![]() |
Colombo Clerici con l'architetto Alberico Barbiano Belgiojoso. |
Lodovico Belgiojoso, Maestro di Architettura e di vita - Presentazione del libro commemorativo "La ricerca di un’Italia “altra” Ed. Skira.- Assoedilizia.
LODOVICO BELGIOJOSO, L’ARCHITETTURA PER MODELLARE LA SOCIETA’
Colombo Clerici: “Protagonista dell’evoluzione di una città ancora una volta in bilico tra rinascita e rinuncia”
Benito Sicchiero.
Una figura eccezionale, le cui vicende umane brillano almeno quanto le affermazioni professionali che, del resto, hanno profondamente ispirato.
E’ quanto pensavo mentre intervistavo (forse l’ultimo colloquio con un giornalista?) Lodovico Barbiano di Belgiojoso, anziano signore fisicamente devastato dalla malattia, ma con la mente lucidissima nel ricordare decenni irripetibili nella storia del Paese, dell’adorata Milano, dell’architettura.
E soprattutto nel prevedere quali e quante trasformazioni questi mondi avrebbero subito.
Fluiscono i ricordi nella dimora Belgiojoso, via del Conservatorio, pieno centro di Milano ma immersa nel silenzio rotto solo dalle grida di bambini di una vicina scuola: il profondo cambiamento nell’urbanistica e nell’architettura milanese seguite alla prima
Guerra mondiale, il piano regolatore Portaluppi-Semenza pesantemente condizionato da “provincialismo culturale”, gli sventramenti del centro con l’allontanamento nelle periferie degli originari residenti e la loro sostituzione con sedi di società e di banche, la copertura dei Navigli, la demolizione di gran parte dei Bastioni.
Al monumentalismo di Piacentini lo Studio BBPR – dalle iniziali dei componenti del formidabile sodalizio Banfi, Belgiojoso, Peressutti, Rogers la cui sigla è attivissima ancor oggi, portabandiera il figlio Alberico – oppongono la pianificazione regionale, la progettazione architettonica, il disegno di allestimenti e di arredamenti, la divulgazione dell’architettura moderna con la rivista “Quadrante” e gli “Atti del sindacato interprovinciale fascista degli architetti”, intrattenendo rapporti con i più affermati artisti italiani e stranieri.
Poi la guerra, la scelta antifascista, l’internamento a Mauthausen dove vi morì Banfi, la ricostituzione dello Studio che conserva la sigla originaria in memoria di Banfi, ai primi posti nel dibattito e nella progettazione della ricostruzione.
E la convinzione:
“Lo sviluppo della città deve fondarsi sulle risorse naturali ed i valori storico-ambientali visti non solo come salvaguardia dell’ambiente fisico, ma come tutela delle complesse interrelazioni esistenti tra popolazione e ambiente, tra attività produttive minute e infrastrutture urbanistiche ed edilizie, fra abitudini di vita e spazio collettivo”.
Ne hanno parlato alla Triennale di Milano alla presentazione del volume Lodovico Belgiojoso Architetto 1909-2004. La ricerca di un’Italia “altra”, a cura di Guya Bertelli e Marco Ghilotti, Skira Editore.
Claudio De Albertis, presidente della Triennale; Giulio Ballio, già Rettore del Politecnico di Milano; Alberico Belgiojoso, BBPR e Politecnico di Milano; Massimo Vita Zelman, presidente di Skira Editore; Luca Molinari, facoltà di Architettura Luigi Vanvitelli, Seconda Università degli Studi di Napoli, Luigi Spinelli, Editoriale Domus.
Conclusioni di Ilaria Valente, preside della Scuola di Architettura e Società del Politecnico di Milano.
Il volume raccoglie i contributi di docenti e studiosi intervenuti al convegno dedicato al centenario della nascita di Lodovico Barbiano di Belgiojoso con lo scopo di rileggere l'apporto personale dell' architetto in seno alla produzione complessiva dello Studio BBPR fondato a Milano nel 1932, le cui realizzazioni hanno inciso profondamente sulla produzione architettonica italiana distinguendosi per una continua ricerca nei principi della tradizione e dell'innovazione, nel rispetto del passato e in un rinnovato entusiasmo per il futuro.
Per quanto la figura di ogni membro del Gruppo BBPR non possa essere disgiunta dal lavoro e dai risultati dello Studio, il volume intende mettere in rilievo il personale impegno civile e politico di Belgiojoso "volto alla ricerca di un Italia 'altra' dove l'esistenza si scontra con le dubbie verità del Paese tradizionalista e lassista";
il coinvolgimento negli anni della Resistenza, a cui seguirà la deportazione in Germania documentata in una toccante raccolta di scritti e disegni; il contributo nell' ambito dell' attività professionale contrassegnato da un instancabile interesse per un'architettura come costruzione e la continua elaborazione culturale operata attraverso un reciproco confronto tra i membri del Gruppo, contribuendo nella trasformazione dello Studio in un "laboratorio culturale di grande attualità".
Commenta Achille Colombo Clerici presidente di Assoedilizia che ha sponsorizzato la pubblicazione :
“Lodovico Belgiojoso, un caro amico, un milanese illustre, attore e osservatore privilegiato di un lungo periodo della nostra storia che ha visto la città, orgogliosa protagonista delle vicende italiane, ferita e rinata, ed oggi in bilico tra ripresa e rinuncia”.
0 Commenti