La formazione del presidente Antonino Rao, allenata da mister Giovanni Pantano, ha regolato gli avversari con il punteggio di 2-1 e 3-0. Ai rigori, il Siderno di Antonio Piscioneri e mister Rocco Loccisano, che ha azzeccato due rigori su cinque, ha battuto la Valletuccio, che ne ha trasformati uno. La gara, si era chiusa sul risultato di 0-0
CALCIO AMATORI CALABRESE, IL TRIONFO DEL BET SHOP ROSARNO CHE “BRINDA “ CON LA SUPERCOPPA PROVINCIALE REGGIO CALABRIA.
Domenico Salvatore
MELITO PORTO SALVO(RC) 3 Giugno 2013. Non si preannunzia un massiccio spiegamento di tifoserie, al seguito delle squadre, né di facinorosi, agitatori, violenti, ribelli e prepotenti. Sebbene il deterrente “Daspo”, non conceda soverchie illusioni ai disturbatori. Sanzionati negli ultimi tempi con provvedimenti di tre e quattro anni; e perfino cinque.
Ed è un rospo davvero duro da ingoiare e peggio da digerire per un appassionato, dover rinunziare alla squadra del cuore al beniamino preferito; a seguire le manifestazioni sportive per così lungo tempo. Eppure, prima della partita, si sono visti al “Saverio Spinella” alcune pantere e gazzelle di Polizia e Carabinieri, mentre un paio di elicotteri sorvolavano a bassa quota, la Valle del Marosimone.
Magari, sarà stata una semplice combinazione; una coincidenza, che non ha niente a che vedere con la partita. Questo lo ignoriamo. Andava in onda la finale provinciale del campionato Amatoriale 2012-13 FIGC. Comunque un torneo ufficiale di Lega, che sta trovando pareri, consensi e critica favorevoli: ”La Federazione, dice il presidente della lega di Reggio Calabria, professore Domenico Arena, è attenta ai problemi dello sport, del tempo libero e dei giovani, ma anche dei meno giovani, che hanno la spiritualità giusta e vogliono continuare a fare calcio, dopo aver appeso le scarpette al classico chiodo. Le motivazioni ci sono e le finalità anche.


Le delegazioni periferiche, lavorano in sinergìa tra di loro e con l’AIA. È normale che vi siano margini di miglioramento, arricchimento, perfezionamento del ‘giocattolo’.
Per questa ragione, abbiamo fatto appello alle società ed alle tifoserie”. Sulla città di Melito, sui dirigenti della varie società ad ogni livello (compresi quelli della serie B di calcetto), stanno spiovendo consensi. Non solo per la struttura davvero eccezionale, incuneata a fil di superstrada, in posizione strategica, con ampio parcheggio punto di ristoro e bagni pubblici.
Domenica 26 maggio 2013, ospitò la finale provinciale del campionato Allievi, vinta per 2-1 dalla Taurianovese, di Francesco Giovinazzo e mister Santo Sisinni, che ha battuto la Calcistica Spinella di Giuseppe Vadalà e mister Antonio Cormaci ed oggi domenica 2 giugno 2013, ospita un’altra finale. Un triangolare addirittura: Valletuccio di Melito, Amatori Calcio di Siderno e Betshop di Rosarno. Rappresentanza di tre città di rango e blasone, tre pezzi di storia del calcio dilettantistico calabrese, che hanno scritto pagine memorabili , consegnate agli annali.
Sul posto come detto, il presidente della Lega Calcio di Reggio Calabria, prof. Domenico Arena assieme al segretario Rosario Trimboli. A dirigere le gare, una terna arbitrale di Reggio Calabria (Antonio Morabito, Natale Guarnaccia e François Zampaglione). Gli spalti, non erano” gremiti in ogni ordine di posti al limite della capienza”, come soleva ‘gracchiare’ il leggendario, Sandro Ciotti, uno dei migliori di sempre.
