere il primo con attestazioni di arte rupestre trovato in Molise, allargherebbe ulteriormente i confini delle manifestazioni artistiche dei nostri antenati nell'Italia centro-meridionale, segnalando testimonianze artistiche già in una fase del Paleolitico superiore.
Luigi Palamara
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