E' partita a Lamezia Terme "Trame.3" inaugurato con "Mani in alto", installazione di Chiara Rapaccini realizzata con un gruppo di ragazzi di Lamezia e Catanzaro e con l'associazione Antiracket di Lamezia Terme. L'opera è "un bosco di mani di legno" che affollano una grande vasca al centro di Piazza Mazzini più volte palcoscenico di omicidi di 'ndrangheta a Lamezia. Secondo il direttore artistico del Festival, lo scrittore e giornalista Gaetano Savatteri si è voluto ampliare a Trame, il discorso sulle mafie, sulla legalità, sui diritti, al cinema, all'arte, alla letteratura, alla musica perché ci sono tanti modi e tanti linguaggi per parlare di mafie e di ottimismo per mandare da Lamezia e dalla Calabria un messaggio positivo di questa terra. Esserci, a Lamezia, significa dire qualcosa- continua Savatteri- anche se si sta in silenzio e partecipare significa comunicare, con il proprio corpo, con il proprio volto, da che parte si sta: dalla parte del diritto, della legalità, del futuro". Interviene Giusy Crimi Assessore Comunale di Lamezia con delega alla cultura dichiarando che: "il Comune di Lamezia è lieto di aver sostenuto Trame tramite i fondi Europei destinati alla cultura che abbiamo deciso di indirizzare anche alla realizzazione del Festival e – secondo la Crimi- la dedica alle donne da parte di Trame rappresenta un concreto riconoscimento del ruolo fondamentale delle donne su tutti i livelli, da un parte quelle che partecipano alla vita delle istituzioni ma anche alle donne di mafia che spesso faticano ad intravedere possibilità diverse dal contesto nel quale sono cresciute e vissute. Armando Caputo, presidente della Fondazione Trame ringrazia tutti i volontari che hanno reso possibile l'organizzazione e tutti coloro che partecipando, contribuiscono a rendere Trame un appuntamento importante. L'inaugurazione si conclude con l'intervento dell'artista Chiara Rapaccini che presenta la sua opera "Mani in alto" dicendo che " è un titolo ironico di speranza e felicità ma soprattutto di blocco alla violenza e in un Festival come Trame è un vero e proprio semaforo rosso sul Sud ma non solo. Lamezia è perfetta – continua la Rapaccini- per questa installazione, città vivacissima ricca di giovani e molto più vivace di molte cittadine del Nord, tanto che viene da pensare che, proprio in realtà come queste dove si attraverso molte difficoltà, si riescono a sviluppare sentimenti ancora più puri, voglia di vivere e tanta creatività". L'inaugurazione si conclude con il lancio nella vasca al centro di Piazza Mazzini di mani disegnate su cartoncini rossi dai volontari, con un pensiero personale per la città e il futuro della Calabria.
Luigi Palamara
Giornalista, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT
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