Tuttavia, gli appassionati dell’attività agonistica, più amata dagl’Italiani, non si sono lasciati sfuggire l’occasione. Lo spettacolo, non ha deluso. I campioni, sono quelli di sempre. Gente, che ha riempito le pagine dei giornali e dei libri di calcio, con le loro gesta, scripta manent, verba volant.
Oggi hanno la pancetta, la “tigna”, il fiato corto e qualche problema muscolare, ma il tocco di palla, la giravolta, la saetta di collo piede, la zuccata imparabile, la sforbiciata, il colpo di spalla, la grinta ed il mordente, sono quelli di sempre.
Anche la polemica velenosa, la ‘serpentina’ pungente , l’urletto irrefrenabile, l’ira funesta incontrollabile, ‘ a buciata fracassara’ ed altri ingredienti, che appartengono alla tradizione. Incuranti della produzione di acido lattico. Più di quanto, gli organi preposti e i restanti muscoli inattivi riescano a metabolizzare; in questo caso, la concentrazione di acido lattico nel sangue aumenta fino al punto in cui non è più possibile che venga smaltito a livello dei muscoli attivi. L’ambulanza, era regolarmente parcheggiata a bordo campo; ma, per fortuna, non medici e paramedici, non sono intervenuti.
Questa edizione della Supercoppa reggina, non ha avuto storia. Ha stravinto l’equipe di Rosarno. Nonostante, rispetto alle altre due formazioni, avesse la panchina molto corta. Gente selezionata, ma soprattutto, ben allenata, ben sortita e ben schierata sul campo.
Un dream team efficiente, funzionale ed efficace in tutti i settori. Mister Giovanni Pantani, ha optato per il modulo classico 4-4-2, che all’occorrenza diventava 4-3-3; se non 3-5-2. Sulla carta. Non disponeva di difensori esterni veloci, tornanti di fascia, incontristi e contropedisti, fluidificante o centrattacco di sfondamento. Lo schema ha funzionato bene. Niente palle ‘ad muzzum’, niente gioco aereo, ma squadra stretta e fitta, capace di ubriacare l’avversario con un samba delirante. Uomini uniti e compatti dai piedi buoni e sale nella zucca.
I ‘ragazzi della via Paal’ di Rosarno, hanno stentato solo nella parte iniziale della kermesse. Anche perchè gli ’Amatori Calcio di Siderno’, anch’essi schierati con il modulo 4-4-2, si sono battuti con tutte le loro energie, per pareggiare la gara iniziale: possibilmente anche vincerla. Ma ha fatto i conti senza l’oste. L’uomoragno Ramage, ha calato la saracinesca in almeno due occasioni d’oro ed ha strozzato l’urlo in gola ai mosquitos della Riviera del Gelsomino.
Eroe del giorno è stato il fuoriclasse Barbalace, vecchia volpe dei campi di gioco. ‘Zanna Bianca’, l’ incubo notturno dei portieri; anche dei più titolati e gettonati; autore di una tripletta favolosa, da incorniciare nell’album di famiglia.
Proprio lui, ha proiettato peones e campesinos, tre metri sopra il cielo, quando mancava una manciata di minuti alla fine delle ostilità. Così, la classe operaia è andata in paradiso. Nonostante il trainer della Vallata del torbido Rocco Loccisano, altro mostro sacro del calcio dilettantistico, strabuzzando gli occhi fuori dalle orbite come Long John Silver sull’Hispaniola in L’isola del tesoro, urlasse come Luciano Pavarotti in “Nessun dorma” a “Alla Scala” di Milano. Gli avanti sidernesi, punti nell’orgoglio, hanno schiacciato l’acceleratore a tavoletta, ma il muro di berlino non è crollato.
I missili terra-aria della classe Cruise, Pershing e Patriot, si sono infranti contro la barriera corallina. Un finale thrilling e mozzafiato spettacolare, ma all’allenatore non interessava più di tanto e rispondeva come Rhett Butler a Rossella O’Hara, in ’Via col vento’…”Francamente me ne infischio”. A lui interessava la vittoria; e, a piangere con un occhio solo, almeno il pareggio.”Tieni duro, stringi i denti, ci siamo quasi, gridava Pantano dall’altra parte della sponda, riferendosi al suo ‘capitano di ventura’, che aveva indossato gli stivali delle sette leghe, ed incrociando le dita. Giusto e sacrosanto, l’urlo liberatorio al triplice fischio di chiusura del direttore di gara.
Sebbene qui, ci fosse ambrosia e nettare, come nella reggia di Giove in Olimpo, distribuite dai coppieri degli dèì, Ebe e Ganimede. Il mitico re dei venti, sua maestà Eolo, ha tenuto a bada un paio di monelli come Zefiro, che minacciava d’intrufolarsi a bordo campo e disturbare lo spettacolo. La seconda partita, è stata combattuta ad armi pari. Il tempo regolamentare (0-0)ha costretto le squadre ad affidarsi alla lotteria dei calci di rigore. Da una parte, la squadra di casa, che aveva ricevuto i benefici del sorteggio, ma li ha dilapidati, smaniosa di di dìmostrare che la vittoria nel girone, non fosse stata una meteora. Dall’altra una formazione, che aveva tutte le carte in regola per aspirare al titolo.
La Valle Tuccio, ha avuto a disposizione, due match-ball consecutivi, che hanno fatto ploff! La strega Brunilde, ha interrogato lo specchio magico…”Specchio specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?...Sempre Biancaneve no! Non mi dire ch’è ancora lei…
I tentativi di avvelenare la mela fatata, sono falliti. Il filotto della magica sestina, non è uscito ma il Siderno incassa il 5+1 e si mette alla finestra in attesa dell’ultimo round del trittico: Valle Tuccio-Rosarno. Gli resteranno i ricordi di Gianni Morandi… “Restano mille ricordi/ le notti ed i giorni/ son fatti di te/ Sul davanzale una rosa/una rosa è fiorita non certo per me/ per me per me !/ Ho chiuso le finestre/ e sto piangendo/ lontano dal tuo mondo/lontano da te…”Stranger in the nigth”, per dirla con Frank Sinatra.
La generosa Valla Tuccio, aveva preparato con cura questo appuntamento. Ma non si fanno le nozze coi fichi secchi. Sul campo ci vogliono…”ccippi ‘i centu cantara”. Per dire la verità, uno c’era. Ha corso come Abebe Bikila alle Olimpiadi di Roma. Per conquistare la bella Deianira, ha sudato sette camicie come Ercole. Nitrendo e scalpitando come un mustang dentro il korral, il ragazzo di Calabria Ciccio Alati, ha tentato la quadratura del cerchio.Tutto vano. Il Betshop Rosarno, una macchina da goal, ha giocato a Tom e Jerry. Ed alla fine non ha voluto maramaldeggiare. Il presidente Rao a fine gara abbraccia i suoi Argonauti e torna sulle rive del Mesima con il Vello d’oro nel carniere. Il massimo dirigente rosarnese, è rimasto per tutto il tempo appoggiato alla panchina, granitico e tetragono come capitan Achab che ritto sulla tolda del Pequod attendeva il passaggio di Moby Dick per arpionarlo. C’è giusto il tempo per una doccia ristoratrice, prima dei saluti finali, baci ed abbracci. Poi tutti a casa da mogli e figli, mamme, padri, suoceri ed in qualche caso, nipoti. La famiglia dalle nostre parti è ancora un valore. Poco importa se sul desco, vi siano pasta al forno, grigliate di salsicciotti, polpette, peperoni ripieni, vitello al forno, torta e melone oppure spaghetti all’amatriciana, risotto ai funghi e pollo arrosto con patatine al forno.
Sarà, ma qualcheduno vuol gustare una granita alle more; se non un gelato in coppa con pistacchio, nocciola e panna, famosi anche a Melito di Porto Salvo. Senza scomodare le mitiche paginette del libro “Cuore”del leggendario Edmondo De Amicis è stata una bella giornata per tutti. Quando, (come disse il barone Pierre de Guobertin), l’importante, non è vincere, ma partecipare. La cosa essenziale, non è la vittoria; ma, la certezza di essersi battuti bene. Grazie anche all’azzeccata composizione degli arbitri; più equilibrati dei trapezisti del circo Togni od Orfei. La dignità dei vinti è stata salvaguardata. Abbracciare fraternamente i vincitori, diventa più facile. Una pacca sulla spalla, un “batti cinque”, un semplice ‘ciao’ e via, tutti sulle macchine. Oggi, si pranza alle quattordici o giù di lì. Un bel bicchierotto di vino, non farà rischiare “il palloncino”. E va bene così!
Domenico Salvatore
I TABELLINI DI DOSA
Amatori Calcio Siderno-Betshop Rosarno 1-2
Amatori Calcio Siderno: Fragomeni 7, Franco 7, Congiusta 7, Marinaro 7, Luca Lamberti 7, Errigo 7, Luzzi 7, Luciano 7, Caccamo 7, Fimognari 7, Filippone 7
In panchina, Mazzone I, Domenico Lamberti, Cataldo Mazzone II, Fimognari II, Figliomeni, Fuda
Presidente Antonio Piscioneri 7
Allenatore, Rocco Loccisano 7
Betshop Rosarno: Ramage 8, Paladino 9, Catalano 9, Quaranta 9, Zappone 9, Spataro 9, Barbalace 10, Furfaro 9, Carotenuto 9, Meliadò,9
In panchina, Pepè, Rao, Timpano
Presidente, Antonino Rao, 10
Allenatore, Giovanni Pantano,10
Marcatori, Barbalace, Franco, Barbalace
Terna arbitrale: Antonio Morabito 8,5, Natale Guarnaccia 8,5 e François Zampaglione 8,5 della sezione di Reggio Calabria
Note, terreno in ottime condizioni di gioco, angoli 4-3, rimesse laterali 8-6, punizioni 8-5
Amatori Calcio Siderno-Valletuccio 0-0 (2-1 d. c. r.)
Amatori Calcio Siderno: Fragomeni 8, Franco 8, Congiusta9, Marinaro 8, Luca Lamberti 8, Errigo 8, Luzzi 8, Luciano 8, Caccamo 9, Fimognari 8, Filippone 8
ValleTuccio Melito: Sergi 6, Filippone 6, Surfaro 6,Vincenzo Anghelone 6, Martino 6, Franco 7, Marrari 6, Sergi 6, Tringali 6, Alati 8, Zavettieri 6
In panchina, Falcomatà, Carmelo Anghelone, Marra, Laganà, Calabrò, Vadalà, Pizzimenti
Presidente, Vincenzo Anghelone 8
Allenatore, Domenico Raffa, 7
Terna arbitrale: Natale Guarnaccia 8,5, Antonio Morabito 8,5, e François Zampaglione 8,5 della sezione di Reggio Calabria.
Valle Tuccio- Betshop Rosarno 0-3
ValleTuccio Melito:Sergi 5, Filippone 5, Surfaro 5,Vincenzo Anghelone 5, Martino 5, Franco 5, Marrari 5, Sergi 5, Tringali 5, Alati 7, Zavettieri 5
In panchina, Falcomatà, Carmelo Angelone, Marra, Laganà, Calabrò, Vadalà, Pizzimenti
Presidente, Vincenzo Anghelone 6
Allenatore, Domenico Raffa, 6
Betshop Rosarno: Ramage 8, Paladino 9, Catalano 9, Quaranta 10, Zappone 10, Sapataro 10, Barbalace 10, Furfaro 9, Carotenuto 9, Meliadò 9
In panchina, Pepè, Rao, Timpano
Presidente, Antonino Rao 10
Allenatore, Giovanni Pantano 10
Marcatori: Barbalace, Quaranta e Zappone
Terna arbitrale: François Zampaglione, Natale Guarnaccia ed Antonio Morabito della sezione di Reggio Calabria
Note, angoli 4-2, punizioni 9-7, rimesse laterali 8-5
0 Commenti